Waste It On Me || MarkHyuck

spring

«Ti piacciono i fiori?»
Domandò Donghyuck affiancando Mark che stava ammirando delle rose.
Sembrava totalmente perso mentre le guardava, sembrava innamorato.

«Uhm non tantissimo ma mi ricordano qualcuno»
Disse il più grande girandosi verso Haechan, sorridendogli ampiamente.

A quella visione il cuore del più piccolo perse qualche battito.
Tutto quello che riusciva a pensare era "è stupendo" "mi piace così tanto".

«Hyuck?»
Lo richiamò Mark, risvegliandolo da quella piccola trance.

Donghyuck si schiarì la voce e gli sorrise di rimando.

«Oh per quel fatto di cui abbiamo parlato come va?»
Domandò Haechan, sperando che il maggiore capisse subito.

«Uhm Hyuck...non lo so»

«Ultimamente non mi capisco proprio, non riesco a comprendere i miei sentimenti e ho paura, paura che finisca male»

Donghyuck si avvicinò a lui e prese un fiore porgendoglielo, facendo sfiorare le loro dita.

«C'è sempre una nuova stagione, c'è sempre una stagione che viene dopo la primavera per questi fiori, e lo stesso vale per te Mark. C'è sempre un dopo, non esiste solo una fine»

Don't you think we got another season
That come after spring

Quelle parole dette da Donghyuck erano preziose, il maggiore le aveva apprezzate così tanto che si era commosso.
Amava il fatto che Haechan volesse vederlo felice con qualcuno, ma chi avrebbe mai voluto Mark?

«I-io...apprezzo con tutto il mio cuore le tue parole e il tuo aiuta ma nessuno potrebbe mai volermi, forse stai sprecando tempo in questo modo...»

Donghyuck avrebbe voluto urlargli che lui lo voleva, voleva solo lui, Mark Lee.
Ma no poteva dirglielo, era totalmente fuori discussione.

I wanna be your summer
I wanna be your wave

Al sentire quelle parole il più piccolo si sentì male, come poteva pensare una cosa simile?

«stai fottutamente scherzando mark lee? Chiunque ti vorrebbe, tutti farebbero qualsiasi cosa per avere una persona al proprio fianco!»

«Donghyuck sono gay»

Haechan rimase qualche secondo scioccato dalla sua improvvisa confessione, ma gli sorrise subito.

«Non importa, lo sono anch'io e non c'e nulla di male, okay?»

«Mi sento sbagliato»

«No Mark, non dire queste cose, okay? Tu sei perfetto così come sei e non c'è nulla di sbagliato nell'essere gay, io ti am-»
Non si era nemmeno reso conto di quello che stava per dire, e mark puntò fissi i suoi occhi nei suoi.

«Cosa?»

Non disse nulla e corse letteralmente via da lui.

Era un totale disastro.