Götzeus

316 14 9
                                    

Non scordarti di ciò che è stato

Marco Reus e Mario Götze sono migliori amici da sempre i due insieme a Robert Lewandowski erano il triello d'oro dei bei tempi del Borussia Dortmund.

Ma Marco e Mario non erano solo amici, erano qualcosa di più, qualcosa di speciale che i comuni mortali non potevano capire ma solo loro due.

In pratica senza altri giri di parole, il loro era amore.

------------

I due erano appena tornati dall'allenamento stanchi morti, Klopp ci stava dando dentro con gli esercizi intensivi in vista del Derby di Germania Dortmund-Bayern che si sarebbe giocato due giorni dopo. Si sdraiarono sul letto e Marco cercò di intavolare un discorso che voleva intraprendere col più piccolo da tempo...

Marco: "Amore.."

Mario: "Ohi dimmi biondo"

Marco adorava quando quella soave parola usciva dalla bocca di Mario e solo il piccolino sapeva renderla così sensuale e dava a Marco sempre la stessa sensazione da quando si erano conosciuti: brividi sulla schiena, pelle d'oca ed un forte fortissimo rossore.

Mario si inteneriva quando Marco arrossiva perchè nonostante fosse più grande di lui era più cucciolo, fragile e bisognoso di affetto ed attenzioni.

Marco: "Ehm si volevo chiederti una cosa, per togliermi un dubbio che mi tormenta da tanto"

Mario: "Dimmi, ti ascolto"

Marco: "Ma se a te, un'altra squadra ti offrisse un buon contratto, con un buon stipendio ed un posto da titolare assicurato, lasceresti Dortmund?"

Bomba sganciata.

Mario ci riflettè su: non aveva mai pensato all'eventualità di lasciare Dortmund aveva preferito gustarsi il presente e viversi a pieno la sua storia con Marco e questo per ora gli bastava, poi Dortmund era casa sua, lì era cresciuto professionalmente, aveva incontrato dei buoni amici e Marco che era più importante di tutto e tutti.

Mario: "Se devo essere sincero non ho mai pensato a questa eventualità, qui a Dortmund sto bene ho tutto quello che mi serve se poi un giorno arriverà questo fantomatico contratto di cui parli, ne riparleremo ma per ora penso al presente, alla nostra storia, a te, ma soprattutto a quanto ti amo"

Marco aveva le lacrime agli occhi, non si sarebbe mai aspettato dal più piccolo una risposta così matura ed allora preso dall'euforia del momento lo attirò a sè e passarono la notte tra "ti amo" e beh quelle cose...

-----------

Il classico di Germania era appena iniziato: il tridente Lewandowski-Reus-Götze stava facendo faville ed aveva già dato i suoi frutti con una meravigliosa rovesciata di Robert con assist di Mario che lasciò la curva bavarese più che impietrita.

1-0 per le api

Ultimo minuto della partita, Robert stava avanzando sulla fascia destra con la palla tra i piedi, scartò tutti i giocatori che si trovò di fronte ma dovette fermarai dinnanzi ai difensori bavaresi, la passò a Marco ed anch'esso venne accerchiato, in quel momento il biondo tentò un miracolo: passò la palla in cross a Mario che con uno splendido gol a giro sbucò la rete di Neuer: il Borussia aveva vinto, la Germania quell'anno era giallo-nera.

------------

Mentre aspettava il fidanzato e Robert, Mario venne fermato nel tunnel del Signal Iduna Park da alcuni dirigenti del Bayern Monaco

Dirigente: "Salve signor Götze, volevo farle i complimenti per la splendida partita che ha giocato"

Mario: "Grazie mille, sono contento che la mia prestazione l'abbia colpito"

Dirigente: "In effetti..comunque non sono venuto qui a farle solo i complimenti, ma anche una proposta"

Mario: "P-proposta?!"

Dirigente: "Si, 5 milioni all'anno ed una maglia da titolare, abbiamo bisogno di un rafforzo nel nostro settore di attacco che come credo lei abbia constatato non è molto pericoloso"

E in quel momento il mondo cadde addosoo a Mario, che doveva fare? Il calcio o l'amore?

Mario: "Accetto."

------------

I due piccioncini tedeschi tornarono a casa, Marco aveva notato lo strano comportamento di Mario e credeva che quel momento era quello adatto per parlare

Marco: "Ehi piccolo che hai? Ti vedo strano?"

Ecco. Adesso cosa doveva dire Mario? Era meglio la verità, meglio che lo sapesse dalla sua bocca che dai giornali, si prese di coraggio e raccontò per filo e per segno l'accaduto nel tunnel

Mario: "Ho ricevuto un'offerta dal Bayern"

Marco: "C-cosa??!"

Mario: "Si, oggi nel tunnel il dirigente mi ha fermato, mi ha fatto i complimenti per la partita di oggi e mi ha offerto un contratto che comprendeva 5 milioni all'anno e una maglia da titolare... ci credi Marco il mio sogno si avvererà!!!!"

Marco: "Sono contento per te..."

E Marco incominciò a piangere, non era solito suo piangere davanti a qualcuno anche davanti a Mario, si sentiva debole e non voleva far fuori uscire la parte tenera e fragile che era in lui.

Mario si sentiva in colpa profondamente, era colpa sua se il biondo piangeva se stava male se le lacrime bagnavano le guance che tanto adorava ma non poteva fare altro se non attirarlo a sè fargli nascondere la testa nell'incavo del suo collo, almeno si sarebbe calmato un pò...

Mario: "Sshh non piangere..."

Marco: "Come faccio a non piangere, te ne stai per andare dall'altra parte della Germania, dovrei essere contento?!"

Mario: "No amore, hai ragione"

Marco: "Fammi solo una promessa"

Mario: "Tutto quello che vuoi"

Marco: "Non scordarti di ciò che è stato"

Mario: "Mai, tu sarai sempre nel mio cuore"

Marco: "Ti amo piccolo mio"

Mario: "Anche io biondo non sai quanto, ti prometto che un giorno ritornerò e torneremo a giocare fianco a fianco come adesso"

Mario la promessa la mantenne.

Footballers and ships one shots Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora