Capitolo 5

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Erano ormai passate 2 settimane dall'arrivo di Marco nella casa, e ormai lui e Tom erano definibili... amici.

Ogni mattina Marco si alzava, preparava la colazione e Tom lo salutava come la prima mattina, riuscendo sempre a spaventarlo. Dopo Marco puliva la casa e Tom si rilassava. Il ragazzo lo lasciava stare perché sapeva che ogni pomeriggio andava ad amministrare il suo regno negli Inferi e che quindi quello era l'unico momento della giornata in cui poteva rilassarsi. Pranzavano e fino alle quattro Marco restava solo a casa rilassandosi con un libro oppure facendo strani esperimenti gastronomici. Purtroppo non poteva ancora uscire nemmeno in giardino, perché con la bella stagione tutti uscivano a fare lunghe passeggiate, passando sempre davanti alla casa, e a volte lasciando un fiore a colui che credevano morto per salvarli.

Quel giorno iniziò come tanti altri. Marco si alzò dal letto e andò in cucina. Iniziò a scaldare l'acqua per il tè aspettando Tom. Appena arrivò, però, non gli saltò addosso come al solito, ma si sedette al suo posto a tavola silenziosamente. Appena Marco si girò si sorprese nel vederlo seduto a tavola con uno sguardo perso. Preoccupato per l'amico si avvicino e si sedette accanto a lui. Appena l'altro sentì la sedia spostarsi e il rumore di un corpo che vi si sedeva voltò lo sguardo verso il ragazzo: "M-marco... N-noi c-cosa...S-siamo...?" Marco si sorprese dalla domanda, ma rispose "Siamo amici, p-perché?" "Sì, me lo immaginavo..." disse il Demone abbassando lo sguardo, alzandosi da tavola e dirigendosi verso la camera da letto "NON HO FAME!" urlò a Marco, che si era fermato in cucina a guardare l'altro allontanarsi. Lo seguì dopo poco, e aprì la porta della camera di colpo. Il Demone era rannicchiato sotto le coperte "Bussare no?" disse con una voce spenta "Ascolta, io non so cosa tu abbia, ma se non me lo dici non posso aiutarti!" "S-se io ti avessi lasciato andare via da questa casa due settimane fa, tu te ne saresti andato per sempre, finendo per dimenticarmi, vero?" Marco fece un respiro profondo, e si stese accanto a Tom nel letto "Sai, due settimane fa l'avrei fatto senza pensarci due volte, ma ora... Non lo so. Forse ora farei loro una visita veloce e poi tornerei qui, ma non lo so proprio... ora che mi ci fai pensare, mi accorgo di quanto sono confuso in questo momento. Una parte di me vorrebbe riabbracciare la mia famiglia e restare con loro e Star per sempre, mentre un'altra mi trattiene qui, con te e mi dice che se me ne andrò dovrò per sempre rinunciare ai tuoi scherzi idioti, alle tue battute e a te in generale, e so che non potrei mai farlo, perché ormai tu sei una parte importante di me e della mia vita..." "Star?" "È-è la mia fidanzata... Ma ormai non sono nemmeno sicuro di amarla... te l'ho detto, in questo momento sono così confuso..." "..." "T-Tom?" il Demone si girò di scatto e con una mossa fulminea prese il volto di Marco fra le mani facendo combaciare le loro labbra. Marco era più che sorpreso da quel contatto, ma non si tirò indietro, anzi lo assecondò quasi istintivamente. Il casino nella sua testa si era calmato in quei pochi secondi. Si staccarono per mancanza d'aria, ma ricominciarono subito dopo. Finalmente avevano capito dove dovevano stare. L'uno nelle braccia dell'altro.

                                                                              FINE

Sweet like a Demon (TOMCO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora