Dopo Un Po'...

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Ogni giorno le stesse sensazioni fino ad oggi...
Oggi sento un qualcosa che mi spinge dentro...
Qualcosa che ho nel cuore mi dà un grande grinta...
No, non è il mio pacemaker ma qualcosa di ancora più grande...
Non so proprio come descrivere questa sensazione...
Lielo voglio assolutamente dire!
Ma chi prendo in giro, sono un fallito... No! Non mi posso arrendere senza neanche averci provato!
Ma... No ma! Lielo dico punto e fine! Una volta fatto ho fatto!

A ricreazione tremolante per il freddo di dicembre e per la pressione della faccenda mi accosto a lei e le chiedo con le spalle accartocciate su se stesse e un po' intimorito per la mia ignoranza rispetto alla sua reazione finale:
"J-Janet, v-vorresti essere la mia ragazza?"
Lei, non sapendo che fare e che dire scappò via nella nebbia nel cortile senza dire niente...

Non mi aspettavo questa sua reazione... Faccio così schifo...?
A quanto pare sì...
Avrei potuto rincorrerla domandandole il perché è corsa via...
ma so già che ormai è tutto inutile... non le piaccio... e non le piacerò mai...
Un ruscello di montagna sgorga dai miei occhi lacrimanti...
La mia guancia destra è stata tagliata a metà dalla lacrima... così come il mio cuore dolorante ma non da una goccia d'acqua, ma da una grave ferita che percepisco insanabile...

A casa mi sdraio sul letto a piangere...
Mia mamma mi chiede come è andata a scuola e io le ho miseramente risposto: "Bene..."

Quel Bene in realtà al suo interno accoglie tutt'altro significato...
Avrei voluto risponderle: "Male..." ma sapevo già che lei mi avrebbe fatto diecimila domande... Non volevo farla preoccupare più di quanto lo è già...
Nei miei sogni mi ritrovo Janet la prima volta che la avevo vista... Tanto che mi sono svegliato apposta per piangere...

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