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. . . Fortuna.

(nome) rimase impassibile, con il corpo completamente rigido, alla visione di un orso bicolore,

"mi sentite ...?!"
la ragazza si voltò per scrutare le espressioni dei suoi compagni di classe.
non si stupì davvero, i visi dei giovani erano pallidi e senza espressione, con un accenno di preoccupazione a seconda del carattere.

"Che stronzata è?"
".... un orso?"
"Basta con i giochi!"
Poche delle frasi che la ragazza riuscì ad udire, mentre la sua mente vagava in ulteriori domande.

"Fermi tutti!! Non sono un orso, io sono Monokuma! Il vostro preside, portare rispetto, mocciosi!"

... inutile dire che la stanza esplose in diverse lamentele;
Perché c'è un orso, fatelo andare via, vogliamo andare a casa, non abbiamo i nostri cellulari, bla bla.

"Zitti!! Sono qui per dirvi una cosa in particolare!"
la classe rimase silenziosa, aspettando che l'orso illustrasse la sua notizia, con la paura che si irradiava nella sala.

"Siete tutti bloccati qui dentro, e per diplomarvi, dovrete uccidere qualcuno!"
disse, scendendo dal leggio, semplicemente posizionandosi sul palco, con una guancia rosa, e la zampa posata sul fianco.

Il ragazzo conosciuto come Mondo, si avvicinò al palco, con un grande cipiglio sul volto, mentre iniziava ad urlare, afferrando monokuma dalla finta pelliccia.

"Basta con le cazzate e facci uscire da qui, sacco di merda!"
..... nulla.
"Atti di violenza sul preside sono contro le regole scolastiche."
(nome) divenne sospettosa, l'orso non stava più parlando. Un'idea le venne in mente, quando stese un braccio davanti a Oohwada, gridando.

"Gettalo via, Oohwada !"
"—co-"
"Fallo e basta!"

Gettò via il pupazzo, che esplose poco dopo, lasciando tutti a bocca aperta.
"Ge-... Gesù Cristo-!"
Urlò Oohwada, sentendo il suo respiro divenire pesante, i palmi sudare e gli occhi completamente spalancati.

(nome) tirò un sospiro di sollievo ad occhi chiusi, riaprendoli velocemente alla menzione di un nuovo orso presente sul leggio.

"Gli atti di violenza sul preside sono completamente inaccettabili, signor Oohwada!"

Improvvisamente, gli occhi della ragazza iniziarono a pesare, la testa pulsava, e sentì lo sguardo di tutti su di lei. Incominciò a barcollare, quando le gambe che cessarono di reggerle, così si preparò all'impatto della caduta, ma non arrivò mai.

il punto di vista di Makoto.
... è esploso! È esploso davanti a noi, e stava per uccidere Oohwada! .. per fortuna (nome) aveva capito il suo intento, è stata davvero perspicace! Sorrisi tra me e me, cercando di tralasciare tutte le parole che uscivano dal muso robotico di Monokuma, quando spostai lo sguardo verso (nome), e la vidi barcollare da destra a sinistra. .... stava ..?
Mi avvicinai inconsciamente a lei, e prima che cadesse a terra, le mie braccia circondarono la sua vita.

un piccolo rossore sfociò sulle guance del ragazzo, vedendo come il viso della giovane ed il suo erano terribilmente vicini.
si lasciò cadere sul pavimento con (nome), iniziando a scuoterla ripetutamente.
"(nome)?! (nome)-!!"

Lo sguardo degli studenti finì sulla coppia dei ragazzi, mentre alcuni dei visi si contorcevano per la preoccupazione.
"Come sta, Naegi?!" Chiese Ishimaru a gran voce, pompando un pugno, mentre guardava preoccupatamente il viso della ragazza.
"Respira ... credo sia solo svenuta."

Monokuma tirò un sospiro irritato, finendo in fretta il suo discorso frettolosamente, notando che gli studenti si erano già distratti. "Qualcuno porti quella ragazza in camera sua, e controllate i libretti elettronici per le regole!!"
Detto questo, scomparve.

Lo sguardo di tutti si abbassò sul piccolo strumento che avevano in tasca, iniziando a tirare le dita avanti ed indietro, controllando le "regole" che l'orso aveva imposto.

D'altra parte, Byakuya Togami guardava la scena con un sopracciglio leggermente alzato, le braccia incrociate e gli occhi socchiusi. Certo, era già entrato nello spirito del gioco di uccisioni, iniziando a considerare tutti come propri nemici da sconfiggere, pronto a fare di tutto per sopravvivere. Tranne uccidere, ovviamente, non si sarebbe mai abbassato a tanto. Lanciò un'occhiata al corpo accasciato su Makoto, facendo una leggera smorfia. Chiunque si fosse mostrato debole sarebbe morto, pensò.

Eppure, provava un leggere interesse verso la ragazza. Era sorprendente come fosse così perspicace da capire le intenzioni di Monokuma, prima ancora che lui spiegasse cosa stava effettivamente succedendo. Si girò di lato, sistemando i suoi occhiali sul naso, facendo un piccolo passo in avanti.

"me ne vado da qui, continuo per la mia strada."
Junko lo guardò sospettoso, posando le mani sui propri fianchi.

"Da solo, ci sei o ci fai-?!"
annuì in risposta, guardando di lato la giovane dai grossi codini rosa, abbassando lo sguardo su di lei. Mediocre.

Sentì anche dei passi venire verso di lui, così inclinò il viso in basso, aspettando il plebeo deciso a disturbare il suo cammino.
"Una nostra compagna è appena svenuta, e te ne vai come se nulla fosse?!"

alzò di nuovo lo sguardo, guardando il ragazzo divertito.
"Levati dalla mia vista, Plancton. Non mi interessa della ragazza minimamente, portatela in una stanza e aspettate che si svegli." Una parte era verità, ma un piccolo pensiero che cercava di sopprimere nella sua testa era proprio quello di andare a trovarla, una volta svegliata

Makoto stava per intervenire, ma sentì (nome) dimenarsi nella sua presa, così decise di alzarsi, con lei tra le sue braccia.
"Non litighiamo, perfavore. Porterò (nome) nella sua stanza, voi potreste cercare indizi?" Non sembrava un comando, più come un consiglio insicuro, a cui tutti annuirono.

Makoto sospirò, incamminandosi verso il dormitorio di (nome).

❝𝑯𝒐𝒑𝒆𝒔 𝒂𝒏𝒅 𝑫𝒓𝒆𝒂𝒎𝒔. · ゚'ˎDove le storie prendono vita. Scoprilo ora