Marco si svegliò che il sole era già alto nel cielo, e per un momento gli sembrò di essere al suo villaggio, nella camera di casa sua e che tutto ciò che era precedentemente successo si trattasse solo di un brutto sogno. Fu però girandosi nel letto, incontrando il viso addormentato di Tom steso al suo fianco che comprese che era tutto successo davvero.
Marco si era rimesso in forze grazie al cibo che ieri Tom gli aveva dato e al riposo che gli aveva concesso, così si alzò silenziosamente e uscì dalla stanza. Andò in cucina, e stranamente la trovò perfettamente pulita e in ordine. Il cibo si trovava nella credenza, fresco e senza neanche l'ombra di muffa. Marco allora decise di prepararsi una colazione decente con del latte e dei biscotti che trovò in una credenza con l'aggiunta di polvere al cacao, trovata insieme ai biscotti.
Non gli passo nemmeno per l'anticamera del cervello di fuggire da quel Demone che stava al piano superiore. All'interno di quella casa non si sentiva in pericolo, nonostante la sua presenza.
Impegnato a mangiare com'era, non si accorse che il soggetto dei suoi pensieri era appena entrato in cucina finché quest'ultimo non lo abbracciò da dietro la sieda urlandogli in un orecchio "BUONGIORNO!" a Marco per poco non cadde la tazza per terra dallo spavento e subito scattò sull'attenti "Mmm, vedo che ancora non ti fidi, ma non ti do torto" disse il Demone con un sorriso, mentre si versava in una tazza un liquido scuro "Che cosa bevi?" "Tè" "Davvero! Credevo che i Demoni non mangiassero cibo umano!" "Solo i più potenti hanno abbastanza stomaco per farlo. I minori si cibano solo di umani" "Uh, ok" Marco uscì dalla cucina e si diresse in bagno. Trovò anche questo pulito e iniziò a domandarsi se non fosse il Demone l'artefice di quell'ordine.
Scacciò via quei pensieri e iniziò a riempire la vasca di acqua calda. Appena fu piena, si spogliò e si concesse il primo vero bagno da ormai tre giorni. Il tepore dell'acqua era così piacevole che quasi dimenticò di trovarsi in una casa abbandonata con la sola compagnia del Principe dei Demoni. Si perse nei suoi ricordi di quando era bambino: ricordò sua madre, in cucina, che gli preparava i biscotti che gli piacevano tanto, quelli con le gocce di cioccolato e poi suo padre che lo accompagnava per il primo giorno a scuola. Una ragazzina bionda tutta grinta che gli saltava addosso salutandolo con entusiasmo, e la stessa ragazza che 10 anni dopo diventava la sua fidanzata. Star, la madre e il padre... Che forse ora lo stavano piangendo morto! Si svegliò di soprassalto dal dormiveglia in cui era caduto. Certo, la sua famiglia! Come poteva averla dimenticata! Si diede dello stupido e corse alla porta d'ingresso. Doveva tornare al villaggio e tranquillizzare i suoi cari; ma appena tocco la maniglia si scottò la mano e subito la ritrasse. Il Demone gli arrivò da dietro e con un finto sorriso gli chiese: "Dove volevi andare?" "A-a casa, dalla mia famiglia che s-sicuramente ora crede sia morto" balbettò spaventato Marco. Lo sguardo del Demone gli faceva paura nonostante il sorriso. "Mi dispiace, ma non puoi andare dalla tua famiglia" "P-PERCHÉ!!" "Perché tutti penseranno che li hai liberati dallo Spirito maligno che abita questa casa e qualcuno verrà qui ad abitare. Io lo sbranerò e tutta la colpa sarà data a te. E se provi a spiegare che io con te sono stato gentile verrai preso per pazzo o penseranno che io ti abbia mangiato l'anima e convinto a dire ciò per spingerli nelle mie fauci e ti bruceranno vivo." Aveva ragione. Aveva fottutamente ragione "D'accordo... Resterò con te, allora..." Tom sorrise, questa volta per davvero, e gli propose: "Vuoi fare un giro della casa?" "Certo, perché no, in fondo da oggi sarà anche casa mia..." rispose il ragazzo mogio.
La giornata passò così, con Marco che alla fine aveva trovato divertente curiosare nelle stanze o che aiutava il Principe a pulirle e a sistemarle.
Per pranzo mangiarono dei panini che Marco preparò mentre Tom si lavava via la polvere delle stanze che avevano pulito. Dopo pranzo Tom sparì per tutto il pomeriggio mentre Marco si faceva una dormita. Tornò verso le quattro e alle domande di Marco rispose con un semplice: "Faccende da sbrigare nel mio regno" "O-ok" Marco andò a leggere un libro mentre Tom metteva su il the. Mentre lo beveva a Marco venne in mente una domanda: "Perché sei così gentile con me?" "Non lo so, appena ti ho visto entrare ho pensato che sarebbe stato un peccato mangiare un faccino tanto carino" rise il Demone. Marco arrossì per il complimento e l'argomento cadde.
"Che cosa vuoi per cena?" "Ti ho appoggiato due bistecche sul tavolo" "Un'altra domanda" "Dimmi" "Dove lo prendi questo cibo?" "a volte lo rubo, la carne me la procuro cacciando e quando sono stanco e non ho voglia di fuggire la pago." "Ti direi che rubare non si fa, ma infondo questo cibo lo mangio anche io, quindi sarebbe stupido togliermi da solo il sostentamento" "Mi sembra un ragionamento intelligente" commentò Tom ridendo.
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Sweet like a Demon (TOMCO)
FanficAllora, mi sono accorta che non ci sono praticamente ff su sta ship che a me sinceramente piace in casino. Questo è quanto, beccatevi questa storia dove Marco, esorcista, scoprirà che sì, si può essere dolci come un Demone❤ Boy x boy Fluff