–Samantha? Hei. –
Chiamava sommessamente una voce calda e dolce. Sembrava distante ora che mi ero immersa nel bellissimo mondo dei sogni. Socchiusi gli occhi iniziai a riprendere coscienza, percependo l’accogliente calore delle coperte, la flebile luce dell’alba sul mio viso e quella presenza imponente, a qualche centimetro dal mio viso. Fu un piccolo shock ritornare in quel mondo freddo e monotono, volevo tornare al mio sogno che ovviamente avevo già dimenticato. Non c’era nulla di più frustrante di quando sai che hai sognato qualcosa di bellissimo e appena apri gli occhi svanisce come il fumo e più cerchi di aggrapparti a qualche ricordo e più esso si allontana da te. La mente umana lo faceva apposta, mai sollievo quando si è coscienti. Alzai lo sguardo e d’un tratto mi sentii rabbrividire: due grandi occhi color ghiaccio brillavano amorevolmente, osservandomi; quelle labbra piene piegate in un sorriso caldo e i suoi capelli illuminati dalle prime luci mettevano in risalto le sue piccole ciocche color miele. Mi chiesi se fossi in paradiso, se lui fosse un angelo perché tutto ciò che c’era intorno a me era scomparso. Ero solo lì, in un luogo indefinito, solo per quei occhi.
– Mi dispiace essere venuto solo ora. Mio padre mi ha trattenuto tutta la notte. Sapevo avresti ceduto.-
Sentii il suo respiro sulla mia guancia, l’impulso irrefrenabile di mettergli le mani dietro al collo e di premerlo sulle mie labbra. Ero sicura che a quel punto avrei davvero perso la testa. Mi riscossi dal quei pensieri e mi ritrovai invece ad arrossire e a mordermi il labbro inferiore, mentre osservavo con quasi bramosia quella bocca perfetta.
– Ti ha visto nessuno? –
sentii la mia voce pronunciare, mentre premetti le mie mani sulle sue spalle larghe. Abbassai lo sguardo sulla sua divisa bianca, troppo spessa per impedirmi di capire quanto fosse perfetto il suo corpo. Una piccola risata sottovoce e del calore dannatamente dolce mi intorpidì la guancia. Lui, mi aveva dato un bacio. Perché ero così nervosa per un bacio sulla guancia? Perché ero così nervosa per Lui?
– Sono più bravo di quanto pensi a non farmi notare.- Sussurrò vicino al mio orecchio, facendomi rabbrividire ulteriormente. Era così vicino, potevo sentire il suo petto premuto al mio e reprimevo quasi con fatica la voglia di inarcarmi contro di lui. Forse avrei dovuto allontanarlo o sarei diventata matta.
– Non credo che passi molto inosservato. Un bel ragazzo che vaga per la villa viene subito notato dalla servitù femminile.- sussurrai, contro la sua guancia. Lui soffocò un’altra risata, sollevandosi un po’ per guardarmi negli occhi. No, non di nuovo, non capirò niente!
– Forse hai ragione. Ma sono troppo ingenue per capire qualcosa. – sorrise, un sorriso più radioso del sole. Sembrava lo facesse apposta. Io risi divertita facendogli spazio nel letto e lui si sdraiò accanto a me, guidandomi sul suo petto. Rimasi accoccolata, avvolta dal suo calore, le sue mani che viaggiavano lungo il mio fianco e io coprii entrambi con le coperte. Buttai un dolce sospiro, sorridendo tra me e me. Stavo troppo bene tra quelle braccia forti, mi sentivo stranamente a casa. – Sei tanto stanca mh? Dovrei convincere tuo padre a lasciarti un po’ di tempo libero.- alzai le spalle, accarezzando il bottone della sua giacca. Mio padre mi presentava sempre persone su persone, figli di gente ricca che non vedevano l’ora di sposare una giovane ragazza figlia di un imprenditore per poter diventare ancora più ricchi. – Sono stufa. Mio padre crede che io abbia qualche problema da quando mi ha presentato il conte di Monaco.-
–Quel belloccio tedesco di cui parlano spesso?-
Io annuii, spostandomi una ciocca nera dietro l’ orecchio.
–Dice che è impossibile che non mi piaccia neanche lui. Ma mio padre non capisce niente. – alzai lo sguardo su di lui, incontrando quei meravigliosi occhi ghiaccio. – Io voglio solo te. –
STAI LEGGENDO
Nathaniel.
Mystery / Thriller"Era sempre stata scettica su queste cose. Ma come si dice? Ironia della sorte." Savannah si ritroverà in una paranormale e intricata love story. Come finirà?