Facciamo per aprire la porta quando vediamo la nostra casa "spoglia" di ogni avere prezioso e le maniglie scassinate.
"Ehm,mamma?" Ci lanciamo un occhiata preoccupata.
"NO."
"non dirmi che..."
"Si,ci hanno derubate." urlo
"Oddio!la televisione e il computer e .."
"La mia Playstation! " grido urlando per tutta la casa come uno struzzo alla ricerca di cibo.
"Ah no eccola" faccio un respiro di sollievo.
"Dai andiamo in questura,denunceremo la rapina. " dice agitata.
Camminiamo a passi svelti verso la questura e mentre mia madre parla nello stanzino con un tale,incontro una persona che non avrei voluto incontrare.
E non sto parlando del mio prof di biologia.
"Ragazzina."sussurra una voce maschile.
"MCcoy"mi giro in segno di disprezzo,con faccia schifata.
"Che c'è,ti faccio tanto schifo?" mi domanda,accennando un ghigno irritante.
"No, non mi fai schifo,mi fai solo pena." dico inespressiva.
"Come mai qui?" Domanda invasivo.
"Non ti riguarda." mi volto dall'altro lato.
Mi sfiora la gamba per farmi girare.
"Sfiorami un altra volta e ti spacco le falangi"minaccio in tono serio.
"Non mi spaventi,sei debole ed indifesa." ride
"Ne sei proprio sicuro?"
"Si."
Gli giro il dito facendogli provare abbastanza dolore.
Si porta il dito in grembo e diventa rosso con l'espressione dolorante.
A quel punto esce mia madre,non ci voleva proprio.
"Tesoro,tutto apposto ritroveranno la nostra rob-,e tu chi sei?" domanda curiosa la mamma.
Prima che potessi interromperlo si presentò:
"Salve,sono dylan mccoy,piacere di conoscerla signora." le porse la mano sembrando gentile e grazioso.
Ma che..?!
"Oh cara non sapevo avessi un amico"mi indica.
"Lui non è mio ami-"
"Perchè non vieni a cena da noi Dylan?" propone la mamma.
*PERCHÈ PROPRIO A ME*
imploro nella mia mente.
"Certo signora avviso subito mia madre." dice facendomi un sorrisino falso per vendicarsi.
Dirante il tragitto sto zitta a fissare l'asfalto.
"Allora che mi dici Eli,come ti trovi con Dylan?" domanda mia madre
"Semplicemente non mi trovo e non mi voglio trovare." dico stufata
"Mah,oh scusala caro,è solo stanca." mi giustifica la mamma ,FATELA SMETTERE VI PREGO.
Arrivati a casa la mamma inizia a cucinare e se ne esce con un infantile e geniale "andate a giocare nel frattempo" grazie mamma perchè non ci imbocchi anche le coperte?
Appena lasciata la mamma in cucina Mccoy diventa subito diverso.
"Dove vai?"
"Nella mia stanza."
Entro nella mia stanza chiudendo la porta ed inizio a giocare ad Assassin Creed Odissey.
Presa dal gioco non mi rendo conto dell'irritante presenza alle mie spalle.
"La signorina è anche una nerd a quanto vedo,pff." mi prende in giro
"Ma voi nerd avete un cervello?"prosegue
"Sicuro più grande del tuo." Dico concentrata sul joystick.
"Sei così testarda,rispondi sempre." Ammette
"Esatto"
**********************************
"È pronto in tavola!" grida dalla cucina la mamma
"Eccomi!" Gridiamo all'unisono
"Spostati, vado prima io." si fa spazio
"Allora ragazzi come va a scuola?" domanda la mamma
"Mamma è il primo giorno."le ricordo
"Dimmi un pò,dylan cosa ci facevi in questura?"
"Mia mamma lavora li" risponde gergale alla mamma
"Siete migliori amici tu ed Eliza?" domanda appiccicosa quest'ultima
"Oh santo cielo" impreco
Continuano a parlare e questo mi sta irritando troppo ,alla fine scoppio.
"PENSO CHE ANDRÒA DORMIRE BUONANOTTE VI AUGURO INCUBI D'ORO " dico facendo una risatina isterica.
Lascio la bistecca gelata nel piatto correndo fino alla mia camera.
"Ma Tesor-" strilla mia mamma ,ma ormai sono giá troppo lontana da non sentirlá più.
Sento un rumore fortissimo spaccarmi i timpani.
*GRAZIE SVEGLIA *
Dico nella mia mente.
Spenta quest'ultima,barcollo fino alla cucina in cerca della mamma.
Trovo semplicemente un bigliettino con su scritto "Tesoro,la nonna non sta bene,raggiungimi in ospedale."
A quell'affermazione il mio cuore salta un battito.
Cosa è successo?!
Corro a vestirmi cercando di calmarmi,io adoro la nonna e non voglio le succeda niente anche se è molto anziana.
Arrivo all'ospedale col fiatone data la corsa appena fatta.
"Mamma!"grido alla sua vista
"Tesoro,la nonna sta bene è stato solo un forte dolore al petto." mi calma la mamma.
"Ho avuto paura." dico deglutendo tra le sue braccia.
"Ora sta riposando,vai a scuola e aggiustati un po i capelli." ride leggermente.
"Okay"
Arrivo a scuola e con lo sguardo basso continuo a camminare ,oggi non ho proprio voglia di avere contatti umani.
"BUONGIORNO SPAZZINO." Sorride una presenza irritante affianco a me.
"Non è giornata Mccoy." Dico sbattendo l'armadietto.
"Non mi importa."continua a seguirmi l'ignorante con il suo gruppetto altrettanto ignorante alle spalle.
"Evapora." gli suggerisco
"Non mi muoverò di qui."mi sfida
"BRUTTO SCARAFAGGIO INVERTEBRATO,SPOSTATI O GIURO CHE TI ROVESCIO TUTTA LA COLAZIONE ADDOSSO." Lo minaccio fissandolo nelle pupille.
Gli occhi sono il mio punto forte.
Fulmino sempre chiunque e riesco a farlo tacere.
L'ho avuta vinta io,ovviamente.
Mi saluta alzando il dito medio.
PFF,CHE MALEDUCATO.Nella foto c'è Dylan.
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THEELIZASTORY.
Teen FictionDue quindicenni che si sopportanoa malapena ,alle prese con una nuova esperienza e un viaggio da compiere. Eliza e Dylan,due ragazzi diversi ma con molte caratteristiche in comune dovranno passare molto tempo insieme alla ricerca di una persona...