"Svegliati.
Chiara svegliati.
Chiara.
Cazzo svegliati."
"Mhm cosa vuoi"
"Dovresti svegliarti dato che oggi abbiamo lo scambio"
"...abbiamo che?"
"Svegliati."
Personalmente la primavera mi piace, ma preferisco l'inverno, il camino, le coperte, i maglioni. Il fatto di coprire il mio corpo con felpe giganti e t-shirt enormi mi fa stare a mio agio.
In primavera invece cominci a scoprirti di più, i pantaloni sempre più corti, e meno felpe e maglioni, e non va bene.
Comunque la primavera ha un lato positivo: scambi culturali, gite e paesi nuovi. Come oggi.
Oggi a scuola arriveranno dei tipi dall'Irlanda che staranno qui per un mese, dato che il paese dove vivo è gemellato con un altro, del quale sinceramente non ricordo il nome...Mu-Mog-Mul, vabbè qualcosa di simile.
Hanno giá trovato case dove stare, quindi meglio così, non mi va l'idea di avere gente che gira per casa, che tocca le mie cose e che invade i miei spazi, ripeto, meglio così.Dopo essere riuscita a svegliare Chiara, la ragazza che vive con me, faccio colazione e mi vesto. Scelgo dei leggins neri e una t-shirt bianca con delle scritte nere. I capelli li ho tinti la sera scorsa, quindi sono già dritti di loro e li lascio sciolti; mi trucco con un filo di eye liner nero e fondotinta, niente di speciale.
Vedo che l'altra si sta vestendo ed è quasi pronta, allora prendo l'iPhone e controllo i messaggi: centinaia di messaggi su un gruppo di whatsapp, il mio migliore amico che mi dà la buona notte, una mia amica che mi dà il buongiorno, un'altra che mi fa i complimenti per la foto profilo, e due mie compagne che mi chiedono di copiare i compiti di latino. Rispondo a tutti finchè Chiara non è pronta ed è sulla porta.
"Buongiorno" dico ironicamente notando la sua faccia da shock-dopo-sveglia.
"Vaffanculo." risponde. Un suo vaffanculo è come un "ciao anche a te ma ti vorrei prendere a sberle perchè mi hai svegliato", ormai ci sono abituata.
Il solito viaggio in autobus dura circa venti minuti, infilo le cuffie appena mi siedo e mi rilasso preparandomi psicologicamente a quanto possa essere stressante la giornata di oggi. Sono una di quelle persone che purtroppo o per fortuna, per essere felice ha bisogno della musica.
Quando piango, quando mi arrabbio, quando sono nervosa, quando ho ansia, quando non ho niente da fare, o semplicemente quando non ho voglia di ascoltare qualcuno che parla. In poche parole non potrei vivere senza, è come se mi aiutasse a vivere ogni giorno, e in base ai momenti che sto vivendo sembra sempre che una canzone stia parlando di me.
Finisco di rimuginare su cosa dire ai ragazzi che arriveranno stamattina a scuola e a come dovrei parlare l'inglese senza imbambolarmi o balbettare che arrivo a scuola.
Saluto due-tre ragazze che conosco e vado verso la porta con Chiara, notando una certa agitazione all'interno.
"Secondo te sono giá arrivati?" le faccio.
"Per me sì, solo che non vogliono farceli trovare davanti subito. Dio spero ce ne siano di fighi."
"Già, ne basterebbe uno." finisco di parlare e vedo che cinque ragazzi, che non ho mai visto stanno entrando in un aula dove probabilmente ci sono tutti gli altri irlandesi, uno di loro si gira verso di me mentre va verso la stanza e mi fa l'occhiolino.
Chiara's pov*
Devo ancora capire su cosa o su chi si è imbambolata Angelica, non stavo seguendo la sua traiettoria. Ero più impegnata ad osservare il prof di chimica con i nostri compiti della settimana scorsa in mano, brutta cosa.
"Posso intromettermi tra i tuoi pensieri?" le chiedo ridendo, facendole notare la sua faccia in trans-sbavo.
"Eh?"
"Chi guardavi nello stesso modo in cui si guarda il Brad Pitt?"
