Capitolo 17

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Claire inizió a sentire dei rumori dietro di lei. Si ricordó che non doveva cadere dalla tentazione di voltarsi e guardare chi o cosa c'era.

Chiuse gli occhi e dopo pochi secondi ricominció a camminare. Sentí qualcosa toccarle i capelli, le spalle e a quei tocchi inizió a sentire i brividi. Si fermó per un istante, ma quella sensazione di essere toccata continuava a farsi sentire. Claire aveva un pó di paura, ma chiuse per la seconda volta gli occhi e si fece coraggio.

'Non ho paura di voi! Non ho paura di voi!' Disse ad alta voce e in un istante quelle sensazioni che provava sparirono e continuó a camminare alla ricerca della stanza dove trovó Abbie la prima volta che scese lí sotto.

I minuti passarono e Claire non trovó ancora la porta.

Continuando a camminare sentí delle voci alla sua destra: provenivano in una stanza. Entró lá dentro e si guardó intorno, puntando la torcia in ogni singola parte della stanza buia. Sobbalzó dallo spavento quando puntó la torcia su uno specchio che rifletteva la sua immagine.

Non vedendo niente o nessuno in quella stanza uscí ma davanti a lei si presentó una donna. Addosso aveva un vestito lungo bianco ma macchiato con un pó di sangue e il suo viso era pallido e freddo.

Claire inciampó e la donna, con gli occhi spalancati, si mosse verso di lei. La ragazza si alzó dal pavimento ma la donna sparí all'improvviso.

Claire si guardó confusa, ma di sorpresa sentí che qualcosa, o qualcuno le stava toccando la schiena. Urló e puntó la torcia verso la donna che sparí appena la luce venne puntata dritta nei suoi occhi. La ragazza rimase a bocca aperta e il suo respiro era irregolare: il petto le saliva e scendeva piú veloce del solito. Continuò il suo cammino ma dal nulla vide una luce all'interno di una stanza.

Entrò dentro e vide che la luce era ferma in un punto. Claire la guardò stupita e sobbalzò dallo spavento quando la luce si mosse uscendo dalla stanza.

Decise di seguire quel frammento di luce.

La luce si muoveva lentamente finchè non arrivò alla fine del corridoio. Cos'era quel frammento di luce? Un fantasma che avrebbe voluto aiutare Claire? O un'illusione? Claire non lo sapeva ma qualsiasi cosa fosse quella luce Claire la ringraziò.

Entrò nell'ultima porta.

La stanza era fredda e buia come tutte le altre stanze dello scantinato. Cercò in tutte le parti della stanza ma non c'era nemmeno l'ombra. All'improvviso la porta si chiuse sbattendo violentemente facendo sobbalzare la ragazza. Si girò lentamente e vide Abbie davanti a lei.

'Dov'è il pugnale?' Chiese Claire. Abbie non rispose, lasciò solo cadere una lacrima dai suoi occhi. 'Abbie. So che tu sei l'ultima parte buona rimasta. So che non vuoi fare del male a nessuno, ma c'è sempre la tua parte oscura che ti ostacola la strada. Non so cosa tu abbia provato quando eri ancora viva, hai ragione: abbiamo due vite completamente opposte, ma lascia che io ti aiuta, solo per ora. Vedrai che dopo che sarò riuscita a fermare la tua parte oscura riuscirai finalmente a stare in pace.' Continuò Claire supplicandola e chiedendo l'aiuto del fantasma di Abbie.

Abbie distolse il suo sguardo. 'Me lo prometti?' Chiese Abbie.

'Non te lo posso promettere, purtroppo, ma lo spero veramente per te!' Sospirò Claire. Voleva davvero aiutare Abbie, ma doveva riuscire a convincerla.

'Il pugnale è dentro quel cassonetto...' Indicò il cassonetto vicino alla finestra.

Claire la ringraziò ed Abbie scomparve dal nulla.

Aprì il cassonetto che Abbie le aveva incdicato e tirò fuori il pugnale che avrebbe dovuto dar fine a tutta quella storia.

Il pugnale era costituito da una lama leggermente ricurva, dotata di un doppio filo affilato e la terminazione della lama finiva con una punta. L'elsa consisteva in una lavorazione in argento e carbone; tendeva verso il nero e rappresentava un drago: il pomolo raffigurava la testa, mentre i bracci dell'elsa le ali e la lunghezza era sui 40 cm [foto].

Uscì immedaiatamente dalla stanza e ricominciò a camminare verso l'uscita.

Dopo alcuni minuti, nei quali non successe nulla, Claire sentì una voce di una bambina.

Non ci fece molto caso e continuò a camminare ma inciampò su qualcosa. Urlò quando vide che sotto di lei c'era un uomo morto. Si tolse immediatamente da lì ma poi sentì qualcosa tirarle per la gamba. La stretta era molto forte ma fortunatamente Claire si liberò in pochi secondi.

Si alzò dal pavimento e corse verso l'ascensore senza fermarsi.

Appena vide l'ascensore premette il tasto e in un batter d'occhio le porte si aprirono. Entrò dentro e premette il tasto che l'avrebbe portata al piano superiore.

Claire tirò un sospiro di sollievo appena entrò in quel piccolo spazio.

All'improvviso le luci iniziarono a spegnersie l'ascensore si fermò di scatto.

Claire rimase un'altra volta nel buio da sola.

Accese la torcia e si guardò intorno. Iniziò a sentire un'altra volta i brividi e la paura che quell'albergo le dava da quando ci mise piede.

Dei rumori si fecero sentire e Claire capì di non essere sola in quell'ascensore.

Ciao ragazzi!

OK! Questo è il peggior capitolo che abbia fatto, ma non avevo molta ispirazione.

Ho deciso che questa storia finirà al capitolo 20, cioè fra poco.

Leggete anche le mie altre storie: The Portrait (Horror); Yours Truly (FanFiction) e The Secrets of the Mind (Fantasy)

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A Presto! :)

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