Capitolo 2

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*Angelica's pov*

"Cosa metti stasera?" mi chiede Chiara.

"Pensavo un paio di shorts, quelli sotto il sedere bianchi con gli strappi e una maglia corta.." non sono decisamente un tipo da feste, ma quando ci vado di certo non faccio la parte di quella che se ne sta in un angolino, con un bicchiere di coca cola in mano.

"Provocante la cosa"

"Decisamente. Tu?" le faccio, sapendo che metterà di sicuro un paio di shorts pure lei e probabilmente una maglia di qualche taglia in piú rispetto alla sua.

"Credo di mettere la maglia che ho preso a New York e gli shorts neri, poi le vans."

"Ottima scelta"

"Lo so." va verso il bagno a prepararsi con i vestiti che aveva scelto pochi secondi prima e chiude la porta. Da fuori inizio a parlare.

"L'hai visto il tipo che ti é venuto addosso oggi? Porca troia!"

"Sinceramente non me ne frega niente di un idiota che non guarda nemmeno dove cammina."

"Era carino però"

"Me lo sarò perso."

Quando entrambe siamo pronte usciamo di casa e camminiamo verso la festa.

"Odio camminare." sbuffa.

"Finiscila di lamentarti" quando imbocchiamo la via sentiamo giá la musica venire dal fondo della strada.

La casa di Giorgia é una villetta in mezzo alla campagna, lontano dai vicini che potrebbero venirsi a lamentare. I suoi sono via quasi tutti i fine settimana, penso facciano gli imprenditori all'estero boh qualcosa di simile, quindi lei ne approfitta per fare feste da devasto totale.

*Chiara's pov*

Ringrazio mentalmente me stessa per aver scelto un paio di scarpe comode, la casa di questa tizia è più lontana di quanto pensassi, e la cosa non mi fa più di tanto piacere.

Alzo lo sguardo dalle vans per guardarmi intorno, siamo quasi arrivate, la musica in sottofondo ne è la prova; mentre Angelica saluta qualche ragazza qua e là, noto in lontananza Chris.

Lo avevo conosciuto tramite lo scambio culturale dello scorso anno, mi ci sono affezionata subito, è uno di quei ragazzi che ti sembrano troppo perfetti per essere veri...in tutto e per tutto.

Non me ne rendo neanche conto che gli sono tra le braccia.

"Piccola Chiaraaa" mi sussurra all'orecchio con il suo adorabile accento.

"Non chiamarmi così idiota" gli dico scompigliandoli i capelli scuri.

Ride e mi prende tra le braccia; è una bella sensazione, quella di stare tra le braccia di qualcuno che ti capisce.

Ceh intendiamoci, non sono tipo da baci e abbracci, ma Chris è l'unico oltre ad Angelica che mi capisce e accetta per quello che sono. Una stronza acida a alla quale probabilmente stai sul cazzo.

"Oddio Chris! Sei tornato anche tu?" ovviamente, mi sembrava che la rossa non fosse arrivata a rovinare il momento.

"Ehi Angelica! Came stai?" aaah il mio piccolo irlandese alle prese con l'italiano. Faccio una piccola risata e poi gli dó un bacio sulla guancia.

"Ci vediamo dopo dolcezza!" gli dico nella sua stessa lingua mentre mi allontano freneticamente a braccetto con Angelica.

Una volta dentro casa le sussurro che mi sarei allontanata per un po', lei annuisce e va a parlare con Giorgia.

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