Non risponde, indica la porta dell'aula dove sono entrati un gruppo di ragazzi ai quali non ho fatto minimamente caso. Cazzo. Mi sono persa Brad Pitt.
Angelica sinceramente mi sta simpatica, non sarei andata a vivere con lei se fosse il contrario, mi conosce meglio di nessun altro anche se è una gran rompi coglioni e la sua positività mi urta spesso il sistema nervoso. Peró è una per le sue e sui ragazzi abbiamo piú o meno gli stessi gusti mettiamo in conto che odio piú o meno tutti, ma a lei posso dire tutto e anche se non parlo mi capisce, e non so come cazzo faccia.
"La sfigata rossa e la sua amica odio-tutti, che piacere rivedervi anche oggi" non potevo desiderare presenza migliore oggi. Alice Villa, credo di odiare piú lei delle vacanze nei villaggi turistici.
É una di quelle tipe che ti sta piú in culo delle persone che cantano sopra la tua canzone preferita. Non passa giorno in cui lei non si diverta a rompermi le palle da quando sono entrata in questa scuola. Ma io so il perchè di questo: le rode ancora del fatto che ho infilato la lingua in bocca al suo ex, che dai, lo sanno tutti che le piace ancora.
Mi stampo un sorriso del tipo "oh mancavi solo tu a migliorarmi la giornata dolcezza"
"Villa, piacere mio. Cos'è successo ai capelli? Un furetto ha deciso di crearci una tana?" sento Angelica ridere mentre l'altra ribollisce. Sibila "troia" tra i denti e va via.
"E questa da dove esce?" ride Angelica.
"Tutta questione di galateo ragazza." rispondo, e comincio a camminare verso la classe.
Ripenso al gruppo di ragazzi che ci siamo perse io e quell'altra rincoglionta, durante tutta la lezione di chimica.
Il prof deve ancora correggere gli ultimi compiti , quindi ce li consegna la prossima settimana , anche questa l'ho scampata.
Con la coda dell'occhio noto Angelica, seduta un paio di banchi più in là, con lo sguardo perso....bah la tinta deve averle danneggiato quel poco di cervello che le rimaneva.
RIP neuroni buoni di angelica, vi ho voluto bene.
Il piccolo momento di saluto all'unica e scomparsa parte sana della rossa viene interrotto dalla campanella; il che mi ricorda che ora ho storia, quale gioia.
Raduno le mie cose e mi apposto affianco alla porta aspettando Angelica; con una lentezza paragonabile alla funzionalità dei neuroni di un criceto, mi raggiunge.
"Credo che dovremo andare alla festa di Giorgia stasera, era da tempo che non ne faceva una" mi dice mentre ci inviamo verso la classe successiva.
"Certo , non è una brutta idea. Basta che rientriamo presto, domani mattina devo andare in centro per delle commissioni."
continuo io ricordandomi dell'impegno preso la settimana scorsa.
Questa settimana è volata, letteralmente, stamattina ero convita fosse giovedì, ma la festa mi ha ricordato che è sabato...dio già il weekend.
Sarà il cambio di stagione, ma non ci capisco più niente, bah.
Le due ore di storia, a differenza della settimana, non passavano più.
Ero tentata di impiantarmi una penna nella coscia pur di uscire da lì.
"Ti rendi conto? Sei capitoli per lunedì! Come diamine faccio a studiare così tanti capitoli in un weekend!" si lamenta la mia amica.
"Angel..." faccio per proferire parola quando un coglione di prima categoria mi viene addosso.
Che bella giornata di merda.
"Vaffanculo idiota"
"Noto con piacere che le ragazze italiane sono di gran classe" il ragazzo parla in inglese , il che mi fa capire che è un tipo dello scambio;
crede che io non capisca quello che dice? Mi dispiace dolcezza ma l'inglese è la materia in cui vado meglio.
"Disse il tipo che mi è venuto addosso" rispondo nella sua stessa lingua, mi guarda un po' stranito e poi fa un piccolo ghigno con le labbra.
Non ho intenzione di rimanere a fissare un pesce lesso inglese/irlandese quello che è per tutto il giorno, così prendo per il braccio Angelica e lo sorpasso.