Cap.1

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Kaminari's pov

Perché noi? Non lo so.
Perché io? Non lo so.
Perché sono nato me stesso? Non lo so...
Me lo chiedo sempre.
Considerano quelli più sfortunati, malati, quelli con problemi.
Senza famiglia.
Senza parenti.
Hanno perso qualcuno,qualcosa, di importante.
E io? No.
Sono le ragazze sono quelle che soffrono di più eh? Beh così la pensa la società.
Ma non sanno. No non lo sanno.
Non sanno che non sto bene.
Non ci crederebbero.
Oltre a me tante altre persone.
Ma, a chi importa?
mi chiudo in me stesso.
In modo che gli altri non se ne accorgano.
Silenziosamente...
E nessuno si accorge della mia depressione? No, nessuno lo nota.
io... ? Sono qui a parlare con la mia coscienza di quanto faccia schifo il mondo.
Molti pensano che io sia quello che fa star male la gente.
Ma loro non lo sanno che il dolore viene fatto a me.
Non sanno niente di me.
Ma mi etichettano.
Siamo in una società in cui si ci etichetta a vicenda.
Il problema? Qual è? È che io non ho mai etichettato nessuno.
L'unico a non etichettare sono io. Per rispetto. Quello che gli altri non hanno nei miei confronti.

si odiano per delle etichette.

