Dopo che le onde di luce si dispersero Lucy rimase immobile, rannicchiata, stringendosi la testa mentre mormorava parole incomprensibili.
– Che razza di mostro è?– domandò maestra Dian.
– Stiamo parlando di qualcuno che è riuscito a sopravvivere nell'Abisso per centoventitre anni. Io riuscirei a stento a farlo per sette mesi– commentò nefilim Somar, per poi avvicinarsi cautamente alla donna.
– Si calmi nefilim Rubenna, altrimenti potrebbe uccidere tutti– la esortò il nefilim. Lucy, notando l'uomo, si aggrappò al suo braccio e disse:– L'unica cosa che mi ha dato la forza di continuare era il pensiero di poterlo riabbracciare. Dimmi che posso ancora rivederlo. Dimmi che posso ancora rivederlo!– implorò la donna, stringendo con tutta la sua forza il braccio del nefilim.
– Te lo farò rivedere, ti porterò io stesso al sepolcro di Tuldur, ma ora calmati–.
Lucy fissò Somar negli occhi per ancora qualche secondo, quasi non avesse sentito le parole dell'uomo, ma poi lasciò la presa, congiungendo il suo sguardo con il suolo. Il nefilim, allora, creò una piattaforma di luce sotto alla donna e la iniziò a trasportare facendola fluttuare dietro di sé, ad un metro dal suolo.
– Possiamo andare– ordinò il vicerettore Somar, camminando, mentre Lucy si congelò in posizione fetale sulla piattaforma.
Dopo di ciò i maestri chiesero nel dettaglio a Jaton tutto ciò che era accaduto nel Canale.
– Sorprendente è dir poco– commentò maestro Ferod.
– È valido lo stesso il mio esame?– domandò Jotan, titubante.
– Assolutamente sì. Hai abbattuto un inverso di livello due ed hai resistito all'assedio davanti al Portale. Sei già ben oltre un principiante, è molto probabile che, di questo passo, tu possa diventare un maestro– rispose maestro Ralom, con un largo sorriso compiaciuto. Queste parole fecero sentire Jotan al settimo cielo, facendogli temporaneamente dimenticare il difficile trascorso. Ora che era diventato un guardiano avrebbe dato tutto sé stesso alla caccia degli inversi e poter diventare un maestro significava essere in grado di rivaleggiare con gli inversi di classe quattro e sulla terra non si vedevano inversi così forti da centoventitré anni. Il suo sogno di sterminio degli inversi gli sembrava più vicino che mai.
Una volta finito di parlare con Jaton, maestro Ferod e maestra Dian si avvicinarono al vicerettore, mentre maestro Ralom rimase per poter continuare a conversare.
– Tu ed Eita avete litigato prima che entrassi nel Canale– disse il maestro Ralom, in modo da non farsi sentire dagli altri.
– Non mi sembra una domanda– affermò il ragazzo.
– Infatti non lo è. Ho beccato Eita a pedinarmi nell'ala dei maestri. Si è giustificata dicendo che non eravate riusciti a salutarvi decentemente e che si era pentita, quindi mi aveva cercato per essere rassicurata
– Oh, questo ha ridotto la sua punizione?– domandò Jotan, sorpreso.
– Ovviamente no, le regole ci sono per un motivo, non si può fare di testa propria solo perché si è preoccupati, però non sono stato troppo cattivo
– L'avete messa a lavare le latrine per una settimana
– Non mi sembra una domanda
– Non lo è. Ho imparato sulla mia pelle cosa intende quando dice questo
– Hai proprio ragione– commentò Ralom, scoppiando in una fragorosa risata.
Il resto del tempo, lo passarono rievocando i momenti più divertenti dell'apprendistato di Jotan.
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I guardiani dell'Abisso
FantasyI guardiani dell'abisso è un romanzo fantasy episodico, ambientato in una classica ambientazione medievale, ma in una lotta fra bene e male non convenzionale. In questo primo capitolo Jaton si appresta a conseguire il pericolosissimo esame per diven...