Capitolo 6

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Ellie

Dalla morte di Charles, ho dovuto rimboccarmi le mani. I soldi non erano sufficienti per entrambe e la piccola cresceva giorno dopo giorno. Una settimana dopo la sua morte, ho trovato lavoro come colf da una signora benestante. Chiedendo nella zona, mi avevano detto che da tempo cercava qualcuno per le pulizie di casa e così ho fatto domanda e mi sono presentata da lei. Due giorni dopo, mi ricevette e mi pose alcune domande personali. Gli dissi che ero vedova da poco e che dovevo crescere una bambina piccola di soli tre anni. E lei in sua risposta mi disse, che mi avrebbe dato una possibilità. Dopo una settimana di prova mi assunse ufficialmente e divenni la sua domestica a tempo pieno.

<< Mrs. Meyer mi cercava? >>

<< Si Ellie. Ti prego siediti. >>

<< Mi dica? Ho per caso sbagliato qualcosa? >>

<< Niente di tutto ciò. Ecco... Io non ti conosco ancora bene. Ma rispetto ad altre persone entrate in questa casa, tu hai svolto un lavoro eccellente. Certamente ti devi ancora ambientare in alcuni punti della casa, visto la grandezza. Ma la cura, i modi e la velocità con cui lo fai, è a dir poco stupefacente. >>

<< La ringrazio per la sua fiducia Mrs. Meyer. Sono lusingata e farò tesoro di ogni sua parola. Metterò il cuore in ogni cosa che farò e la renderò orgogliosa. >>

<< Ellie... Tu sei la donna più forte che io abbia mai conosciuto. Non ti sei arresa neanche quando la vita ti ha calpestato. Tu sei da prendere come esempio. Tu possiedi un coraggio, che poco donne possiedono. >> La Signora Meyer dette quelle parole, si alza e mi raggiunge offrendomi la sua mano come fosse segno di rispetto. Presi quel gesto come segno di enorme fiducia.

Prima di allora, nessuno dopo Charles e la mia famiglia mi aveva dato così tanta forza e forse quel poco di speranza che mi era rimasta, nel poter sopravvivere. Ancora oggi quel frammento di ricordo, mi fa apparire sul volto un sorriso che poi hanno per il proprio lavoro. Il mio è un lavoro umile, ma non mi pentirò mai delle scelte prese. Io sono ciò che sono. Non cambierò mai per nessuno. Durante il tragitto penso alla mia piccola. Ogni sera mi aspetta sulle scale, per abbracciarmi. Odio che sia un'estranea a prendersene cura, ma ho bisogno di soldi e quei pochi soldi rimasti sono necessari per le spese di casa. Apro la porta di casa ed entro. Però, Emma non è lì ad attendermi come è suo solito fare. Salgo le scale e una volta arrivata in cima sulla soglia d'ingresso della cucina piccole candele illuminano la stanza. La mia piccola che ormai ha quasi otto anni, mi sorride e mi rincorre avvolgendomi in uno dei suoi bellissimi e affettuosi abbracci.

<< Mamma... Buon compleanno. >>

<< Grazie tesoro. Non ti dimentichi mai. >>

<< Come posso scordare questo giorno? Tu sei la mia mamma. >>

<< Oh, tesoro mio. >> Con le lacrime colme, l'avvolgo nuovamente in un abbraccio di amore folle. Questa piccola creatura, mi ha reso la vita più gioiosa di quello che avrei mai creduto. Non avrei mai pensato che potessi amare così una persona, oltre Charles. Questo amore va ben oltre tutto ciò che ho sempre immaginato. Questo amore è un amore incondizionato. Questo amore è il mio stesso cuore. E' la parte migliore di me. E' il frutto di un amore, che non smetterà mai di vivere in me.

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