Capitolo 6

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Io andai al mio armadietto dove Sam mi stava aspettando (evidentemente per parlare). Apro il mio armadietto prendo i libri e Sam mi chiuse l'armadietto con forza.

S: chi è quello?

Io: non te ne frega!

Risposi nervosa guardandolo arrabbiata

S: si che me ne frega!

Io: non sei più il mio ragazzo, ricordi?

In quel momento calò il silenzio. E se ne andò.

-Finito la scuola-

Aspetto Edward per tornare a casa insieme. Ma poi sento un grido e vedo della gente intorno a qualcosa. Corro verso il gruppo di gente. Mentre mi avvicino sento dei singhiozzi di dolore. Rissa, suppongo. Entrai nel gruppo di gente e spingo per vedere chi sono i due che si menano. Sam e Edward. Vidi Edward a terra con il sangue che colava dalla bocca. Mi precipito verso Edward, lo prendo dal braccio e lo metto intorno al mio collo per farlo alzare, e usciamo dal gruppo di gente.

Io: stai bene?

Chiesi preoccupata

E: sto bene. Non ti preoccupare.

Disse singhiozzando

Presi il telefono e chiamai il mio autista per farci venire a prendere. Quando arriva l'autista lo mette seduto con un tovagliolo lo porge a lui per tamponarsi il sangue. Mi sedetti vicino a lui e lo aiuto. Penso. Perché Sam a fatto questo? Per quale scopo? Per rabbia? Gelosia? Divertimento? Oh perché voleva riavermi? Comunque non doveva farlo, ha solo peggiorato le cose. Arrivati a casa mia, lo porto in camera mia, lo faccio sdraiare sul letto, presi uno strofinaccio e lo bagno e gli tampono le ferite sulla faccia.

E: sei bellissima.

Io non dissi niente.

Io: ok, ho finito di medicarti. Vado in cucina, a prenderti un bicchiere d'acqua e poi preparo il pranzo per noi due.

Dico

E: ah. No, ma stai tranquilla... Io vado a casa.

Disse per alzarsi

Io: noo! Tu stai qui! Avviso tua madre che sei qui.

Quando stavo per andare in cucina...

E: grazie.

Io: di niente.

E vado in cucina prendo l'acqua dal frigo prendo il bicchiere e è verso l'acqua nel bicchiere e vado in camera mia. Mi fermo sulla soglia della mia stanza, lo guardo, è sdraiato, stanco, ha i capelli scuri, occhi marrone scuro, più o meno alto come me. Era bellissimo cazzo *~*. Lui si gira verso di me.

E: che c'è?

Io: niente.

Gli porgo il bicchiere d'acqua, e lo beve tutto d'un sorso. Posa il bicchiere.

E: vieni qui

Io: oh... io... ehm... devo andare preparare il pranzo, faccio dei panini.

E: non sei stata ferma un secondo, siediti con me dai.

Disse facendo la faccia da cucciolo.

Io: ok va bene. Ma solo 5 minuti.

E: ok, ahahaha

Mi sedetti vicino a lui nel letto.

Io: perché ti ha picchiato?

Le domando

E: non lo so. Stavo camminando per poi aspettarti. Poi ho sentito il mio nome, mi sono girato, ed era Sam. Mi ha detto che devo stare lontano da te se no mi uccide.

Io: poi? Cosa è successo?

E: io gli ho risposto di no. Lui mi ha tirato un pugno e poi... beh il resto lo sai.

Io: bastardo.

E: non ti preoccupare sto bene adesso, tranquilla

Io: io non sto tranquilla, ho paura che ti faccia qualcos'altro, capisci? Ho paura.

La sua mano tocca la mia guancia, mi avvicina a se.

E: non devi preoccuparti per me.

Disse dolcemente.

Per poi baciarmi. Le sue labbra erano sottili, le nostre lingue si incontrano. Poi lui si staccò e disse:

E: ti amo Taylor.

E mi ribacia dolcemente.

Sono pazzamente, totalmente innamorata di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora