Dove sei?
Harry??
Tutto bene?
Cazzo rispondi!
Harry corse fino al pub per andare a recuperare l'auto, sentendo il cellulare vibrare in tasca ogni tre secondi. Lo prese in mano un attimo, notando una ventina di notifiche da parte di Liam preoccupato del suo anomalo ritardo.
Le ignorò salendo in macchina e partendo subito verso casa.
Lungo il tragitto cerco con tutto sé stesso di allontanare i pensieri riguardo quello che aveva appena combinato, ma fu difficile, se non impossibile far finta di nulla quando aveva fatto sesso con Louis Tomlinson. Tra tutte le persone al mondo, proprio lui. Perché?!
Non riuscì a trattenere le imprecazioni che fuoriuscirono dalle sue labbra come un fiume in piena, labbra che avevano ancora il sapore del ragazzo addosso. Cazzo!
Provò a convincersi dicendosi che fosse colpa dell'alcol e del suo punzecchiarlo insistente, solo e soltanto per quella ragione era finito nel suo letto. Il problema era la consapevolezza che gli fosse piaciuto e non poco.
Nonostante tutto, mise da parte quelle considerazioni come arrivò a destinazione, parcheggiando velocemente l'auto in un angolo buio affianco al loro condominio. Fece il possibile per raggiungere il loro piano senza perdere altro tempo e non spingere l'amico a mettersi alla sua ricerca.
Giunto davanti al portone, lo aprì subito affrettandosi all'interno. Come si volse, Liam lo stava già fissando dall'altra parte del soggiorno con lo sguardo duro ma sollevato nel vederlo finalmente rientrare.
"Perché ci hai messo così tanto?" Gli chiese l'amico non appena varcò la soglia andandogli incontro con un grosso cipiglio sulla fronte. Harry si tolse la giacca lanciandola in un angolo del salotto incurante di dove sarebbe finita, per poi sfilarsi le scarpe con altrettanta poca cura.
"Jenny ha dovuto fermarsi un'ora in più a lavoro." Mentì il riccio, continuando ad ignorare i suoi occhi castani indagatori. Si sentiva tremendamente vulnerabile, come se avesse stampato in faccia la scritta: ho appena fatto sesso con Louis Tomlinson e mi è fottutamente piaciuto, cazzo!
Liam lo conosceva troppo bene, avrebbe subito inteso che qualcosa non andasse in lui, anche solamente osservando il suo parlare o muoversi leggermente più incerto.
"Potevi almeno avvisarmi, no? Pensavo ti fosse successo qualcosa." Continuò a rimproverarlo il castano. Aveva ragione Liam, non avrebbe dovuto ignorare cosa poteva significare anche solo un'ora di ritardo per loro. Vivevano calibrando i minuti, se non addirittura i secondi, era indispensabile per la loro sicurezza.
Harry lo superò, sperando non percepisse un altro odore mischiato al suo, perché il riccio lo sentiva penetrato fin sotto la pelle. "Sai che non devi preoccuparti per me, Lì."
Liam lo seguì fino alla porta del bagno. "Sei sicuro di star bene? Ti vedo pallido."
Si aspettava quel commento da quando era tornato. Trovò la forza di incrociare il suo sguardo. "Tranquillo, ho solo mal di testa."
Il che non era propriamente una bugia. Gli pulsavano le tempie come se avesse dei martelli a colpirlo nel cervello. Sforzò un ultimo sorriso per poi chiudersi in bagno.
Si liberò di tutti i vestiti, gettandoli nel cesto della biancheria sporca in fretta, come se fossero infestati da una malattia contagiosa. Entrato in doccia, aprì subito l'acqua e mantenendola gelida, iniziò a strofinare con forza ed abbondante sapone i capelli e la pelle di tutto il corpo per togliersi di dosso quel profumo che non era suo, sapendo comunque che non se ne sarebbe andato facilmente. Non se continuava a rimanergli impresso nella mente.
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Criminal Blood // l.s.
FanfictionDALLA STORIA: Harry sarebbe fuggito lontano da chiunque, ma non da chi si rivelò essere l'identità misteriosa che si materializzò in quel momento, lì davanti a lui, ad un metro di distanza. "Tomlinson?" Soffiò il riccio, la gola improvvisamente asci...