Fasulle.
La società fa schifo.
Lo diciamo molte volte sai? Si, pure chi la rende uno schifo.
Sai qual è il problema?
Ci lamentiamo della società che noi rendiamo così senza accorgercene. Vero? Giusto.
Perché? Perché tutto questo? Non lo so.
La risposta?
Il suicidio? No, non è un opzione, non ho il diritto di levarmi la vita.
Per tutti non avrei motivo di suicidarmi e non voglio.
I miei genitori mi vogliono bene? No.
Perché? Perché nonostante sono loro figlio, sono come vogliono, loro vogliono di più.
Alcuni lo sanno?
Che i miei genitori mi hanno dato dello sbaglio, errore.
Ora tutti possono dire poverino,vero? Esatto.
Ma no. Non lo dirò perché?
Perché? Perché mi hanno etichettato.
Pure i professori.
Ma loro ci etichettano in numeri.
C'è quello da sempre 4 anche se ha fatto una verifica da 6.
Può sembrare poco, ma alla lunga fa male.
I pregiudizi uccidono.
Le parole uccidono.
E il suicidio non è degno di quel nome perché? Perché quelle persone hanno già l'anima morta.
Uccisa da pregiudizi e parole.
Tipo zombie sai?
Bella merda... probabilmente pensando tutta la notte domani faro tardi a scuola.
Scuola.
Il carcere dei pregiudizi.
Il dolore fatto a struttura.
Poi ci sono gli adulti.
Che ti giudicano in base all' età.
E non in base a quanto sei maturo.
Per loro se hai 14 anni non puoi essere maturo ma se ne hai più di 20 si, sei maturo.
Altri pregiudizi.
Tutto ciò si racchiude in una parola.
Pregiudizio.
La gente ci va pesante vero? Si, molto.
Chi sono? Beh ovvio sono Kaminari Denki.
Ma prima di tutto sono una persona. E ho sentimenti.
Poi il resto.
È questo che tutti si dimenticano.
Siamo tutti umani.
Anche gli apatici, le persone che fanno gli acidi oppure quelli che rispondono male o non parlano con nessuno, non sono invincibili.
A volte tendono a nascondere i sentimenti.
Magari sono stati feriti.
Quindi feriscono gli altri.
E io sono qui.
A pensare.
Alle 4 di mattino.
E non mi rendo conto che..
Fra meno di 3 ore, devo andare a scuola.
Rimettere la maschera.
L' etichetta.
Che non si può più levare.
Se non ti metti la maschera, Stanne certo, crollerai.
Siamo maschere di falsità.
Siamo tutti con dei problemi, anzi, siamo dei problemi.
Difficili da eseguire.
Quindi, non ci eseguiamo e gli altri non ci provano per la troppa fatica.
ci abbandoniamo.
E quindi ci abbandoniamo alla falsità.
E questa maschera, è obbligatoria per andare avanti.
Di una cosa sono più che certo.
Anche se siamo i protagonisti della nostra storia, non lo saremo realmente.
Nessuno qui è un protagonista.
Siamo tutti delle comparse, a modo nostro.
Non sto a dire che il protagonista è dio, perché sarebbe una cazzata.
La religione.
Quella cosa che ti fa pensare poco profondamente.
Facile abbinare tutto a dio? Magari esiste, ma per capire qualcosa non devi credere sia sempre lui.
In questo momento,è il mio subconscio.
Il mio subconscio la notte si scatena.
Strano no? Si strano.
L'odio avvelena.
Come mai lo dico? Non lo so.
oh... Anche oggi non ho dormito.
Almeno niente incubi.
O forse il mio subconscio è un incubo.
Forse i miei pensieri sono un grande incubo.
Forse i miei incubi sono realtà.
I miei incubi sono la realtà.
Così si spiega tutto no? Esatto.
E mentre il mio subconscio si scatena fra meno di 1 ora suona la sveglia.
E si incomincia.
Si va nel carcere.
Nei miei incubi.
La vita è un gran casino.
Siamo tutti come dei soldatini.
Uguali.
Comandati dal mondo.
E se osi non esserlo, beh, oltre a doverti dissociare dalla socetà, per via di tutto.. insulti, bullismo..
Solo perché non ti vesti uguale.
Solo perché non hai le cose di marca uguali.
Solo perché non sei un copia incolla.
Ma quegli stupidi soldatini credono di essere diversi nel mondo.
Non siete alternativi.
Tutti uguali.
La pura e vera verità.
Peggio di una stampante.
Ma se la copia viene diversa la stampante non è rotta.
È come se ha cambiato modello da stampare.
Quello che si stampa una volta ogni tanto.
Quella copia che tutti vorrebbero essere.
E per questo la cercano.
La copiano.
La fanno sentire male e diverso.
Poi arrivano quelli che credono di essere chissà chi.
Solo perché non credono nell' amore.
Dicono cazzate tipo " i bambini piccoli giocano alla famiglia perché sanno che è tutto finto"
Oppure " meglio avere più ragazze quando vuoi,che, una ragazza neanche per 'sempre'" e altre robe.
La gente.
La gente a volte è così stupida.
Oppure sono io stupido a reputarli stupidi.
Facile no?
Nulla è facile.
Neanche per chi ha tutto.
Ma non di certo è più facile per chi ha di meno...
Le persone false mi fanno ribrezzo.
Tutti mi fanno ribrezzo.
Perché? Perché sono tutti falsi no?
Ma mi disprezzo da solo.
Sono anch'io falso.
Una falsità enorme.
La falsità comporta a bugie.
Le bugie porta a rimpianti.
I rimpianti portano tristezza.
La tristezza porta alla depressione.
La depressione porta al dolore.
Il dolore fa male,tanto male...
Tutto perché ci ostiniamo ad essere falsi.
E non è un fatto di orgoglio.
Non è nemmeno un fatto di fiducia in se stessi.
Sono le 6 di mattino.
A scuola sarò uno schifo.
Forse sembrerò uno zombie.
Ma non mi interessa.
Perché? Perché ho la mia maschera.
Forse sto ripetendo le stesse cose.
Forse no.
Non lo so nemmeno io.
Perché dovrei saperlo?
Nessuno si conosce realmente.
Nemmeno io.
Siamo enigmi...
Grandi enigmi difficili da eseguire.
E ora?
Ora non so più che fare.
Ora non so più chi sono.
E ora mi lascio trasportare dalla tristezza.
Dopo non lo so.
Non si può prevedere un dopo.
Non sempre.
E dopo niente.
E dopo forse mi riprenderò, mi rialzerò.
Ma ricadrò.
Ma mi rialzerò più forte di prima.
Ma è difficile quasi non ce la faccio.
Ma ci metto tanto impegno quindi ce la farò.

Kaminari's Pov [Conclusa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora