Capitolo 4

9.3K 493 238
                                    

Logan

Arrivo a casa di mia madre e quando la porta si apre, è lei ad accogliermi.

Spalanca le braccia per stringermi a sé e io la lascio fare, perché so che in questo momento ne ha bisogno.

«È così bello rivederti, Logan» dice commossa, dopo avermi lasciato andare.

«Vorrei poter dire lo stesso» ribatto, superandola, ed entrando in casa.

Arrivo in salotto, seguito da lei, e vado su e giù per la stanza, con una mano a torturarmi la fronte. Mi sta venendo un'emicrania.

«Si può sapere che diavolo avevi in mente? Ti ha dato di volta il cervello, eh? Io avevo trovato la mia serenità lontano da qui, mamma. Mi stavo rimettendo in piedi, ero... tranquillo. E tu, come al solito, in un modo o nell'altro distruggi la mia tranquillità.»

«Non era mia intenzione, Logan. Volevo solo che tornassi qui, che tornassi dalla donna che ami.»

«La donna che volevi tanto allontanare da me, fino al punto di raccontarle tutto il mio passato, nonostante sapessi quanto ne provassi vergogna» ringhio, furioso.

«Mi dispiace per quello, Logan, ti ho chiesto scusa mille volte e so che nulla di quello che potrei dire o fare basterà. Ma adesso sono dalla sua parte, dalla vostra parte. Voglio solo che tu sia felice e so che soltanto accanto a lei puoi esserlo» ammette.

Rimango zitto qualche istante, come a schiarirmi le idee. Ho bisogno di sapere, ho bisogno di capire.

«Perché? Perché adesso?»

«Perché ho visto come ti sei ridotto i giorni dopo l'incidente in cui le hai fatto del male. Ho visto la tua sofferenza, la tua disperazione. Ho rivisto il mio piccolo bambino che non voleva altro che essere consolato e che qualcuno lo abbracciasse per rassicurarlo, dicendogli che sarebbe andato tutto bene. Perché ho capito quanto vi amate, entrambi.

Sono stata a casa sua, qualche giorno dopo l'incidente. Volevo capirci di più, volevo capire se era lei a non volerti dare un'altra chance. Ma l'ho guardata negli occhi e ho capito che quella donna ti ama proprio come ti amo io, Logan.»

«Perché non me l'hai mai detto?» chiedo incollando i miei occhi ai suoi.

«Perché non sarebbe servito a niente. Non avrebbe cambiato come stavi. Iris mi aveva detto che eri stato tu a mandarla via. Ho capito che avevi bisogno di tempo e te l'ho lasciato. Ti ho lasciato tutto il tempo del mondo, Logan. Ma erano passati tre mesi e tu non ti decidevi a tornare. Dovevo fare qualcosa, capisci? Dovevo agire, non potevo restarmene con le mani in mano!» si giustifica e io mi sento confuso.

Non so se odiarla o amarla. Forse in questo momento provo entrambe le cose, ed è proprio questa doppia sensazione a farmi sentire così.

«D'accordo. Ti perdono. Era questo che volevi sentirti dire, no?» dico, sbeffeggiandola.

«No! Voglio sentirmi dire che tornerai con lei e riprenderai in mano la tua vita!» sibila tra le lacrime.

«Io non lo so se sono pronto, mamma.»

«Quella ragazza non si merita tutto questo, Logan. Non si merita di aspettarti in eterno, né di rimanere in un limbo in cui non sa se tra voi potrà mai tornare come prima» dice asciugandosi le lacrime.

«Lo so. Prenderò presto una decisione. Ma ora sono stanco, ho bisogno di dormire. Me ne torno a casa» dico guardando l'orologio appeso al muro che segna le 20.00.

Faccio per avanzare, ma mia madre mi blocca per un braccio.

«Rimani qui, stanotte. Tuo padre è fuori per lavoro, potremmo stare un po' tu ed io da soli» dice dolce, e io non me la sento di deluderla.

Again, Mr. Dark (Mr. Dark series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora