Capitolo III

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Quando mi svegliai avvolta da innumerevoli coperte il mio corpo ormai portato ad una temperatura insolita mi chiedeva di riprendere la classica temperatura.
-Cavolo...che caldo che fa- Dissi sedendomi sul letto.
-Um...-
Ad un tratto decisi di rivolgere le mie attenzioni sull'ambiente che mi circondava.
-Ma dove...sono?!-
In un primo momento il tono delle mie parole sembrava dolce,quasi pacato,ma non credo proprio che una persona in preda alla confusione possa essere associata all'aggettivo"pacato".
Il luogo dove mi trovavo era pieno di letti, bauli, comodini e infine armadi.
-Un...Dormitorio?-
Possibile che Mael alla fine si fosse scocciato di me? Ad un tratto la mia attenzione fu richiamata dal comodino accostato accanto al letto in cui ero stata riposta.
-Una.... lettera?-
Ma si! Quella lettera doveva appartenere a Mael!O almeno è così che succedeva nei libri che si trovavano a casa mia e del mio fratellastro. E così senza perdere nemmeno un nano secondo mi precipitai ad afferrare la lettera che era stata riposta accanto ad un bicchiere d'acqua.
-Fa che si tratti di lui!-
Dissi per poi scollare il sigillo rosso e aprire la busta.
-"Cara Yuki" Cara Yuki un corno! Vienimi a prendere! "Sono sicuro che in  questo momento le tue preoccupazioni siano sbalzate a mille" tzh ma che! Figurati! "Ma non temere in questo orfanotrofio le mamme sono brave" Ma che sei scemo?Torna qui!! "I ragazzi sono molto socievoli e carini.Spero che ti troverai bene" sei serio?No io ti sputo in un occhio! "i tuoi erano troppo vicini a te.Durante la permanenza (11) mia sorella occulta sten la tua via e. Solo alla fine devi trovare il filo che tutti hanno." Ma scusate, è diventato dislessico durante la mia assenza? Ma sto cazzo che mi metto a cercare un filo "che tutti anno", ma che filo poi?!-
Sto minchione non mi ha salutato nemmeno, ma forse quella era la cosa meno importante.
-Cazzo significa?!!-
Esclamai per poi tapparmi la bocca con le mie stesse mani,se qualcuno mi sentisse.... improvvisamente la mia attenzione cadde sul sigillo che poco prima avevo rimosso "BiblioCastel".
Quel nome apparteneva alla biblioteca dove i libri che Mael mi portava giacevano. Un attimo....i miei libri preferiti sono i Gialli,e in ogni Giallo che si rispetti c'è un enigma da risolvere o perlomeno da capire.
-Certo!- Aggiunsi per poi lanciarmi alla ricerca di una stilografica vecchio modello.
-Trovata!-
Quella birbante si era infilata sotto ad un letto che accostava accanto al mio.
-Allora- aggiunsi afferrando la lettera e girandola in modo da poter trovare spazio per appuntare i miei ragionamenti.
-"Durante la permanenza (11) mia sorella occulta sten la tua via e.Solo alla fine devi trovare il filo che tutti hanno-
Mh...interessante,allora l'unica cosa che non quadra è (11) possibile che debba unire tutte le undicesime lettere....e se a (11) gli attribuissi un posto?...Mh...mettiamo caso sia così ma alla fine "devi trovare il filo che tutti hanno" il...filo rosso del destino! Bingo! la leggenda narra che questo filo unisca 2 persone dalla nascita ,allora: la prima sono io, la seconda...devo saltare un posto!Dunque leggendo tra le righe
-D...E...M...O...N...- improvvisamente la porta si spalancò facendo entrare una mandria di bambini/ragazzi.
-C...Cosa?- dissi affrettandomi ad accartocciare e a nascondere il tutto sotto il letto.
-Ti sei svegliata!- disse una signora di all'incirca quarantenne.
-Credo di si...- aggiunsi fingendomi dolorante.
-Su avanti vieni con me,devi vestirti no?-
Quella donna...aveva un aria dolce e premurosa,ma chissà perché io la trovavo inquietante.
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Colei che viveva in cielo [ in corso ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora