"Stai bene?" Dylan e Jesse arrivarono di corsa nella mia stanza.
"Si si,scusate,una cimice mi è volata intorno e mi ha fatto paura" dissi affannata dallo spavento.
"Ignorante" disse Dylan mentre usciva dalla stanza.
"So che mi vuoi bene!" Urlai a Dylan. Jesse ridacchiò.
"Mi hai fatto prendere un colpo sorellina" mi disse Jesse aiutandomi ad alzarmi.
"Scusa" gli dissi.
"Se c'è qualche insetto che ti spaventa chiamami"
"Grazie" gli sorrisi.
Rimasi sola nella mia stanza.
Andai verso la finestra e l'aprì con uno scatto. La stanza diventò più soleggiáta. Aprì anche le finestre ed entrò un vento molto forte. Inspirai un'aria pulita che mi rinfrescò le narici. Mi sentì meglio. Tutto quello che era successo in mezza giornata non lo capivo.
Il bambino mi aveva spaventato l'anima. Non poteva essere reale.
Aveva i vestiti stracciati,era pallido e mi guardava con la testa piegata di lato. Aveva occhiaie molto evidenti,era senza scarpe e aveva i piedi sporchi. In poche parole era ridotto male.
E quegli occhi. Neri. Erano il male in persona.
Scossi la testa. Non potevo averli visti,erano solo allucinazioni.
Non era vero.
Basta.
Mi tolsi difficilmente dalla testa i fatti e scesi in soggiorno a prendere gli scatoloni. Con molta,troppa fatica li portai su dalle scale e li appoggiai vicino all'armadio. Avrei migliorato questa stanza,sembrava un mortorio.
Avevo una bruttissima sensazione.
Mi sentivo osservata.
Sentivo degli occhi bruciarmi addosso.
Mi guardai attorno.
Il nulla.
Non c'era nessuno.
Mi sentivo una stupida,ma avevo paura. Li non c'era nulla,perchè diamine dovrei aver paura? Mi rimproverai.
Andai in bagno e guardandomi intorno trovai uno straccio. Lo presi e lo misi sotto il getto d'acqua. Dovevo pulire la polvere che regnava nella mia stanza. Quasi mi pentii del fatto che avessi scelto quella.
Non presi quella specie di spazzino perchè per me non puliva nulla. Ti faceva solo una sottospecie di cipria sottoforma di polvere in faccia.
Entrai in stanza e mi misi le mani sui fianchi,decidendo da cosa avrei iniziato a pulire.
Lo specchio catturò la mia attenzione.
Iniziai a passarci lo straccetto sopra e subito uno strato di polvere andò via.
Ripetei i gesti e finì per avere uno specchio bello lucido. Decisi di pulire anche dietro il comodino e l'armadio. Per quello mi avrebbe aiutata Jesse,ero troppo minuta per riuscirci.
Con molta forza riusci a spostarlo. Infatti un riquadro di polvere era sparso sul muro. La cosa divertente era che aveva preso a forma del comodino. Ridacchiai stupidamente per il fatto.
Smisi subito quando notai un riquadro più scuro del muro in mezzo alla polvere.
Una porta.
Passai più volte lo straccio e finalmente fu più chiaro. Sisi,era proprio una porta.
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Creepypasta
HorrorRaccolta di storie Horror. "Queste storie contengono scene,azioni e pensieri non adatti ai minori di 13 anni o/e ai deboli di stomaco o/e ai facilmente impressionabili."