Giudizio Unico per Fattucchieri Ordinari

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Giugno arrivò ad una velocità sorprendente, e con sé portò l'estate. E i G.U.F.O.
I prati intorno al castello avevano assunto in quei giorni un bel colore verde brillante ed erano punteggiati da fiori di campo bianchi, gialli e rossi, che Aurora coglieva ogni giorno per illuminare la Sala Comune dei Tassorosso. Anche gli alberi erano fioriti e ospitavano migliaia di uccellini che rendevano tutto più allegro, anche se Mag iniziò a non sopportarli più dopo un paio di giorni. Anche dalla Foresta Proibita arrivava il profumo della natura in risveglio e Hagrid aveva annunciato che era nata una cucciolata di Snasi e di Knarl. La maggior parte degli studenti passava il tempo libero all'esterno, così il castello era diventato meravigliosamente tranquillo per i ragazzi che avevano bisogno di silenzio assoluto per studiare.
Frannie e Edmund, a volte seguiti da Jasmine e Aladdin, studiavano all'aperto, mentre Mag e Laetitia preferivano chiudersi in biblioteca, ma li raggiungevano sempre prima delle sei, orario in cui scattava il coprifuoco, per cambiare un po' aria. I G.U.F.O. incombevano sulle loro teste come un Dissennatore e lo studio non lasciava loro un momento libero se non quelle brevi pause che passavano invidiando i ragazzi del primo e del secondo anno che scorrazzavano felici per i prati. Perfino Fred e George Weasley erano stati avvistati in biblioteca qualche volta, il che significava solo una cosa: la situazione era tragica.
L'euforia della finale di Quidditch era durata pochi giorni, dal momento che per tutti i ragazzi di tutti gli anni si avvicinavano gli esami. Nei corridoi era iniziato uno traffico illegale di pozioni in grado di migliorare la concentrazione o addirittura l'intelligenza. Un Corvonero si vantò di aver trovato il diadema perduto di Priscilla Corvonero e stava per venderlo a un ingenuo Tassorosso del primo anno. Frannie si era arrabbiata molto, anche se poi si era fatta quattro risate con i suoi amici.
"Ovviamente poi gli ho tolto dieci punti" disse con fierezza.
"Dieci? Non è un po' troppo?" chiese Mag pensierosa.
Di solito ne toglievano meno per infrazioni del genere.
"Ma scherzi? Sfruttare l'ingenuità di un Tassorosso è molto grave" rispose Frannie convinta.
Mag fece per dire qualcosa ma Edmund parlò per primo.
"Dillo, Fran. In verità lo ha fatto solo per togliere punti a una Casa rivale".
Frannie alzò le mani al cielo come per dire "chissà" e Mag alzò gli occhi al cielo.
La prima settimana di giugno i professori smisero di spiegare nuovi argomenti e si concentrarono sul ripasso degli argomenti trattati in cinque anni. Interrogavano tutti i giorni senza dare voti né aggiungere o togliere punti, ma era ugualmente stressante, dal momento che ogni giorno almeno uno del gruppo si rendeva conto di avere una lacuna in qualcosa. Alla fine dell'ultima lezione di Trasfigurazione la professoressa McGranitt aveva consegnato loro il programma dei G.U.F.O.
Sarebbero iniziati la settimana successiva e avrebbero sostenuto un esame al giorno per due settimane.
"La mattina sosterrete il compito scritto relativo alla teoria della materia in questione, nel pomeriggio quello pratico. Naturalmente l'esame pratico di Astronomia si svolgerà di notte".
Mag guardò sul foglio che le era stato consegnato e vide che Astronomia sarebbe stato uno degli ultimi esami, la sera prima di Storia della Magia, che si sarebbe tenuta nel pomeriggio.
"Vi avverto che non potrete imbrogliare durante gli esami" aggiunse l'insegnante soffermando lo sguardo in particolare sul terzetto Weasley, Weasley, Jordan.
