𝐖𝐇𝐀𝐓 𝐈𝐒 𝐋𝐎𝐕𝐄?
i. goodbye California.
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É arrivato il giorno tanto atteso della mia vita. La settimana scorsa i miei genitori hanno firmato le carte per il divorzio. Era ora. É da tre anni che litigato, tanto che mia madre si é trovata un'amante, cosa che fece imbestialire mio padre, il quale aveva ragione. Anche se stavano divorziando nessuno ha autorizzato mia madre a trovare un nuovo uomo. Mio padre é sempre stato un uomo paziente, ma dopo la notizia annunciata da mia madre andò di matto. Iniziò a bere come non mai e fumava, ma davvero tanto. Sono stata accanto a lui per cercare di aiutarlo ma, tutto fu vano. Mia madre lo ritenne un alcolizzato e non degno quindi di accudire una figlia e per questo la mia custodia fu affidata a lei. Ma porca puttana ho 16 anni, so badare a me stessa!
Ho sempre avuto un rapporto stupendo con mio padre, mi ha fatto prendere la patente, giocavamo con i videogames insieme, mi ha insegnato ad andare sullo skate e d'estate passavamo la notte in spiaggia a guardare le stelle e ad arrostire marshmallow sul falò.A risveglarmi dai miei pensieri fu mia madre, Susan, dicendomi di caricare tutte le mie cose in macchina. Neil, il mio quasi patrigno e Billy, suo figlio erano seduti sul muretto di casa mia. Billy é un puttaniere
che avrei preso a palate sui denti in ogni momento della mia vita, mentre Neil non mi é mai piaciuto, probabilmente perché ripiazzerebbe mio padre, o perché ha una faccia da cazzo, o probabilmente entrambe.
Nel frattempo mio padre era sul divano con la testa tra le mani cercando di trattenere le lacrime. Presi i pesanti scatoloni, andai fuori e li lanciai addosso a Billy.
«Fai qualcosa di utile nella tua vita e metti questa roba nel cofano» dissi io acida.
«E chi saresti per dirmi cosa fare? Uhm? Sei una puttanella del caz-»
«Brutto figlio di puttana fai quello che ti ho detto e non darmi mai più della puttanella altrimenti fai una brutta fine» lo interruppi.
«Va bene, ma sarà l'ultima volta che ti darò retta puttanella»
Mi avvicinai a lui e tirai un pugno sulla sua mascella «Richiamai puttanella un'altra volta e questo pugno si trasforma in una scopa che ti entrerà direttamente in culo, vedi quello che puoi fare.»
Lui non rispose, si limitò a guardarmi male.Io ri-entrai in casa e mi sedetti accanto a mio padre.
Non riuscivo a guardarlo, non l'avevo mai visto così triste.
«Papà...» lo chiamai con voce dolce.
«Maxine, hai preso tutto?»
Annuì lentamente.
«Maxine, fai attenzione okay?»
«Si papà e, tu promettimi che non berrai tre bottiglia di Vodka al giorno»
«Ci proverò tesoro»
Sorrisi e le lacrime iniziarono ad irrigare le mie guance rosee.
Lui mi strinse a se accarezzandomi i capelli.
«Mi mancherai papà» dissi tra i singhiozzi
«Anche tu Max»
«Ho una cosa per te, aspetta» dissi correndo verso la mia vecchia stanza.
Mi misi a cercare il mio album dei ricordi, ne avevo uno apposito per mio padre. L'avevo preso qualche settimana fa. Lo cercai ovunque trovandolo poi sotto il mio letto.
Tornai da mio padre e glelo diedi.
«Tieni, ci sono tutte le foto ricordo che abbiamo insieme così, quando sentirai la mia mancanza puoi sfogliarlo e sarà come avermi accanto»
«Max... É bellissimo» disse sfogliandolo «Anche io ho una cosa per te»
Andò in camera da letto e mi diede una scatola enorme.
Lui mi disse di aprirla e io feci come mi disse. Era uno skate nuovo.
«So che quel pezzo di merda di Neil te l'ha rotto quindi...»«MAXINE ANDIAMO!» mi gridò dal giardino mia madre.
«ARRIVO!» Urlai scocciata in risposta.
«Grazie papà» lo abbracciai di nuovo e gli diedi un bacio sulla guancia.
«Ci vediamo tra qualche settimana!»
Dissi sorridendo, uscendo di casa mentre mi asciugavo le lacrime.
Il mio sorriso si spense guadando Neil e mia madre baciarsi.
Entrai in macchina sbattendo con forza lo sportello in modo da attirare l'attenzione della coppia.
Entrarono tutti in auto, mio padre era sull'uscio della porta e salutava la macchina in movimento. Mi girai verso il cruscotto della macchina e guardavo l'orizzonte, la figura di mio padre scomparve lentamente, non lasciando alcuna traccia.Della California mi sarebbero mancate due cose: mio padre e il mare.
Nonostante la California sia soleggiata la mia carnagione era sempre bianca, non cambiava mai colore. Adoravo stare stesa sulla sabbia e quando calava il sole ed ero sola, contavo le stelle. Mi rilassava, il silenzioso più totale, il rumore dell'acqua che sbatte contro la sabbia gelida e bagnata e le cicale che cantano.Del resto non avevo amici, non so mi isolavo dalla società, non mi piacevano le mie coetanee, erano tutte delle troie.
La mia estate tipo era: Ventilatore in faccia, bevande fresche, film horror, Arcade, andare allo skate park e dormire.
Non facevo altro. Mia madre si incazzava perché non avevo amiche e passavo le giornate in solitudine, mentre mio padre mi capiva. Lui passava più tempo possibile con me, anche se con il lavoro era dura.Posai la testa sul finestrino, mentre le lacrime sgorgavano dai miei occhi.
Che sia chiaro Max Mayfield non piange mai, ma come potevo? Sedici anni della mia vita gettati nel cesso.[...]
Dopo ore ed ore di macchina dove ho dormito e mangiato arrivammo ad Hawkins, "Bella merda" pensai a primo impatto.
Arrivammo davanti una piccola casa dalle mura giallastre.
Aveva un giardino abbastanza grande.
Neil parcheggio la macchina sul viale.
Scesi dalla macchina. Entrai nella casa ed iniziai ad esplorare ogni centimetro. Aveva un parquet mogano e le pareti erano completamente bianche. Non c'era nessuno mobile era completamente spoglia.
Andai nelle camere da letto e tra le tre stanze scelsi quella di media grandezza. Infondo non avevo troppe cose nella mia stanza.
Tornai fuori, presi i miei scatoloni e li portai in quella che sarebbe stata la mia nuova camera.
"Che questo nuovo capitolo abbia inizio"Spazio Autrice!
E niente, non so scrivere amen.
Inoltre questo capitolo é una palla ma dettagli.
BYE GUYZ💗
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✗ |𝐖𝐇𝐀𝐓 𝐈𝐒 𝐋𝐎𝐕𝐄? {M.MAYFIELD}
Fanfiction𝐖𝐇𝐀𝐓 𝐈𝐒 𝐋𝐎𝐕𝐄?|What is love?Baby, don't hurt me, baby, don't hurt me, no more. Maxine Mayfield, una ragazza della California come tante, a causa del divorzio dei suoi genitori, nel Dicembre del 1987, si trasferì in un paesino dell'Indiana c...