I sogni sono quella realtà fittizia, in cui spesso si tende a rifugiarsi per sfuggire ai mali del mondo e, così, iniziare a volare ed evadere dalla solita vita condotta.
Peccato che, una volta messi i piedi per terra, ci si accorge dell'illusorietà di quella dimensione alternativa.
A volte, però, il miglior rifugio risulta essere quello vicino ad una persona che tiene a te e farebbe di tutto per proteggerti e farti stare bene.
Di persone così speciali ne esistono di poche e di questo gruppo limitato non tutti riescono a comprenderti solo con uno sguardo.
Persone che come me, invece, esternanocon difficoltà i propri sentimenti, si ritrovano ad aver spesso a che fare con soggetti più spavaldi e sicuri di sé.
Per fortuna, non tutto il mondo è contaminato da questo virus selettivo che esclude certe persone.
È bello sapere di avere nella propria vita qualcuno esterno alla famiglia che ti ama, ti proteggerebbe fino alla fine dei suoi giorni, senza mai farti. mancare nulla.
Tutti lo chiamano amore, ma io lo chiamo Tommaso. Proprio lui è la mia eterna fonte di gioia.
Emma
"Tommaso" affermo stupita di vederlo lì davanti a me dopo tanto tempo.
"Emma" mi guarda dritto negli occhi, sfoggiando un piccolo sorriso.
Silenzio. Il suo sguardo si fonde con il mio in maniera magica, come se fossimo legati l'un l'altro da un filo invisibile. I suoi occhi sono verde chiaro come il prato, tanto che sembra quasi di vedere i filetti d'erba ondeggiare lentamente a causa del soffiare del venticello rinfrescante. Il suo corpo è abbastanza in forma, magro, alto, con un tono muscolare un po' più sviluppato rispetto alla maggior parte degli altri ragazzi della sua stessa fascia d'età. Mentre si avvicina a me a passo lento, avverto il cuore aumentare i battiti al minuto.
Oltre che essere molto bello, ha rappresentato per me sempre un punto debole, quello che spesso è stato usato per ferirmi nel profondo. Finora ne abbiamo passate di cotte e di crude, arrivando persino a discutere animatamente, in altri casi a sentirci tristi o distanti l'uno dall'altra, in altri ancora a gioire e divertirci come se non ci fosse un domani.
"Come ti senti dopo quello che è successo?" si siede sulla sedia accanto al mio letto, stringendomi e accarezzandomi la mano dolcemente.
"Come sai quello che mi è accaduto, se non te ne ho parlato ancora?" dico confusa, dimenticandomi per qualche secondo della presenza dei miei genitori all'esterno della sala.
"Prima di entrare i tuoi mi hanno informato della situazione" inarca le labbra in un sorriso chiuso, quasi invisibile "Mi dispiace non averti potuto proteggere, Emma" Tommaso abbassa la testa, lasciandosi rigare il volto da una lacrima.
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Il Dolore dell'Incomprensione
Teen FictionQuando non si viene accettati per quello che si è veramente, si apre una voragine dentro ogni individuo che lo induce spesso a preferire il dolore, specialmente se si tratta di persone affette da malattie, problemi che li fanno apparire instabili me...