<<Comunque io sono Ethan>> si presentò il ragazzo che era riuscito a farci cacciare fuori dalla classe.
<<Celeste, ah giusto lo sai già >>
<<Mi dispiace >>
<<Per cosa? >>
<<Per averti cacciata nei guai>> disse alzando finalmente lo sguardo verso di me.
<<Oh, ci sono abituata>> ribattei
<<Che ne dici se per sconfiggere il tempo facciamo un gioco? >> propose
<<Spara>>
<<Quella cagata delle domande>> disse.
<<Sei così scontato?>> gli domandai ridendo
<<Ahahah, proponilo tu allora!>>
<<Nah, dai facciamo questo. Inizio io: cosa insegna questa professoressa che ci ha appena cacciati dalla classe?>> domandai.
<<Hai la possibilità di fare delle domande ad un ragazzo bello ed irresistibile come me e la sprechi così? >> disse lui
Alzai gli occhi al cielo, a quanto pare l'idea che mi ero fatta su di lui non era sbagliata <<La colpa non è di certo mia se sono qui con te invece di ascoltarla mentre si presenta! >> dissi.
<<Avresti preferito ascoltarla che parlare con me? >> rispose con un ghigno.
<<Sí>> risposi sinceramente.
<<Mh, ne dubito. Comunque insegna matematica e fisica. >> rispose.
<<Bellissime materie insomma>> risposi sarcasticamente sperando che lui cogliesse l'ironia della mia frase.
<<Ahahah si, tantissimo>> rispose con un sorriso non perfetto a causa dei suoi denti leggermente storti.
Era sicuramente un bel ragazzo, di statura normale, con un ciuffo riccio e biondo, gli occhi color nocciola, il naso piccolo e le labbra lievemente carnose.
<<Bhe tocca a te fare la domanda>> dissi distogliendomi dai miei pensieri.
<<Sei di Roma? Non ti ho mai vista!>>
E fu così che trascorremmo circa un'ora a parlare del mio trasferimento, dei nostri cantanti preferiti, degli sport che ci piacciono e di tante cose stupide ed insignificanti.
Finalmente suonó la campanella e tornammo nell'aula. La situazione al cambio dell'ora era uguale in tutti i licei italiani, compreso il mio.
Gente fuori dalla classe, ragazzi che andavano al bar, coppie che si baciavano e ragazzi che nonostante il caos restavano seduti al banco per ripetere la materia dell'ora successiva.
Io solitamente ero una di quelli che stava in corridoio ad aspettare l'arrivo dell'insegnante, ma oggi non sapevo con chi stare, quindi feci parte del gruppetto dei tranquilli seduti al banco.
Finalmente arrivò l'insegnante dell'ora successiva e tutti tornarono ai propri posti, compreso il mio compagno di banco, prima non avevo fatto molto caso su di lui.
Occhi scuri, naso aquilino, labbra sottili e i capelli abbastanza lunghi legati in un codino.
Per niente il mio tipo
Ma cosa te ne frega, ci devi condividere il banco non la saliva!
Stavo solo pensando!<<Ehi scusa, a che ora c'è la ricreazione? >> domandai cercando di fare conversazione con il mio compagno di banco.
<<Dopo la terza ora>> rispose con un'aria leggermente scocciata.
È solo una tua impressione
Ma non è vero!La seconda sta risultando davvero pesante (e mancano ancora 35 minuti alla fine) , l'insegnante di latino è più noioso del solito, già io odio latino, poi
anche lui si ci mette.<< Signorina Bianchi sa parlarmi del nome vir-i? E può declinarmelo?>>
Oh merda.
Puoi dirlo forte<<È un nome della quarta declinazione>> dissi incerta
Ma che cazzo dici
Ah si è della terza<<No, mi scusi è della terza>>
<<Del secondo gruppo della terza>> aggiunsi.
La faccia del professore fu epica, avrebbero dovuto crearci un Meme.
<<No signorina, é della seconda declinazione>> mi rispose.
Opss
<<Sa declinarmelo? >> aggiunse poco dopo.
Proprio la declinazione che non ricordo bene doveva chiedermi
Tu non ne ricordi bene nessuna, che è diverso.<<Vir>> iniziai incerta
<<Prosegua>>
<<Viri, Viro, Virum, Vir, Viro>> completai
Sicuro che non ne hai azzeccata nemmeno una.
Ma la smetti?<<Esatto, plurale?>>
<<Non me lo ricordo>> risposi in tutta sincerità.
<<Non va per niente bene signorina, deve urgentemente prendere ripetizioni! >>
***
<<Bhe come sta andando la giornata? >> mi disse Ester mangiando -anzi, sbranando- un panino con salame.<<Oh sai com'è quello di latino mi ha interrogata e ho fatto un po' schifo>>
<<Ce ne sono ragazzi carini in classe? >> mi domandó con un ghigno.
Ethan
Ma sta zitta
Ma se anche nonna Maria direbbe lo stesso<<Mh, si un paio>> dissi
<<interessante>> rispose