"...Sui fogli che utilizzerete verranno applicati i più severi incantesimi. Anche le Piume vi verranno fornite da noi. Non potrete portarvi dietro Ricordelle, Polsini Copiativi e Inchiostro Autocorrettivo. Ogni anno ci sono almeno un paio di studenti che pensano di essere abbastanza furbi da poter aggirare le regole. Mi auguro che non siano fra i Grifondoro" continuò senza perdere di vista i suoi studenti. Frannie si scambiò uno sguardo con Edmund e quasi scoppiò a ridere. Giorni prima Fred e George avevano detto che stavano pensando ad un escamotage per introdurre qualche bigliettino per gli esami scritti.
"...Inutile dire che se vi troviamo a copiare o se vi azzardate a parlare con i vostri vicini, dovrete consegnare il compito senza poterlo completare. Inoltre il massimo voto che potrete sperare è Accettabile" concluse convinta di averli spaventati a sufficienza.
In realtà solo Mag e pochi altri erano davvero intimoriti. Non che la ragazza avesse messo in conto di copiare, ma erano cose che le facevano venire l'ansia a prescindere dalle sue intenzioni.
"Bene. Ci sono domande?" chiese distendendo il viso, meno seria "...Rosander?"
"Quando avremo i risultati?" chiese la ragazza sperando in una risposta che la soddisfacesse.
Dietro di lei, Frannie alzò gli occhi al cielo.
"Nel mese di luglio, via gufo" rispose la professoressa.
"Bene, così potremo stare senza pensieri per metà estate" disse Edmund sottovoce, facendosi sentire solo dalla compagna di banco e da Mag e Laets, sedute davanti a lui.
Mag non era totalmente d'accordo: avrebbe passato la prima parte dell'estate a mangiarsi le mani per l'ansia (e la seconda a piangere perché sarebbe andato tutto male).
Quando uscirono da lezione erano tutti un po' agitati. Quel momento che avevano tanto sperato che non arrivasse si stava avvicinando ad una velocità fuori dal normale. Mancavano pochissimi giorni e nessuno si sentiva abbastanza pronto, ma, mentre Frannie ostentava una certa sicurezza ("c'è ancora tempo, e poi ci siamo dati da fare per tutto l'anno! Andrà benissimo!"), Mag era decisamente più giù di morale ("Oh no, non ricordo neanche come si fa ad aprire una porta con la magia!"). Edmund invece rimaneva in silenzio, ma solo perché era perennemente nauseato. Avrebbe voluto zittirle entrambe.
Fortunatamente però, passato quel giorno di assestamento, si calmarono tutti. Mag fece un programma di studio dettagliatissimo, ora per ora, per le tre settimane successive. Non rispettava mai i suoi programmi perché in fondo era pigra quasi quanto Frannie, ma farli la tranquillizzava. Decise inoltre che era meglio tenersi per sé tutte le paranoie che le passavano per la mente e si chiudeva in biblioteca per ore senza fiatare. Poi, a fine giornata, si univa agli amici per il giro al lago quotidiano. Nessuno di loro studiava di sera.
Alla fine passarono la domenica a ripassare insieme gli incantesimi in cui riuscivano peggio. Fortunatamente nel gruppo c'era sempre qualcuno in grado di spiegare agli altri due - o tre, quando c'era anche Jasmine - quelli in cui gli altri non riuscivano. A cena nessuno aveva molta voglia di chiacchierare tranne Frannie e Jasmine. Mag era occupata a ripassare mentalmente tutto quello che le serviva per il giorno dopo, mentre Edmund ogni tanto le faceva domande stupide apposta per metterla in difficoltà e ridere di lei, che diventava paonazza e lo insultava.
A un certo punto furono tutti distratti dall'arrivo degli esaminatori, un gruppo di streghe e maghi piuttosto decrepiti che furono accolti da Silente in persona e invitati a sedersi al tavolo degli insegnanti.
"...Quindi domani avremo a che fare con loro?" chiese Mag preoccupata.
"Suppongo di sì" rispose Frannie tranquillissima "Dicono che quella lì, con il mantello rosa, abbia esaminato Silente tipo mille anni fa".
