Brasil

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DOPO LA GARA

«Max fermo! Ma sei impazzito?!» gli urlai irrumpendendo tra lui e Esteban. Max stava spintonando Estaban, ma non in modo amichevole. Anzi era anche molto cattivo. Esteban dal canto suo, cercava solamente di spiegargli la sua versione dei fatti. Niente di più.

«Ma hai visto che cazzo mi ha fatto?! Mi ha fatto perdere la gara! Dio c**e» imprecò con uno sguardo di fuoco. Veramente faceva paura, quasi anche a me.

«Come ho fatto a vederlo se ero a mezza pista di distanza?» gli chiesi in modo pacato. Non volevo urlargli contro, lo avrebbe fatto irritare ancora di più.

«Ecco appunto, allora non rompermi. Non ne puoi sapere nulla» mi rispose mentre si stava allontanando.

«Non me posso sapere nulla? Ma sei serio? Io ho perso un mondiale per una roba così! E non ho fatto ciò che hai fatto tu. Potevi dimostrare di essere più maturo e ascoltare Esteban. Invece no, hai fatto una cosa infantile!» affermai mentre Max cercava di andarsene. Appena mi sentì, si girò lo sguardo freddo, deluso.

«Beh, allora ascoltalo tu Esteban. Io mene vado» disse girandosi e andandosene. Mi lasciò un po' spiazzata la sua risposta, però non potevo aspettarmi di più.

«Esteban, raccontami» gli chiesi cercando di essere indifferente alla reazione di Max.

«Da come l'ho visto io, eh... ero doppiato dovevo farlo passare. Però Max non mi ha lasciato granché spazio e non ho potuto evitarlo. Almeno dal mio punto di vista è andata così. Mi dispiace, comunque, gli ho fatto perdere una vittoria» mi disse sinceramente. E io non potevo dirgli nulla, dato che mi è stato solo raccontato. Dopo lo guarderò e dirò la mia opinione, ma per ora non posso dissentire.

«A me dispiace del comportamento di Max. Io non l'ho ancora visto l'incidente. Quindi non posso dirti nulla. Però veramente Max, questi spintoni se li poteva evitare. Doveva fare come stiamo facendo noi adesso. Quindi ora stai tranquillo. Gliene parlo io a Max, di ciò che pensi. Fai la tua vita tranquillamente, non ti verrà a uccidere» gli dissi dandogli una pacca sulla spalla e facendolo sorridere.
Dopo di ché andai alla ricerca di Sebastian, aveva fatto una gara di merda.

«Seb.....hey» gli dissi vedendolo seduto nel suo box, era disperato.

«Hey, quanto ho fatto schifo?» mi chiese accennando un sorriso.

«Quasi quanto me» gli risposi sedendomi sulle sue gambe. Lui sorrise e poi mi abbracciò.

«Hai fatto ottava, dai sei stata brava» mi disse per consolarmi.

«Mi ha battuto Charles, quindi no» affermai giocando nervosamente con la manica della mia tuta.

«Sei stata fantastica. Io ho fatto cagare al cazzo» disse dandomi un bacio sulla mano.

«Si, confermo. Mi dispiace tesoro mio» confermati scompigliandogli i capelli. Ora avevo pure il sudore di Seb sulle mani. Infatti mi pulì su di lui.

«Ancora la peste non l'ho» mi disse sorridendo. Poi gli diedi un bacino sulla fronte e mi alzai.

«Rimarrei volentieri a consolarti, ma ho la terza guerra mondiale nel Motorhome. Quindi sig. Blue flags le porgo i miei saluti e me ne vado» dissi stringendogli la mano.

«Vada pure signorina Perfezione» rispose ricambiando il saluto. Gli sorrisi e andai nel mio box.
Charles mi prese per il culo, dato che ero arrivata dopo di lui. Ma una bella sberla e il sorrisino spariva. In verità spariva solo nel fargli vedere la classifica del mondiale piloti. Avevo 30 punti in più di lui. Grandi soddisfazioni.
Io e Charles andammo insieme a fare le interviste.
C'era anche Max, ma non mi rivolse la parola, neanche uno sguardo. Bah, chissà chi è il ciclato della coppia.
Finito tutto andai nella mia stanza d'hotel, sistemai la mia roba, faci pure la doccia. E aspettai Max, era sparito da 3 ore. Poi arrivò, continuava a non guardarmi, a non notarmi, a farmi sentire nel torto.

«Max, dai ti prego. Parliamone» lo supplicai mentre metteva a posto la sua roba.

«E di cosa? Del fatto che non mi difendi mai?» chiese continuandomi a darmi le spalle.

«Max, scusami ma se si alzano le mani, non posso difenderti. E ho visto l'incidente, per me ha sbagliato Esteban, lì ti dò ragione. Capisco che tu sia incazzato nero con lui. Ma bisogna essere maturi e parlarne non fare come hai fatto tu» gli dissi andandogli incontro, mi misi al suo fianco e lui finalmente alzò lo sguardo verso di me.

«Lo sai come sono fatto, avrei potuto fare di peggio. Ma poi tu non puoi dirmi cosa fare, non sei mia madre» mi rispose per poi chiudere la valigia.

«Hai ragione non lo sono. Però permettimi di dire che per me hai sbagliato. Ho ascoltato Esteban, lui ha detto che non gli hai lasciato spazio. Poi ha detto che era dispiaciuto per averti fatto perdere. Era sincero con me, l'ho visto» affermai dando a Max una maglietta che aveva dimenticato fuori dalla valigia.

«"Mi dispiace" non risolverà le cosa. Però vabbe ora non ne voglio parlare. Dammi un bacio vah, ne ho bisogno» mi chiese mettendo la sue mani sui miei fianchi. Io eseguì il suo ordine, se era un modo per renderlo felice mi andava sempre bene.

«Comunque Max, però mai più quella reazione. So che non sono tua mamma per dirlo, però come altri per i tuoi errori non si sono permessi, non ti devi permettere nemmeno tu. Incanala la tua rabbia in talento» gli dissi fissandolo negli occhi.

«Si, ok ho capito. Comunque non ci riesco a incanalare la rabbia. Faccio cagate se sono arrabbiato, come tutti gli altri. Tranne te, tu neanche ti incazzi» mi disse in modo quasi isterico.

«Non è che io non mi arrabbi. Anzi è il contrario. Nella vita normale mi arrabbio pochissime volte, lo so. Ma sai una cosa, io la rabbia la metto tutta in pista. Più sono arrabbiata più vado forte. Tutta la rabbia che non ho tirato fuori nella vita normale, la tiro fuori in pista. E ciò amplia il mio talento. Non so come, io sembri chirurgica alla guida e fredda. Dentro sono un vulcano, e ciò è estremamente borderline. E provo paura ma non per me, la provo per te, per Charles, per Kimi, per Seb. Se voi doveste farmi male, soffrirei anch'io» gli confessai, probabilmente ciò non l'avevo mai detto a nessuno. Nemmeno a Charles, e veramente penso di star crollando. La mia bellissima corazza costruita con le delusioni, sta lentamente cedendo.

DEVO DIMENTICARTI {Max Verstappen}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora