~ Solangelo ~

♧ Capitolo 2 ♧

Dopo una settimana Nico fu libero di uscire finalmente dall'infermeria. In questo lasso di tempo aveva stretto un buon rapporto con i figli di Apollo, in particolare con Will.
Durante i pasti sedeva al tavolo della casa di Apollo, dopo che Will aveva litigato con Chirone per giorni, e assisteva alle discussioni su quale fosse il maschio più carino del campo tra le altre case scommettendo su chi di loro avrebbe conquistato il cuore di quello. Tutti facevano questa sorta di gioco, tutti tranne Will e Nico che chiacchieravano tra di loro, o almeno il figlio di Apollo tentava di cominciare discorsi con Nico mentre il figlio di Ade si limitava a rispondere con singole sillabe.

Un giorno, alla fine del pranzo, Will invitò Nico in spiaggia per prendere un po' di Sole.
Arrivati in spiaggia con varie proteste del figlio di Ade si sdraiarono vicini e cominciarono a parlare:<< Il candidato di oggi a quel gioco stupido era carino, non trovi?>>
disse Will ridendo

<< Non è il mio tipo>>
disse Nico

<<E quale sarebbe il tuo tipo,
allora?>>

<< Quando lo troverò te lo dirò, Solace>>
disse Nico con fare distaccato
<< Chiamami Will. Solace mi fa sentire vecchio>> disse con la sua solita aria solare.
<< Forse, Solace >>

A fine giornata il ragazzo sembrava un po' meno cadaverico del solito, aveva preso un minimo di colore anche se appena percettibile all'occhio umano

<< È un gran passo avanti. Passerò alla storia come il ragazzo che ha fatto abbronzare Nico di Angelo>> disse Will prendendo il giro il ragazzo <<Attento o di questo passo potresti confonderti con la gente normale>>, Nico gli sorrise

<< O MIEI DEI SORRIDE PURE, DEVO VISITARTI IMMEDIATAMENTE, MI STO PREOCCUPANDO, NON È CHE IL SOLE TI HA DATO ALLA TESTA, VERO?>>.

In fondo Nico si divertiva insieme a Will e cominciava a lasciarsi un po' più andare con il ragazzo: da parlargli in sillabe ora gli rispondeva con intere frasi rivolgendosi al figlio di Apollo sempre con il cognome.

La giornata si concluse con la cena dopo la quale Nico tornò nella sua casa, probabilmente il Sole gli aveva dato alla testa davvero perché non riusciva a smettere di ridere ripensando ai momenti appena passati insieme al suo nuovo amico.