Capitolo 19

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Claire uscì gattonando velocemente e felice del fatto che finalmente era fuori. Ma la sua gioia non durò per molto. Iniziò a sentire dei strani rumori provenire dietro di lei. Si voltò per vedere cosa o chi ci fosse ma niente. L'unica cosa che vide era un'ombra che si muoveva. Claire la seguì lentamente finchè non la figura nera non sparì davanti ad una porta.

Con molto coraggio Claire si diresse in quella porta.

Con il cuore a mille, la pelle d'oca che si formava in tutto il suo corpo e la paura che cresceva in ogni singolo passo che faceva aprì lentamente la porta che emise un cigolio terrificante.

Buio.

Il buio era l'unica cosa che Claire vide in quella stanza. Aggrottò le sopracciglia quando vide qualcosa muoversi. Accese la torcia quasi scarica. Sussultò quando vide una sedia a dondolo che si muoveva avanti e indietro. All'improvviso un soffio di vento la fece indietreggiare e udì un urlo provenire dal piano superiore. Di scatto la torcia si spense, lasciando Claire confusa e sobbalzò dallo spavento quando vide davanti a sè Abbie. Indossava un vestito lungo bianco, aveva il viso pallido e gli occhi spalancati. Avevano un colore rosso sangue dando un aspetto molto terrificante.

Prese Claire per il collo e la alzò da terra. La presa diventava sempre più forte, facendo emettere a Claire un suono strozzato (non sapevo come scriverlo) e di dolore. Abbie teneva i denti stretti e quando Claire era sul punto di perdere completamente i sensi sorrise con un sorriso del Diavolo: sembrava compiaciuta nel vedere Claire soffrire. Ma con la poca forza che rimase a Claire strinse una mano e diede un pugno in faccia ad Abbie. Abbie lasciò subito dopo la presa e Claire cadde a terra. Era molto sorpresa di ciò che aveva appena fatto: non poteva credere che Abbie, pur essendo un fantasma, avrebbe sentito il pugno.

Dal nulla Abbie sparì e Claire si alzò dal pavimento.

Udiva ancora dei rumori provenire dal piano di sopra, quindi decise di salire velocemente al piano di sopra. Iniziò a rallentare quando arrivò al primo piano. Spalancò gli occhi quando vide davanti a lei la bambola di Abbie. Corse più in fretta possibile ma appena era vicina al giocattolo quest'ultimo si mosse velocemente. Claire corse per andare a prenderla ma la bambola si muoveva così velocemente che la perse di vista.

Si fermò per qualche secondo. Aveva il fiatone per la corsa che aveva fatto. Il petto le saliva e scendeva velocemente, il suo respiro non era del tutto regolare e il cuore le martellava all'interno della gabbia toracica. Provava ancora il dolore di quando Abbie la prese per il collo e aveva la sensazione di avere un livido proprio in quel punto.

Di scatto sentì una porta sbattere. Si voltò e vide la porta dietro di sè aprirsi lentamente e chiudersi sbattendo forte.

Andò verso quella porta e all'improvviso un violento soffio di vento la fece volare via. Sbattè violentemente la testa sul muro facendola svenire.

*Dopo Alcune Ore*

Claire aprì gli occhi lentamente. Non sapeva dove si trovasse, la stanza era buia. Mugolò per il dolore che provava nella testa. Si alzò dal pavimento e inaspettatamente le luci si accesero.

Rimase a bocca aperta quando vide tutta la sua roba e il corpo di Ryan ancora steso nel pavimento: era nella sua stanza, la stanza 335.

Corse verso la porta cercando di aprirla, ma niente, sembrava bloccata.

Con tutta la sua forza cercò di sfondare quella porta, sentiva di non essere al sicuro in quella stanza.

'Non riuscirai ad uscire così facilmente...' Claire sentì una voce. Si fermò e si voltò lentamente. Vide Abbie alzata davanti a lei con la testa chinata. 'Povero ragazzo...E' morto così giovane...' Abbie abbassò lo sguardo per guardare il corpo di Ryan.

'Che cosa vuoi?' Chiese Claire.

'La tua vita!' Scattò e rialzò la testa per guardare Claire negli occhi. Claire aveva paura di quegli occhi rosso sangue, non riusciva a guardarli ma doveva dimostrare di essere più forte di Abbie e che non sarebbe riuscita ad ucciderla come ha fatto con le altre persone dell'albergo. Ormai le uniche persone che erano in quell'albergo erano Claire e il fantasma di Abbie.

'Perchè ce l'hai con me?' Chiese Claire e involontariamente una lacrima le cadde dagli occhi.

'Io non ce l'ho solo con te...ce l'ho con tutte le persone...'

'Ma io non ti ho fatto niente...non sono come tutte le altre persone che in passato hanno rovinato la tua vita.' Claire iniziò a singhiozzare.

'NO! SIETE TUTTI UGUALI!' Sbottò Abbie. La sua voce era così forte che si sentiva l'eco nella stanza. 'Ma forse hai ragione...sei diversa. Non tutte le persone che hanno alloggiato in questa stanza sono riuscite a rimanere vivi così a lungo. Sei molto coraggiosa di quanto pensassi...' Sorrise.

'Che peccato! Hai ancora molto da vivere...' Continuò. Claire la guardò confusa finchè non capì cosa intendesse dire davvero.

Con la coda dell'occhio Claire vide che la bambola era appoggiata sul comò a fianco al letto ed ebbe un'idea.

'Prima che tu mi uccida...' Claire prese un lungo respiro prima di continuare. 'Dimmi perchè mi hai rinchiusa in questa stanza.' Claire cercò di distrarre un pò Abbie, così sarebbe stata in grado di raggiungere la bambola e distruggerla prima che fosse troppo tardi.

Abbie rise prima di dire qualcosa. 'E' proprio in questa stanza dove il tuo incubo peggiore è cominciato...ed è qui che finirà!' Sorrise maliziosamente. Lentamente Claire si avvicinò alla bambola.

'Di quale incubo stai parlando?' Chiese Claire sperando che Abbie non la notasse.

'Io. La bambola. Il carillon. Mi sono divertita più del solito. Non mi divertivo così da quando ne ho memoria. In realtà non ricordo l'ultima volta in cui mi sono divertita. Nella mia vita ho provato solo dolore, sofferenze, delusioni e tristezza.' Abbie cambiò improvvisamente il suo volto. Sembrava triste mentre diceva quelle parole ma Claire non ebbe pietà di lei, a differenza della sua parte buona.

'Mi sà che dovrai soffrire ancora per molto!' Disse e corse verso la bambola ma Abbie la bloccò. Spinse Claire e si fermò davanti a lei.

'L'hai voluto tu!' Detto quelle parole Abbie sparì dal nulla.

'Fatti vedere Abbie! Non puoi nasconderti da me! Affrontami! Non ti nasco-' Qualcosa la fece interrompere. Provava una strana sensazione dentro di sè e non riusciva a muovere nessuna parte del suo corpo. C'era qualcosa dentro di lei che le impediva di fare ciò che voleva.

Hey ragazzi!

Ecco il penultimo capitolo! :) Scusate se non ho aggiornato prima ma ieri ho avuto gli esami a scuola. Comunque non vi preoccupate, l'ultimo capitolo lo pubblicherò forse venerdì.

Leggete anche le mie altre storie se vi va.

Storie che potrebbero interessarvi: The Only Reason di Ga5SOS; First Love di alessiaale50999 e Keep It Secret||Niall Horan di Crazypam_

A presto! ;)

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