"Cosa? Quanti anni ha? Centocinquanta?" chiese Edmund scoppiando a ridere.
"Possibile, a giudicare dall'aspetto" rispose Mag osservando divertita quella vecchietta incredibilmente arzilla che aveva una magnifica ragnatela di rughe sul volto.
"Tutti hanno avuto il loro canto del cigno. Il suo è finito da almeno mezzo secolo" disse Frannie suscitando le risate dei due amici e di altri ragazzi che avevano sentito e probabilmente stavano pensando alla stessa cosa.
Dopo cena rimasero in Sala Grande a chiacchierare con i gemelli Weasley per una buona mezzora. I due sembravano totalmente a loro agio, per nulla intimoriti e stranamente diedero a Mag un po' di forza. Forse perché sapeva per certo che esisteva qualcuno meno preparato di lei.
Aurora passò al tavolo per salutare i tre amici, un po' tesa. Anche Tony si avvicinò per chiedere a Frannie come stava andando lo studio e quella perse la parola per la prima volta in una settimana.
Una volta arrivati in Sala Comune si accorsero che era molto silenziosa, merito dei ragazzi del settimo anno che avevano fatto una strigliata agli studenti più giovani. Gli unici studenti più tesi di quelli del quinto anno erano quelli del settimo, che l'indomani avrebbero iniziato con i M.A.G.O.
Mag decise di andare a dormire presto, così da poter rimanere sola con le sue paranoie, che premevano per emergere, mentre Frannie e Jasmine rimasero sveglie più a lungo, seguite da Edmund che era in ansia, ma aveva anche bisogno di stare con qualcuno.
A colazione nessuno fu molto loquace. Malfoy si avvicinò al gruppetto per far loro il suo in bocca al lupo. L'unica che gli sorrise a trentadue denti fu Frannie, ma Mag si sforzò di sorridergli debolmente, apprezzando vagamente il gesto. Terminata la colazione gli studenti del quinto e del settimo anno furono mandati nella sala d'ingresso per attendere che sistemassero la Sala Grande, dove si sarebbero tenuti gli esami. Peter Pevensie era piuttosto teso, ma trovò ugualmente la forza per salutare Edmund.
"Tutto bene?" chiese al fratello mettendogli una mano sulla spalla.
"Secondo te?" sbottò Edmund in preda all'ansia.
"Sono sicuro che andrai benissimo, Ed!" gli disse il fratello. Incapace di aggiungere altre parole di sostegno pensò di dargli qualche consiglio pratico.
"Sicuramente vi chiederanno gli incantesimi Rallegranti, fate attenzione!" disse facendo un sorriso incoraggiante a tutto il gruppetto.
"Che cosa?! Io neanche li ho ripassati!" squittì Mag maledicendo mentalmente Frannie per averla costretta a lasciare i libri nel dormitorio.
"Non li hai ripassati perché li conosci meglio di me" disse Frannie alzando gli occhi al cielo.
Mag arrossì. Frannie aveva ragione, in effetti li sapeva eseguire piuttosto bene.
"Oh" fu tutto quel che riuscì a dire.
Fortunatamente dopo una mezzora li chiamarono Casa per Casa e li fecero accomodare.
L'aspetto della Sala Grande era completamente diverso dal solito. I grandi tavoli delle Case erano stati sostituiti da banchi singoli disposti in due file che occupavano la Sala in tutta la sua lunghezza. Al tavolo degli insegnanti erano seduti Vitious, la McGranitt e una Cooman piuttosto contrariata. Forse quel giorno non era propizio per fare assistenza agli esami ma Silente se n'era fregato.
Un grande orologio levitava davanti agli studenti. Quando tutti furono seduti, la professoressa McGranitt mosse la bacchetta e i fogli che i ragazzi avevano davanti si girarono, permettendo agli studenti di leggere le domande. Mag aveva trattenuto il fiato fino a quel momento e quando lesse le prime domande finalmente si calmò e iniziò a scrivere.

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