Capitolo 2

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(Dimitri)
Il film è appena finito così risistemo tutto e salgo in camera. Serena sta sistemando delle cose nell'armadio. Appena apro la porta mi guarda speranzosa che io dica qualcosa ma non lo faccio, vado in bagno e mi spoglio per farmi una bella doccia. Sono troppo incazzato con lei per dirle qualcosa. Sa che determinate cose mi fanno incazzare troppo. Entra in bagno e apre il box doccia, di certo non mi vergogno della mia ragazza ma non le dico nulla. Lei mi guarda ma non dice nulla e ritorna nella stanza. Sbuffo ed esco anch'io per asciugarmi, mi avvolgo un asciugamano alla vita e torno in stanza. Appena esco, si aggrappa a me come un koala.
-Smettila di ignorarmi, mi fai male- ammette guardandomi negli occhi.
-Mi fai incazzare Serena. Sai che determinate cose non le devi fare e fai proprio quelle. Non sapevo nemmeno che fossi uscita... - le dico fermo. Lei annuisce ma non abbassa lo sguardo come fa di solito.
-Lo so e mi dispiace. Ti ho chiesto scusa e ti prometto che non succederà mai più. Te l'ho nascosto solo per non farti preoccupare ma questo non è giusto. Torna ad essere come sempre. Ti prego amore. - mi dice con gli occhi dolci, io sbuffo e annuisco.
-Vedremo ma puoi stare tranquilla che avrai gli occhi puntati addosso. Ho già chiamato il medico. L'antibiotico non basterà dopo una febbre di quasi due settimane. - le dico andando verso l'armadio.
-Posso avere un bacio? - mi chiede sedendosi nel letto. Io mi avvicino a lei e mettendomi tra le sue gambe la bacio focosamente. Lei mi spinge verso di lei ma io la tiro verso di me prendendola per il sedere. Le stringo le natiche e le mordo il labbro, lei si lamenta ma non si muove e si lascia baciare. Quando mi stacco è senza fiato ma sorridente.
-Mi sei mancato tanto amore mio- mi dice abbracciandomi  e nascondendo il viso nel mio collo.
-Anche tu Sere ma sai già che la dolcezza non funzionerà. Se il dottore dirà che sono necessarie le punture, le farai. Sia chiaro. - le dico sedendomi nel letto. Lei mi guarda spaventata, ha sempre avuto la fobia degli aghi ma stavolta saranno necessari.
-Ero dolce perché con te lo sono sempre. Per le punture, te lo puoi scordare. Non le farò mai. - mi dice mettendo le gambe a terra.
-Serena se te lo ordino da Alpha sei obbligata a farlo. E dato che la febbre è pericoloso per un licantropo ti.... - mi bacia non permettendomi di finire la frase.
-Non lo fare, ti prego. - mi dice con le lacrime agli occhi. Io scuoto la testa e la riprendo in braccio.
-Non lo farò se non sarà necessario.- le dico mettendomi un pantaloncino e una canottiera bianca.
-Permetteresti a un altro uomo di vedermi il sedere? - mi dice scioccata, io scoppio a ridere e la guardo.
-Ti ricordo che io sono capace di fare le punture e comunque ho richiesto una dottoressa. Non hai scuse. - le rispondo abbracciandola. Lei scuote la testa e comincia a piangere, la stringo a me e la comincio a baciare.
-Dimitri ti prego, se mi ami non lo permetterai- mi dice singhiozzando. Entra in paranoia appena vede un ago o ne immagina uno.
-Lo faccio proprio perché ti amo. Fin quando non sarai guarita del tutto non uscirai da questa casa.- le dico serio, lei si allontana da me.
-Puoi vietarmi di trasformarmi ma non di uscire e non puoi nemmeno obbligarmi a farmi le punture.- mi dice guardandomi delusa. Mi avvicino ma lei mi ferma con la mano. Unisco la mia mano con la sua e le abbassa il braccio.
- Lo faccio perché non voglio che peggiori. Lo faccio perché voglio che esci con noi e che ti diverta come tutte le altre. Bastano tre punture al massimo e prendendo anche l'antibiotico dovresti stare bene in due giorni Serena. Non farò nulla ma non puoi trasformarti perché è pericoloso. Fai quello che vuoi perché onestamente sei una testa dura. Ci sarei io a tenerti stretta a me per le punture. Non te ne accorgeresti nemmeno. -  le dico sedendomi nel letto e facendola sedere sulle mie gambe. Lei sorride e si aggrappa con le braccia al mio busto.
-Me lo prometti? - mi domanda nascondendo il viso nel mio collo.
-Si piccola. Te lo prometto. Saranno massimo 4. Non te ne farò fare di più. - gli dico accarezzandogli il fianco.
-Va bene- mi risponde dandomi un bacio nel collo.
-Sei una bimba- le dico sdraiandomi e portandola sopra di me, non mi guarda, si accoccola ancora di più.
- La tua bimba, mi hai cresciuta tu Amore- mi risponde sorridendo. Mi rendo conto che trema quindi prendo la coperta alla fine del letto e gliela metto di sopra.
- Dim ti devo confessare una cosa. È successa ieri e non te l'ho detto perché dato che tornavi oggi preferivo dirtelo di presenza. Non è successo nulla. - mi dice abbracciandomi ma riesco comunque a guardarla negli occhi.
-Dimmi piccola. - le dico teso come una corda di violino, lei mi accarezza la guancia e mi bacia a stampo.
- Ieri quando sono uscita con Chiara, abbiamo incontrato quel ragazzo che quando siamo usciti io e te ha cercato di baciarmi. Ieri ha cercato di baciarmi nuovamente attirandomi a lui ma io gli ho dato un pugno. Non è successo nulla se non questo. Non sapevo che lui ci fosse perché Chiara non me lo aveva detto. - mi dice stringendomi a lei. Io la sposto e mi alzo ma lei mi blocca il polso, mi libero e do un pugno allo specchio appeso all'armadio che ovviamente si rompe. Serena sussulta ma si avvicina a me e prende la mano con cui ho tirato il pugno. Mi bacia le nocche che si sono screpolate e mi guarda. L'attiro a me facendole sbattere il viso sul mio petto che prontamente bacia.
- So che lei è la tua migliore amica ma se non ci sono io con voi, preferirei non uscissi con lei da sola. -  le dico quando si stacca. Lei sbuffa e mi guarda.
-Amore non è successo nulla. Ti prego, non cominciare di nuovo. - mi risponde. Un po' di tempo fa non la facevo uscire molto se non con me. Ero diventato troppo possessivo.
-Serena è successo qualcosa anche se non per colpa tua. Non sto cominciando nulla. Ti sto solo chiedendo di non uscire con lei da sola. - le rispondo mentre vedo che si siede nel letto...
So già che non è per niente d'accordo e litigheremo per questo ma adesso deve fare una visita quindi chiudo il discorso con un bacio a stampo che lei non ricambia. Bussano alla porta e si presenta davanti a noi la dottoressa. Serena s'irrigidisce e stringe il mio braccio.

Scusate l' attesa ragazze... Questo è il secondo capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate. Mi raccomando via con i  voti e tanti commenti.

Io&te=unica cosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora