Ogni giorno qualcuno si affanna per arrivare agli obiettivi prefissati, affrontando molteplici fatiche sempre più ardue e piene di ostacoli.
Ogni ora qualcuno chiama la persona a cui è più legato, con cui ha un rapporto più affine, che sia un amico o la sua anima gemella.
Ogni minuto qualcuno inizia a soffrire, a consumare pacchetti di fazzoletti a non finire, magari per la morte improvvisa di qualche parente o per un lacerante senso di delusione.
Ogni secondo qualcosa inizia a mettersi in moto, ad escogitare piani oscuri, per far diventare una giornata serena un disastro.
Non c'è niente di peggio, però, di quando una complicazione apparentemente innocua comporta un danno, un cambiamento, per il proprio sempre.
Pochi giorni prima non sono mai stata capace di liberarmi dal pensiero che forse non sarei mai più andata via dall'ospedale. Nella stanza in cui sono stata pedissequamente controllata da quegli uomini austeri la temperatura non è mai salita oltre i diciassette gradi. Freddo a non finire, specialmente di sera. A dire il vero, non so nemmeno se sia stato meglio uscire da quella struttura o entrare nella macchina di mia madre. Non che mia madre tenga la vettura in disordine, ma stare seduta su un sedile ha riportato la mia mente a quel giorno indimenticabile. Spesso mi viene spontaneo voltarmi verso i sedili posteriori, come a ricordare ciò che è successo quella notte a causa di un catastrofico accidente. Non è facile liberarsi da un mostro del passato, un passato recente, soprattutto quando ti ha quasi fatto stringere la mano alla morte. Ma grazie alle prescrizioni del medico e alla mia forza di volontà sto imparando a gestire le emozioni, in modo da rendere meno frequenti le allucinazioni.
Per fortuna adesso sono a casa seduta a gambe accavallate sul mio divano, a bere la mia cioccolata. Gli occhi sono puntati su un libro che voglio leggere da tempo e la mente proiettata in quel mondo alternativo, tutto è nella norma. Si tratta de "Il Cacciatore di Aquiloni" di Khaled Hosseini, pubblicato nel duemilatre. Spesso mi capita di immedesimarmi così tanto nel povero Sohrab, un bambino finito in un orfanotrofio in seguito all'omicidio dei suoi genitori. Ma non è tanto questo ciò che mi trafigge l'anima spingendomi quasi a piangere, quanto la paura che emerge dal testo. Ecco che mi chiedo come possa un bambino innocente sopportare la perdita dei suoi genitori, che sono la cosa più importante che si ha al mondo. Di conseguenza, mi viene da riflettere su come possa io superare questo trauma. Come fare? Forse dovrei parlare con un amico o semplicemente con mia madre o mio padre, ma non ne trovo la forza. Esatto, sono pavida un po' come Amir, quando non è riuscito a difendere il suo fratellastro Hassan dalla violenza dei bulli. È difficile da spiegare, ma ogni qualvolta che provo ad abbattere il muro che blocca la mia mente mi sento debole, fragile, nuda. Ho l'impressione che coloro che mi circondano possano leggermi nell'anima attraverso gli occhi, ormai spesso dominati dalle fiamme.
Un'altra domanda che mi pongo spesso da quando sono tornata a casa è perché la foto delle persone che più amo al mondo sia ribaltata. Nessuno si è mai curato di alzarla e, dopo che lo faccio, uno dei due la riabbassa. Ciò ugualmente mi limita, perché sarei capace di domandare qualcosa che potrebbe far aumentare la tensione già presente in famiglia. Non voglio vedere mio padre diventare alcoolizzato e far passare mia madre in secondo piano, come se per lui il loro matrimonio fosse terminato. Non voglio, dunque, che la mia famiglia si trasformi in quella orribile di Bobby, protagonista principale de "La piccola biblioteca con le ali" di David Whitehouse. Anche io voglio fuggire assieme alla mia famiglia a bordo di una miriade di storie in cerca di una vita migliore. Ma adesso sembra un piano utopico.
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Il Dolore dell'Incomprensione
Ficção AdolescenteQuando non si viene accettati per quello che si è veramente, si apre una voragine dentro ogni individuo che lo induce spesso a preferire il dolore, specialmente se si tratta di persone affette da malattie, problemi che li fanno apparire instabili me...