Sento il rumore insistente della sveglia rimbombare per tutta la stanza.
La spengo e torno a dormire. Oggi non ho nessuna lezione.
La sveglia suona di nuovo e io non ho proprio la voglia di alzarmi, ma sono costretta perché devo esplorare il campus e, magari, trovare un lavoro.
Vado in bagno e mi faccio una doccia veloce, mi lego i capelli in una coda e ritorno in camera per vestirmi.
Noto che il letto della mia coinquilina è perfettamente in ordine e significa che non ha passato la notte in camera.
Ma non poteva capitarmi una compagna di stanza studiosa e a cui piace leggere?!
Afferro un jeans chiaro e una felpa gigante che, probabilmente sarà di mio fratello.
Afferro la mia borsa ed esco dalla stanza.
Prendo un autobus per arrivare in centro, non avendo ancora la patente.
Arrivo nel centro di New York dopo un'eternità, essendoci troppo traffico.
Accendo il telefono e richiamo mia madre, che a quest'ora avrà già chiamato qualche agenzia investigativa.
Dopo nemmeno due squilli, risponde.
《Lyanne, ma che fine avevi fatto ieri sera? Valerio ti ha chiamata più volte ed è visibilmente preoccupato, ora mi sa che sta venendo lì per vedere come stai; be, dopo le sei chiamate di ieri sera è il minimo...》parla mia madre a raffica, che sono costretta a bloccarla.
《Mamma, ho sistemato tutta la mia roba e alla fine mi sono addormentata, non volevo non rispondere alle chiamate; ti giuro che non succederà più!》mento come un'attrice di Hollywood.
《Ok, non ce nessun problema per me; ma da ora in poi mi devi rispondere alle chiamate, mi sono preoccupata tanto. Adesso, però Valerio sta venendo lì》
《Non ti devi preoccupare; mi farà bene un po' di compagnia》dico, con la faccia da ebete.
Chiudo la telefonata ed entro in alcuni negozi di vestiario.
Mi squilla il telefonino e rispondo, cosciente del fatto che sia mia madre.
《Mamma, che cosa hai dimenticato di dirmi?》
《Scusa Lyanne, volevo solo sapere come si stesse comportando quel lunatico di tuo fratello》
《Oh, niente di ché. Ha già fatto amicizia, come suo solito, e adesso sta ancora dormendo, penso》
《Ok, mi raccomando, impegnati con lo studio e cerca di far impegnare anche Derek》
《Certo mamma》
《Sono fiera di te. Ciao Lya》
Non ho il tempo di chiudere la telefonata, che lo fa lei al posto mio.
Finora non mi aveva mai detto di essere fiera di me, anche se io facevo di tutto per renderla tale: mi impegnavo tantissimo a scuola, frequentavo corsi extrascolastici, mi prendevo cura della casa e altre cose così.
Mi sento al settimo cielo ed è una bella sensazione.
Esco dal negozio e cammino senza meta per le strade della città che tanto ho sognato.
Vedo un piccolo bar ed entro per fare colazione.
Mi siedo all'ultimo tavolino vicino la vetrata e guardo fuori; New York è bellissima, vedo le persone che camminano velocemente guardare il cellulare, oppure passare per le vie trafficate con sguardi persi e stanchi.
《Salve, cosa gradisce?》mi risveglia il cameriere dai miei assurdi pensieri.
《Vorrei una brioche al cioccolato e un cappuccino con tanto zucchero, grazie》
Lui annota la mia colazione e se ne va.
Sento il vibra del telefono e rispondo.
《Pronto, Lyanne? Sono Valerio》
《Ciao amore, mamma mi ha detto che venivi》
《Ecco appunto! Dove sei? In dormitorio la tua coinquilina mi ha detto che al suo ritorno non ti ha trovata》
《Sono ad un bar per fare colazione, ci vediamo tra una mezz'oretta circa a Central Park?》
《Ok, a dopo》e chiude la chiamata.
Mi sembrava molto freddo, ma non ci penso più dopo che il cameriere mi porta la mia amata brioche.
Finisco e lascio i soldi sul tavolo.
Prendo l'autobus per Central Park e dopo mezz'ora arrivo a destinazione, ma di Valerio nessuna traccia; inizio a pensare che sia ancora al campus con Emy e che si stiano divertendo alle mie spalle, lo so, sono molto logorroica.
《Lyanne》mi volto e vedo Vale venirmi incontro.
Lo abbraccio e gli do' un bacio.
Ci prendiamo per mano ed entriamo nel parco per fare una passeggiata.
《Scusa se sono venuto con così poco preavviso, ero preoccupato...》
《Non fa niente, almeno mi fai compagnia》
《Perché ieri non hai risposto?》
《Stavo sistemando le mie cose ed ero così stanca che sono crollata, scusa》ci sediamo su una panchina e parliamo.
《Tua madre non fa altro che parlare di te a casa》
《Davvero, che imbarazzo sarà ritornare lì, che cosa dice?》
Si mette le mani nei capelli e abbasa la testa, fa dei respiri lunghi e profondi.
《Ascoltami Lya, so che mi hai mentito. Eri ad una ridicola festa e mi hai mentito, io ti ho sempre detto la verità e tu mi ripaghi con una menzogna, sai benissimo che odio le bugie, sopratutto se dette da te》
《Scusami ti prego》gli prendo le mani《io non sono mai andata a quel tipo di festa, volevo solo sapere come fossero; ti prego di perdonarmi》
Vale sembra rifletterci qualche secondo, poi mi abbraccia e questo gesto mi ricorda di chi io mi sia innamorata.
《Lo sai che ti perdonerò sempre, ma sai cosa è successo a mio fratello...》
《Lo so, è andato a una di quelle feste ed è morto e mi dispiace, ma io non sono lui è ti giuro che non ci andrò più senza il tuo permesso》dico stampandogli tanti baci sulla faccia.
《Che ne dici? Ci facciamo un giro a New York?》
《Ma certo. Dopo andiamo a mangiare qualcosa di buono?》
《Ma sempre a mangiare pensi?》É una risata esce dalla sua bocca.
《Ma certo, io amo il cibo》mi guarda e lì per lì non capisco il perché, poi ci arrivo《dopo di te naturalmente; ti amo tanto tanto, anche se ti baratterei volentieri con una scatola di ciambelle》
Mette il broncio, ma che fidanzato tenero e coccoloso mi è capitato?
Usciamo dal parco continuando a scambiarci sguardi e ho come l'impressione che non mi accontenterà e vorrà andare in qualche negozio per roba maschile.
Vado grandissimi palazzi, grattacieli, bancarelle sui marciapiedi e le strade trafficate da persone e automobili.
Rimango allibita dalla grandezza di questa città.
Ho la mano di Valerio nella mia e la mente per le strade.
《Andiamo laggiù?》lo prego insistentemente.
Lui fa un cenno del capo e ci fermiamo ad una bancarella di gioielli.
Avvisto una collanina a forma di cuore spezzato.
《Mi scusi, perché questa collana ha un cuore spezzato?》
Il signore anziano mi mostra un'altra collanina identica all'altra, ma con la parte di cuore mancante.
《Vede signorina, sono due collanine che unite assieme formano un cuore》
Scambio un'occhiata con Valerio ed esco il portafogli per acquistarle, ma Vale mi precede.
Mentre gli passa i soldi, gli dice di tenersi il resto.
《Il tuo è stato un bellissimo gesto》affermo, mentre mi aggancia la collanina.
《Mi sembrava una cosa giusta e l'ho fatta》
Un orologio sulla strada segna le due e mezza del pomeriggio.
《Ti va se andiamo a mangiare?》
Sento odore di hamburgers e patatine e percepisco che siamo arrivati al McDonald.
Mentre lui fa la fila per prendere i panini, io cerco un tavolo.
《Lyanne, dove sei?》
Agito la mano nell'aria rispondendo alla sua domanda.
Dopo avermi lasciato un bacio molto delicato sulle labbra e mi passa il vassoio.
Iniziamo a mangiare e ogni tanto ci scambiamo qualche occhiata, ma non riesco a capire se sia felice di stare con me o é solo obbligato; lo so che mi ama, se no non mi avrebbe mai chiesto di metterci assieme oppure non mki avrebbe mai detto parole dolci e tantissimi ti amo come negli ultimi due anni, ma a volte ho dei dubbi sulla nostra relazione e ho come il timore che mi nasconda qualcosa.
《Lyanne, sei sveglia?》mi piazza la sua mano davanti e la sventola.
《Si-si, sono sveglia》
《É la terza volta che ti chiamo. A che cosa stavi pensando?》
Oh, cavolo. E adesso che cosa gli dico? Non posso dirgli svogliatamente che ho dei dubbi sulla nostra relazione e che, sempre secondo me, lui mi nasconda qualcosa.
《Stavo pensando all'università, sono così spaventata; e se dovessero cacciarmi, oppure dirmi che non sono abbastanza intelligente per frequentare la loro università!》
《Lyanne》pronuncia il mio nome in un modo diverso dal solito e mi prende le mani《ti ricordi l'anno scorso, che avevi gli esami ed eri ansiosa? Chi ti è stato accanto? Io ti sono stato accanto e non ti lascerò mai quindi non avere paura, perché io ti amerò sempre anche se dovessi prendere qualche brutto voto, perché non è la tua intelligenza che mi ha fatto innamorare di te, ma la tua stupidità. Ti ricordi quando stavamo a casa e volevi mangiare una torta, ma io non volevo andare a comprartela? Tu che cosa hai fatto? Hai preso la farina e me l'hai versata sui capelli》a me scappa una risata e gli tocco i capelli bianchi e disordinati.
《Infatti, ne è rimasta un altro po' sulla tua testa》io continuo a ridere, lui si alza e si ride vicino a me e mi abbraccia, come non ha mai fatto.
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Dreams Of The Afterlife
RomanceLyanne Firenight si trasferisce a New York per andare all'università, ma incontra Adriano Candell, scorbutico e presuntuoso e con un senso di superiorità fuori dal comune. Lyanne proverà ad avvicinarsi ad Adriano, ma lui farà di tutto per respingerl...