Capitolo 13

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Quando fummo fuori nel parcheggio a fatica raggiunsimo l'auto di Fangs che era passato a prenderci, visto che io avevo solo la moto.

"hey fangs, grazie ancora per il passaggio" sorrisi al mio amico e lui ricambio' "grazie bro" disse Jug sedendosi vicino a me a fatica.

Arrivammo al bar dei serpents in un baleno, fangs aiutò Juggie a scendere mentre io andai da Toni per avvisarla che eravamo arrivati.

Quando entrai nel locale non vidi nessuno, sentivo della musica leggera ma nulla, non c'era nessuno, Toni ci aveva aspettati alla porta e quando uscii per chiederle spiegazioni mi rispose sorridendo e disse "sorpresa per Jug, ma shhh, non dire nulla" io sorrisi e annuii poi mi avvicinai a Fangs per aiutarlo a potare dentro il mio Juggie.

Aprii la porta del locale e sentimmo un botto, dei coriandoli e un coro di serpents che urlavano "ben tornato Jug!" sorrisi e mi voltai verso Juggie che a sua volta mi sorrise e tornò a fissare le pareti piene di striscioni e i nostri amici che gli sorridevano, avevano preso: delle torte, delle bibite non troppo alcoliche, degli snack vari e venti panini da Pop's, sui quali Jug, aveva subito puntato occhio, risi al solo pensiero.

Festeggiammo tutti insieme fino a tarda notte, poi ognuno dei serpents tornò a casa propria, tranne me, Jug ed FP che era rimasto ad aiutarmi a finire di sistemare le cose che avevamo buttato in giro per la festa, mentre Jug se ne stava comodo comodo su un divanetto a sgranocchiare patatine e ci osservava ridendo "vuoi venire al posto mio?! Gli chiesi ridendo, lui scuote'la testa e rise.

Quando io e FP ebbimo finito di riordinare, il signor Jones tornò alla sua roulotte e io e Jug rimasimo sul divano abbracciati, facendo attenzione a non spaccargli pure l'altra gamba.

Poco dopo le quattro ci addormentammo.

Mi svegliai la mattina seguente, erano circa le nove, il bar era chiuso perché di domenica apriva solo la sera quindi ne approfittai per chiudere occhio ancora un po', passarono circa una ventina di minuti e sentii la porta d'entrata sbattere violentemente e far risuonare il campanello in tutto il locale, io e Jug ci svegliammo immediatamente e ci guardammo intorno, la luce entrava chiara e limpida dalle tapparelle del bar che erano state tirate giù solo per metà, era un momento così piacevole....
Se solo non fosse che sentimmo la porta sbattere di nuovo, sta volta molto più forte.

Mi alzai e accesi la luce, in modo da avere più chiarezza sulla situazione mentre Jug si sedeva a fatica sul divanetto e si guardava in torno, camminai per il bar avanti e indietro ma non vidi nessuno, andai a vedere nello scantinato e fu lì che mi paralizzai, un uomo con un cappuccio da boia se ne stava seduto su una sedia mentre mi fissava, aveva in mano un coltello da cucina, era vestito completamente di nero, corporatura robusta e un aria inquietante, forse troppi inquietante.

"chi sei? E cosa diavolo ci fai nel locale?" chiesi tentando di mantenere più calma possibile, anche se sentivo che le mani mi iniziavano a tremare leggermente e le gambe facevano fatica a stare ferme, la mente mi diceva di scappare, ma la curiosità del capire se quel uomo mascherato da boia centrasse qualcosa con colui che aveva sparato a Jug era troppa, quindi restai lì sulla scala, ferma immobile davanti agli occhi attenti dell'uomo.

Aspettai pochi minuti ma non ottenni risposta, nemmeno un movimento, prima non ci avevo fatto caso, ma l'uomo incappucciato non si era mai mosso, gli occhi spalancati non avevano mai sbattuto ciglio, mi avvicinai lentamente, sapendo che probabilmente ciò che negli ultimi secondi avevo pensato, fosse realtà, mi avvicinai ancora e toccai il braccio all uomo, che cadde a peso morto dalla sedia.Era morto, probabilmente una morte recente, perché l'odore del cadavere era minimo. Corsi di sopra a cercare Jug, ma non lo trovai, le stampelle erano sul divanetto ma di lui, nemmeno l'ombra.

*spazio autrice*

Hey bellissimi! Come vaaa?
Ieri notte hο scritto il capitolo e l'ho finito ora, spero vi piaccia, ne posterò un altro a breve😍💗💗

ti penso solo ogni volta che respiro//Jughead Jones Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora