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EMILY

Ah, ecco la scuola, finalmente sono arrivata. Non pensavo potesse essere così bella una scuola semplice, normale.
Un sacco di studenti stavano iniziando ad entrare accompagnati dai loro zaini colorati.

Chi sa, magari alcuni di loro sono anche dei miei compagni.
E mentre penso a questo, un ragazzo si scontra contro di me.
Si alza, poi mi porge la mano in modo che mi alzi anch'io. Io accetto molto volentieri quel gesto cosi galante e mi tiro su pure io( aiutata dalla sua fredda mano).
Appena mi alzo e lo guardo in faccia rimango folgorata, è bellissimo.
È abbastanza alto, un po' muscoloso, capelli biondo cenere, occhi azzurri come un cielo sereno e la bocca e il naso sono perfetti. Sembra un modello.
"Scusa" mi dice e se va, sparendo tra la folla di studenti, che nel mentre si era creata.
Anche la sua voce era perfetta.
Non mi sono mai sentita cosi. Pensare a lui mi rincitrulliva, mi faceva battere il cuore all'impazzata.
Cos'è quest'emozione ?

Mi sveglio dal mio sogno dopo circa due minuti, e imbarazzata andai nella mia nuova classe.

La mia nuova classe è la 4° Afm.
Cioè 4° Amministrazione, Finanza e Marketing.
Purtroppo non avevo avuto altra scelta, dovendo diventare sindaco un giorno; questo era il percorso migliore.

Entro e mi rendo conto che non c'è molta differenza tra questa classe e quelle degli anni scorsi. Anche questa
è rettangolare, con pareti bianche e pavimento in legno. Forse l'unica differenza sono i banchi, che invece di essere interamente in legno, hanno solo una parte che è di colore verde (la parte dove si mette il quaderno per poi scriverci sopra) e dei tubi sottili di metallo nero, che fanno da sostenitori ( da gambe).

Mi guardo intorno e noto con piacere che si sono gia formati i gruppetti e che parlano del più e del meno.
Io, invece, non so dove sedermi.

Sto per sedermi in un posto davanti, vicino alla cattedra, quando entra l'insegnante e ci saluta.
" Buongiorno ragazzi"
"Buongiorno, prof"
"Allora come avete passato le vacanze?"
"Bene, dai"
"Sono contenta, allora quest'anno c'è una novità, abbiamo una nuova compagnia di classe. Ti vuoi presentare?"
Mi domanda, guardandomi e rivolgendomi un sorriso a 32 denti.
"Si" dico io alzandomi e girandomi verso i miei nuovi compagni.
" io mi chiamo Emily Stewart, e non vedo l'ora di fare la vostra conoscenza" ( ok, ok, ho il cognome diverso perché ho deciso di utilizzare quello di mia madre, in modo tale che non ci siano sospetti sulla mia vera natura)
" anche noi non vediamo l'ora" mi risponde un ragazzo castano con gli occhi verdi e tutti si mettono a ridere.
Poi subito dopo, intorno al mio banco si radunano tutti e iniziano a farmi delle domande. C'è chi mi chiede dove andavo a scuola prima, chi il motivo per cui ho scelto questa scuola, chi invece mi chiede della mia vita personale; di cosa mi piace fare o mangiare...ecc.... e neanche il tempo di rispondere che la professoressa ci interrompe: " su, ragazzi, lasciatele il tempo di accomodarsi e ambientarsi alla nuova scuola. Non assalitela. Fattele dopo le domande, ora dobbiamo cominciare la lezione..."

"noooo" fanno in coro i miei compagni e poi ritornano a sedersi ai loro posti.

"E si ragazzi dobbiamo definire l'orario della settimana e vi devo comunicare alcune cose; come ad esempio domani ci sara il test d'ingesso di italiano, mercoledì quello di matematica e venerdì quello di geografia."

un altro -no- risuona nell'aula, ma sta volta con più dolore e tristezza.

Passo quest'ora a scrivere l'orario e a definire le date dei test d'ingresso e l'ora successiva a conoscere i miei compagni.

La mia classe è formata da 21 persone con me 22. I maschi sono 11 e i loro rispettivi nomi sono:

_ANDREA ( il secchione)

L'amore non ha TEMPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora