"Signorina Brown?"
Sento una voce leggera in lontananza.
"Signorina Brown!"
Continua insistente la voce, facendo uscire dalle mie labbra un lamento acuto.
"Claire!"
E qualcosa mi scuote il braccio con poca delicatezza, così scatto in piedi, alzandomi con i gomiti. "Si..." mi affretto a rispondere con gli occhi ancora semichiusi. "C-cosa c'è?". Realizzo solo adesso che mi trovo nel mio piccolo studio e che mi sono addormentata sulla scrivania. Davanti a me, invece, prende forma la figura del capo. "Sa che non può permettersi di dormire a lavoro, vero?" domanda retorico, sempre con quella nota irritante nella sua voce. "Si, mi scusi".
Mi guarda di traverso, ma subito dopo torna al suo discorso iniziale. "Immagino che abbia finito di spillare i documenti..." sposto lo sguardo sul mucchio di fogli che si trova al mio fianco. Tentenno un po', ancora frastornata, ma cerco di mettere insieme una frase che abbia senso. "C-certo! Beh, di-diciamo che ho quasi finito...". Non è assolutamente vero. Ho fatto molti fogli da come si può vedere alla mia sinistra, solo che alla mia destra si trova più della metà dei documenti ancora non lavorati.
Tossisco e mi tocco appena i capelli, cercando di ricompormi, mentre nelle mani stringo una penna. Continua a guardarmi, probabilmente perché ha intuito che non sono nemmeno a metà del lavoro. "Mh... Ne è sicura?" "Ho detto di aver quasi finito, non di aver finito". La sua occhiataccia non tarda ad arrivare, ma non gli do importanza, girando lo sguardo altrove. "Mi scusi se le ho dato così tanti fogli, ma non vorrei rischiare di farmi male... Dato che sono venuta a conoscenza che lei è in grado di spillare documenti in modo eccezzionale!" mi canzona, mentre io resto con lo sguardo basso e la faccia rossa dalla vergogna. Avrei giurato che non mi avesse sentito l'altro giorno, durante il colloquio.
Lo guardo per un istante, notando le sue labbra piegate in un sorrisetto malevolo, mentre si aggiusta la giacca con fare elegante. Quando si accorge che lo sto guardando, si gira verso di me. "Comunque, mi deve accompagnare ad una riunione molto importante che si terrá fra un'ora precisa. Ci tengo a precisare che tra cinque minuti la voglio giù, nel piazziale". Annuisco con forza, prima di vederlo uscire dal mio studio, chiudendosi la porta alle spalle.
Abbandono le mie labbra ad uno sbuffo sonoro, continuando a tenere lo sguardo fisso sulla porta e spostandolo solo qualche volta sul mio giacchetto, poggiato sulla sedia di fronte a me.
"Va bene" mi alzo dalla poltrona e afferro velocemente la giacca prima di uscire anch'io dalla porta.
***
Dopo aver sceso l'ultimo scalino, noto la figura del capo in piedi davanti a due persone, così mi avvicino curiosa.
Nel mio tragitto verso Malik, lui si gira, notando la mia presenza e sfoderando un sorriso enorme rivolto alla sottoscritta. Per questo feci un po' di fatica a capire che era rivolto a me, non prima di essermi girata appena per vedere se c'era qualcun'altro di più importante a cui lanciare il sorriso. "Claire, ti presento mia sorella: Chloe Malik" dice non appena arrivo al suo fianco. La mora allunga il suo braccio esile per stringere la sua mano con la mia. "Molto piacere!". Il sorriso dolce e lo sguardo sincero mi fanno salire dei dubbi sul legame di sangue con Zayn... Emh, volevo dire 'con il signor Malik'. Ma non do importanza a ciò e le rivolgo un sorriso altrettanto dolce "il piacere è tutto mio". "Da come vi ho già detto, è la mia nuova assistente" esclama il moro soddisfatto, sistemandosi leggermente la cravatta. Poi sposto lo sguardo sull'altra persona che affianca la sorella del capo. Due occhi azzurri mi scrutano con curiosità.
"Brown, lui è il signor Tomlinson, il fidanzato di mia sorella e nonché il miglior capo aziendale che esista su questo pianeta" presenta con nonchalance e facendo sparire il sorriso dal suo volto. "Piacere di conoscerla!" esclama contento il ragazzo con un sorriso che gli arriva alle orecchie e gli occhi chiusi in due fessure. "Oh, piacere mio" dico altrettanto contenta. Posso giurare di aver visto con la coda dell'occhio, il capo alzare lo sguardo al cielo. "È proprio una bellissima ragazza, Zayn. Hai fatto un'ottima scelta! E non dubito sul fatto che sia anche un'ottima lavoratrice" continua Tomlinson lasciandogli alcune pacche amichevoli e di incoraggiamento al capo a cui non da importanza, mentre io divento rossa in viso "L-la ringrazio".
"Bene, possiamo andare" dice serio il capo, iniziando a spingermi dal lato opposto. "La mia macchina nuova non può attendere" sussurra con aria superiore e facendo uscire il suo solito sorrisetto rivolto a Tomlinson che ricambia con un sorriso sincero. "È una Bmw x2" conclude prima di premere il pulzante sul telecomando che stringe fra le dita. Ci giriamo tutti verso la grande macchina color senape che si trova a qualche metro di distanza, da cui è arrivato il rumore. Restiamo tutti a bocca aperta, persino la sorella.
"Che bravo miki. Non sapevo ti fossi fatto una macchina nuova!" esclama contenta, ma non più del fratello che sembra completamente soddisfatto della reazione dei presenti alla sua bella auto. "Anche il mio Louis ultimamente se ne è fatta una! Vuoi vederla?" e proprio in quel momento, il sorriso di Zayn si spegne e si trasforma in un'espressione seria. "No, Zayn. È solo un piccolo, stupido giocattolo. Non vale niente" risponde umilmente Louis, al ché Zayn torna a sorridere, soddisfatto della risposta dell'altro ragazzo. "Ti prego, Tomlinson..." insiste "fammi vedere". Il mio sesto senso mi fa capire subito la rivalità che Zayn ha nei suoi confronti e la noncuranza di Louis a questo suo stupido giochetto. "D'accordo Zayn" continua sempre con un sorriso sincero sulle labbra "Ho optato sul tuo stesso stile, ma alla fine ho deciso di prendere la Bmw i8...". Non appena il ragazzo finisce di pronunciare quelle parole, il sorriso del capo si spegne ancora una volta. Fa la stessa identica mossa di Malik, premendo sul pulzante del telecomando, prima che tutti noi estasiati, ci giriamo per guardare la bella, nuova auto di Tomlinson, decisamente superiore a quella di Malik. Io stessa resto a fissare l'elemento perfetto che si trova davanti a me, lucido e intatto.
"E ti pareva..." sussurra vicino a me il capo a denti stretti.
In confronto a quella del moro, è molto più raffinata e particolare. Si addice proprio ad un tipo come lui, eppure il capo sembra non esserne felice. Ovviamente...
Così Tomlinson si gira verso Malik, aspettando una nota di apprezzamento senza malizia, che non arriva, infatti mi spinge ancora una volta, per indurmi ad entrare in macchina con un'espressione riluttante e poco gentile nei confronti dell'altro.
"Ok, allora. Vorrei tanto restare, ma io e la mia cara assistente, abbiamo da fare e, a dirla tutta, siamo anche in ritardo" continua imperterrito, un tono di voce forzato. "Ciao sorellina" sussurra prima di lasciargli un dolce e tenero bacio sulla guancia. "Ciao Louis" ed entra in macchina, senza neanche stringergli la mano.
Lo guardo di traverso, chiedendomi come possa odiare un ragazzo come lui. È dolce, bello e ricco. Non mi stupisco che la signorina Malik lo abbia apprezzato tanto.
Allungo la mano alla dolce Chloe e al suo adorabile fidanzato, ringraziandoli per tutto. "È solo un po' stanco. Vedrete che il signor Malik, domani, sarà... Più amichevole" sforzo un sorriso che con tutta sincerità entrambi ricambiano, mentre alle mie spalle sento già il motore della macchina di Malik, mettersi in moto. Poco dopo il rumore acuto del clacson, risuona in tutto il vicinato.
"Signorina Brown, salga in macchina... Adesso!"
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Un capo insopportabile
Fiksi PenggemarZayn Malik, il capo più insopportabile che un assistente possa mai avere. Proprio per questo Claire lo odia, nonostante sia un uomo molto affascinante. Cosa succederà? Lo scoprirete solo leggendo questa storia, in parte comica, intitolata "Un capo i...