2. Chi è quel tipo?

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- Vuoi le uova con il bacon? Urla john dalla cucina.

- Si! Esclamo mentre sorrido

Mi conosce, la mattina mangio sempre quello;

- Scendi è pronto. Mi urla da giù

- Sali tu! Dico io con tono altezzoso, scherzando ovviamente.

Salii, aveva un vassoio con due piatti con uova al bacon, succo d'arancia e toast.

- Buono, mi conosci proprio bene. Dico sorridente

- Lo so, Ali... sembrava strano, evitava il mio sguardo, improvvisamente.

- C'è qualcosa che non va Johnny? Non capisco cosa abbia.

- Tutto bene, sono stanco, voglio solo stare un po solo, facciamo colazione poi ti accompagno a casa, ok?

- Sei strano, ma ok.

- Non sono strano, voglio solo stare un po' solo. Risponde quasi arrabbiato

- Non ci credo! Esclamo.

- Alice, non iniziare con quel tuo tono investigativo adesso. Adesso sembra veramente arrabbiato.

- Ma non sei mai stato così! Esclamo ferita

- Vado da solo a casa, non ho più voglia di mangiare ora, guarda. Dico visibilmente ferita e arrabbiata.

Lascio tutto sul letto, mi vesto velocemente, scendo ed esco sbattendo la porta senza dargli tempo di replicare.

Torno a casa, sono molto ferita dal suo comportamento, non è mai stato così, proprio non lo capisco. E' molto strano.

Entro in casa non c'è nessuno se non il mio amato cane Sirius Black ( potete intuire perché del suo nome), gli do da mangiare e gli riempio la ciotola con dell'acqua; apro la credenza mi faccio una fetta di pane e nutella ( amo la nutella) e  salgo in camera mia. E'sempre in disordine ma adesso non mi interessa, prendo un libro e mi metto sul letto. Amo molto leggere e scrivere, non sono una ragazza molto popolare, diciamo tutto il contrario. Non riesco a leggere perché ripenso continuamente a ieri sera e stamattina, all'improvviso suona il telefono Chi sarà ora? Spero non john.

Guardo il nome sullo schermo è Jennifer la mia migliore amica, diciamo l'unica.

- Ciao, Jenny

- Hei, alice come va? E' da venerdì che non ci vediamo, che hai fatto ieri sera? Libri e serie tv?

Sapessi che ho fatto, Non le avevo detto della festa, avrebbe fatto troppe domande, altro che libri e serie.

- Il solito, si. Mento

- Immaginavo. Mi risponde

- Che dici ci vediamo dopo pranzo e andiamo al Abbot Mall e stiamo un po' insieme?

- Non so guarda, non sono molto in vena di uscire...

- Dai, alice fallo per me. La sento felice come sempre.

- Ok, cedo. Ci vediamo alle 16.00 li.

Mi faccio una doccia, metto un jeans con una felpa larga con su scritto Grifonforo regna; lego i capelli in una coda e mi incammino verso il centro commerciale, che si trova a 10 minuti a piedi da casa mia.

Mentre cammino il cellulare squilla, è un messaggio. E' John che mi chiede scusa e vuole vedermi, non rispondo.

Arrivo al centro ed entro vedo Jenny in lontananza c'è un ragazzo seduto al suo fianco, stanno visibilmente litigando, appena mi vedono lui va via di fretta.

Mi avvicino, sembra impaurita e imbarazzata.

- Chi è quel tipo? Che voleva da te, Jenny? Chiedo allarmata

- Niente, è un amico alice, stavamo risolvendo una questione. Il suo tono non è convincente.

- Dimmi la verità, a me non sembrava così! Esclamo.

- Ti giuro, nessun problema. Parliamo di te dai, fa per cambiare discorso.

- Promettimi che mi darai se c'è qualcosa che non va, Jenny. Dico

- Si,tranquilla.

- Allora come va a te alice? Dice

- Tutto bene, diciamo...

- Perché diciamo? Domanda

- ...ho litigato con John, in realtà. Dico triste

- Avete litigato? Non ci credo siete come culo e camicia voi due! Esclama

- Beh, si, si è arrabbiato con me, non sembrava lui era molto strano sinceramente. Dico

- Ma cosa è successo? Perché eri con lui stamattina?

- Ci siamo visti perché aveva bisogna di una mano per un progetto a scuola. Mento

Non voglio raccontare a Jen tutto quello che è successo ieri sera e stamattina.

- Ah, capito, forse qualche ragazza lo turba il grande John Ross? Ride.

- Ma non saprei, non l'avevo mai visto così. Dico

- Io comunque non ho fatto nulla, almeno credo, se vorrà me lo dirà altrimenti boh. Continuo.

- Non pensavo che anche lui avesse dei problemi, E' un figo, è nella squadra di basket, tutti lo amano le ragazze sopratutto. Dice

- Si... tutti lo amano. Nel mio tono c'è tristezza e gelosia.

- Ancora non glielo hai detto ,vero? Dovresti farlo già te l'ho detto un po' di volte.

- No, Jen io...io semplicemente non posso. Adesso devo andare a studiare, ci vediamo a scuola. Mento.

- Va bene, alice ci vediamo domani a scuola.

Mi incammino per tornare a casa, nella mente sempre quello che è successo, proprio non ricordo nulla di ieri sera; penso anche a Jenny, non so proprio chi sia quel tizio, devo scoprirlo.

Magari ho fatto qualcosa di sbagliato mentre ero ubriaca, proprio non so.

Sono pessima dico tra me e me, spero di non aver rovinato tutto, entro a casa saluto i miei che sono tornati e salgo nella mia stanza. Controllo un po' instagram e noto che John ha postato una foto di noi un po' vecchia, che carino penso. Magari domani gli parlo per fare pace, prendo un libro e inizio a leggere ma mi addormento mentre leggo, è stata una giornata lunga e brutta.

Semplici amiciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora