Salve!
Eccomi qui con il sequel di "Leoncino". Preparatevi perché ne succederanno di ogni.
Buona lettura!Nadia
Mi abituai presto alla casa nuova, era molto accogliente e disponeva di tutti i comfort. Io mi ero riservata il piano di sopra, mentre la mia amica quello di sotto. Durante il mese trascorso capitava che venisse a farci visita Capricorn, tra i due si era instaurato un rapporto molto profondo, tanto che da qualche giorno uscivano tutte le sere. Sapevo che tra non molto si sarebbero messi insieme, anche se Fenix continuava a farmi le spallucce quando gliene parlavo.
Per quanto riguardava me, beh, non vedevo Loki da quando mi ero trasferita. Mi mancava molto, ma tutte le volte che provavo ad andare a trovarlo la mia fastidiosa coinquilina me lo impediva. "Lo faccio solo per il tuo bene." Mi ripeteva continuamente. Qualche volta venivo chiamata su Heartland, e avevo cominciato a conoscere un po' Lucy. Dovevo ammettere che era davvero un'ottima maga.
Spronata dalla batosta in amore che avevo preso iniziai a dipingere senza sosta e a fare delle mostre per vendere le mie opere. Nonostante il mio stupore iniziale, la cosa aveva preso piede, e ora potevo benissimo permettermi qualsiasi cosa. Insomma, a parte tutto ero felice. Aquila veniva molto spesso a farci visita, ed era davvero delizioso. Fenix era convinta che fosse lui il ragazzo perfetto per me, gentile, dolce e di buona famiglia. Certo, gli volevo molto bene ma... C'era qualcosa che mi frenava. Sapevo della sua cotta per me, e mi dispiaceva molto non riuscire a dargli una risposta.
Era una mattina come tutte le altre, mi ero alzata presto, avevo fatto colazione e mi ero messa a lavorare. A mezzogiorno era venuto a farci visita Aquila, così approfittammo della bella giornata per fare quattro passi in centro.
"Sbrigati Fenix, altrimenti il sole tramonterà!"
"Arrivo, arrivo, la miseria quanta fretta!"
Sospirai alzando gli occhi al cielo. "Non cambierà mai."
"Non essere così dura con lei, in fondo è fatta così." Mi rispose il ragazzo con un sorriso stampato in faccia.
"Pronta! Andiamo!"
Uscimmo di casa e passeggiammo a lungo per le vie della città. Mi divertiva stare in loro compagnia, anche se avevo sempre in sottofondo un pensiero fisso che non se ne voleva andare. Arrivammo in piazza, e ci accomodammo sulle panchine di fronte alla fontana.
"Che stupenda giornata ragazze!"
Annuii, lasciandomi cullare dalla brezza che mi accarezzava i capelli. Dopo poco qualcosa interruppe la mia tranquillità. In lontananza vedevo chiaramente Virgo indaffararsi in modo molto preoccupato. La chiamai a gran voce, e lei si avvicinò a noi.
"Buongiorno ragazze, mi avete chiamato?"
"Sì a dire il vero. Ti vedevo turbata, così ho pensato che ti potesse servire una mano."
Abbassò lo sguardo. "Forse non dovrei parlare con voi di che cosa mi allarma."
"Si tratta di Leo?" Chiesi diretta. Vedevamo spesso Virgo, ma non si era mai sbilanciata su di lui dopo il trasloco, probabilmente per rispetto.
"... Sì, in questo periodo sono successe delle cose e... Beh, ora non è più affare vostro. Mi dispiace avervi fatto preoccupare, ma tranquilli, la situazione è sotto controllo. Ci vediamo." Si congedò velocemente lasciandomi di stucco.
"So che cosa vuol dire l'espressione che hai in volto Columba, e no, non andrai ad aiutarlo."
"Come sei dura Fenix, con tutte le volte che lui ha aiutato me!"
Sapevo che aveva bisogno della mia presenza, me lo sentivo.
"Mi dispiace ragazzi, ma io domani vado da lui. Senza se e senza ma."
Aquila mi prese le mani fra le sue.
"Se è davvero questo che vuoi. Ma sappi che ti farà soffrire."
"Glielo devo. E poi non è così cattivo come lo descrivete voi."
Ci alzammo e tornammo a casa, tutti e tre pensierosi. Dovevo saperne di più, io dovevo fare qualcosa. La sera non riuscii a toccare cibo.
"Vedi, si tira fuori l'argomento e già inizi a non mangiare! Poi mi dici che sono troppo dura!"
Squadrai la mia amica. "Sta male, te ne rendi conto? Quante volte mi ha aiutato lui eh? Se non fosse intervenuto a quest'ora sarei a lustrare le scarpe a Corvus."
Si zittì, ma solo per mezzo secondo. "Sei una testa dura."
"E tu sei troppo protettiva."Andai a letto senza aver mangiato e mi addormentai di sasso dalla stanchezza all'interno della mia tuta da gatto. Non riuscivo a buttarla via, con quella indosso mi sembrava di dormire ancora con lui vicino. Non credevo sarebbe stata così dura dimenticarlo. Faceva male, ogni volta che la mia mente toccava quel pensiero percepivo una stretta al cuore che mi faceva mancare l'aria.
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Frammenti di stelle lucenti
Fanfiction[Sequel di "Leoncino"] Columba si è trasferita con Fenix in una nuova casa lasciando Leo solo. Saranno capaci i nostri protagonisti di starsi lontano a lungo? Buona lettura!