4. Risoluzione

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Il giorno dopo andai all'ospedale.

Avanzai agitata verso la stanza J227.

Quei corridoi bianchi mi terrorizzavano, era troppo bianco, troppo vuoto, troppo poco allegro. Secondo me un ospedale dovrebbe essere allegro perché se no i pazienti stanno ancora pegio. Eccomi davanti alla stanza, era il momento dovevo parlargli.

Stava mangiando una zuppa, non sembrava buona. Un' infermiera lo stava imboccando.

Le mani iniziarono a diventare pesanti, il cuore iniziò a battermi troppo veloce, la rabbia mi pervase il corpo.

Maledizione non potevo essere gelosa di un'infermiera che faceva solo il suo lavoro.

Mi feci coraggio ricordandomi le parole di Tris entrai.

"Logan, dobbiamo parlare"

L'infermiera se ne andò lasciandomi da sola assieme a Logan.

"si, ma ti prego prima io."

"okay"

"allora il bacio di ieri è stato un errore. No te l'ho mai detto, ma a me piace Cathy, quel bacio è stata colpa del sonnifero e della caduta. Avevo delle allucinazioni."

"perfetto, ora abbiamo chiarito"

"si, ma cosa volevi dirmi?"

"niente, che a me piace Leo.".

"tra pochi giorni esco da qui."

"perfetto"

"già, puoi restare qui?"

"certo".

Passai tutta la giornata con Logan.

"i dottori hanno detto che devono farti una visita di controllo e sono le 19.00. Devo andare"

"certo vai, dopo, però ci sentiamo via messaggio"

"ovvio. Ciao Loghy."

"ciao, Jen".

I miei genitori erano a casa.

Ero stanca, andai in camera mia.

Ricevetti una telefonata.

I tuoi occhi come droga per meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora