P.O.V. LUCY
" Più soffro,
più sono forte,
più mi do da fare,
più affondo in un abisso di sporcizia,
senza mai vedere dov'è l'uscita."La notte di Capodanno sta passando lentamente, come ogni anno.
Non ci è permesso di festeggiare, mai.
Che sia il giorno di Natale, o l'ultimo dell'anno, questo non ha importanza.
Il nostro unico pensiero deve essere il lavoro.
Almeno così dice il Signore Oscuro.Molti in quest'enorme edificio, che la maggior parte identificano come prigione, sono stati costretti a starci.
Siamo tutti costretti a lavorare per lui, per Zeref.
Io sono l'unica a conoscere la sua identità, e una piccola parte del suo passato.
Quella parte dove uccise la sua e la mia famiglia, quella parte dove io decisi di seguirlo per uno scopo ben preciso, rendendomi poi conto che mai l'avrei raggiunto.
Da quel lontano giorno, in cui mi posò l'oscuro mantello sulle spalle, avevo capito che quell'oggetto sarebbe stato per sempre parte della mia identità.
Mi si cucì addosso come fosse pelle,
e lo porto ancora.
Nel ricordo di chi ero, e di chi sono diventata.<< E adesso dove andiamo?>> gli chiesi nell'ingenuità dei miei dieci, o undici anni, non ricordo bene.
<< Ti porto a casa, mi pareva di avertelo già detto, Lucy.>> rispose con la solita freddezza.
Sapevo che da li in poi mi sarei dovuta abituare nel non sentire più il calore di un abbraccio, l'affetto di un genitore, avrei dovuto fare l'abitudine nel convivere per sempre con l'assassino dei miei genitori.
Era una scelta che avevo fatto, che mi sarebbe costata tutto, volevo diventare come lui.
Perché solo una persona come lui, avrebbe potuto annientarlo, era quello il mio vero scopo.
Volevo vendicare i miei genitori, e quelli di Natsu. Volevo solo farlo sparire, nella speranza che si fosse portato via con se il dolore che aveva seminato.
Ma mi sbagliavo.
Fu lui ad annientare me, piano piano.
Così piano, che quasi non me ne resi conto.In quella notte infinita, finalmente arrivammo a destinazione.
Eravamo al centro di Magnolia, lo riconobbi.
Davanti a noi si ergeva un piccolo edificio di sette piani, completamente moderno.
Sembrava un normale condominio, del resto in quella città c'erano edifici e monumenti molto più grandi, imponenti, importanti.
Quello non dava per niente nell'occhio.
Quando entrammo mi resi conto di essere in un hotel, c'era la sala principale con tutte le chiavi delle stanze, e lungo tutti i sette piani c'erano solo stanze.
Noi però andammo dritti all'ascensore, e fu lì che mi resi conto di non trovarmi in un normale edificio.
Oltre i sette piani superficiali, l'ascensore segnava altri sette piani interrati.
Zeref spinse il bottone del settimo piano interrato, e l'ascensore iniziò a scendere.
Senza dire una parola uscimmo, trovando davanti a noi un piccolo corridoio e poi una porta in mogano.
Quando Zeref aprì la porta, mi trovai davanti un'enorme appartamento, moderno e curato.
Tutto era dove doveva essere.<< Questo è il mio ufficio Lucy, ovvero la mia casa. È da un po' ormai che vivo qui, e ora tutto questo edificio, come le oltre trecentocinquanta persona che ci vivono, sono sotto il mio controllo. Io controllo da qui sia il regno di Alvarez, che questo, grazie ai nostri genitori che li hanno unificati.
Qui gestisco l'economia del paese, la sua ricchezza, tutto questo attraverso la criminalità. Ogni persona che incontrerai qui, ha le mani sporche di sangue, dai più piccoli ai più grandi. Lavorate tutti per me, io do gli ordini, voi eseguite.
Tu sei l'unica autorizzata da ora in poi a venire qui quando ce n'è il bisogno, tu sarai l'unica a conoscere la mia identità.
Con gli altri potrai chiamarmi " Signore Oscuro", come fanno tutti. Non dovrai mai dire il mio nome in presenza di altri, mai.
Chiunque stia qui dentro, è un assassino abile e astuto, e per quanto io possa controllare tutti, non mi fiderò mai abbastanza nel rivelare la mia identità.>> spiegò, sedendosi comodo sulla sua poltrona.<< E allora perché lo stai facendo con me?>> lo guardai, curiosa.
<< Fammici arrivare, piccola Lu. Tu diventerai un'assassina come tutti gli altri, anzi, sarai la più crudele, fredda, abile assassina mai esistita sulla faccia della Terra. Ti addestrerò, e farai ogni mia volontà.
Ora, tutto quello che devi sapere:
i sette piani interrati hanno diverse funzioni.
Il primo piano è la palestra, li ci si allena con assassini scelti sia nel corpo a copro sia con armi dalle più leggere alle più pesanti.
Il secondo piano è riservato all'assegnazione delle missioni, lì ci sono le cartelle di ogni missione compiuta o in corso, insieme al profilo di chi la sta svolgendo.
Il terzo piano è la stanza del controllo di ognuno di voi, a tutti gli assassini sotto il mio comando è stato impiantato un GPS nel braccio per monitorarvi durante qualunque missione.
Il quarto piano si dedica alla raccolta e al conteggio dei soldi derivanti dai miei affari e dalle missioni che voi portate a termine.
Il quinto piano è la nostra riserva infinita di armi di ogni tipo.
Il sesto piano è riservato al personale speciale, scelto da me, per l'amministrazione delle coperture e quant'altro.
Infine, il settimo ed ultimo, il mio ufficio, la mia unica casa. Per vivere in pace qui Lucy, ci sono delle regole che valgono per tutti:
La prima: è severamente vietato uscire fuori dalla città di Magnolia se non su richiesta per una determinata missione.
La seconda: mai parlare dell'organizzazione Spriggan con chi non ne fa parte.
La terza: mai rivelare la propria identità ad esterni.
La quarta: mai disobbedire, e quindi tradire il Signore Oscuro, in caso di tradimento la punizione sarà la morte immediata tramite una scossa che il GPS condurrà direttamente al cervello.
La quinta: una volta entrati all'interno dell'organizzazione, non sarà più possibile uscirne, se non da morti.
Ho già deciso il tuo nome di copertura: sarai black coat, come il tuo mantello, quando sarai più grande ti entrerà e lo userai nelle missioni.
Questo è quanto, e riguardo la domanda di prima: io non mi fido di te Lucy, ne mai lo farò, ma ho un motivo per il quale sono certo che tu non mi tradirai mai.>> disse, ghignando come mai lo avevo visto fare.<< E- e perché...?>> chiesi, davvero spaventata per la prima volta da lui.
<< Perché io ho in mano la vita dei tuoi amici, so dove sono, cosa fanno, e su tu dovessi anche solo pensare di tradirmi un giorno, ridurrò le loro vite in una manciata di polvere. Anche quella di mio fratello.>> annunciò, terrorizzandomi nel profondo, e dandomi definitivamente prova della sua crudeltà.
Avevo gli occhi sbarrati e il fiato corto, spezzato.
<< D'ora in poi la tua vita non sarà altro che morte, pensavi ti avessi risparmiato la vita piccola Lucy? Beh, ti sbagliavi, io ti ho tolto la libertà di vivere senza toglierti la vita.
Ora sei sotto il mio controllo, come tutto in questo paese.
Bene! Oggi la tua vita finisce cara Lu, ma non dispiacerti, ti ci abituerai così tanto che non ti renderai nemmeno conto di essere morta.>>E mentre assimilavo tutto quel terrore, chiedendomi perché stesse capitando a me, così piccola, mi resi conto che stavo già iniziando ad annerirmi dentro, stavo diventando cenere.
Una cenere che molto presto sarebbe mutata in polvere da sparo.
Così dura e letale, da trafiggere chiunque si sarebbe messo contro di lei.
Angolo Autrice
Hola guys! Non pensavo di riuscire a completare il capitolo entro stasera, invece ce l'ho fatta!
Questi primi capitoli sono riservati al passato dei nostri due soliti protagonisti, Natsu e Lucy. Passata questa fase, la storia entrerà più nel vivo, spero di riuscire a sorprendervi in modo positivo!
Ci tenevo a ringraziare tutti quelli che mi stanno seguendo anche in questa nuova storia, sia chi lo dimostra con commenti e stelline, sia per chi è un lettore più silenzioso ( io faccio parte di quelli silenziosi😂).
Vi ringrazio davvero, ci vediamo con il prossimo capitolo!GRAZIE PER ESSERE PASSATI A LEGGERE DEVIL IN DISGUISE!<3
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NALU•DEVIL IN DISGUISE•
ФанфикTutto ebbe inizio dalla coalizione di due famiglie estremamente potenti, entrambe rispettivamente a capo di due magnifici regni, quello di Fiore e quello di Alvarez. La pace, la serenità, una rigogliosa economia in crescita ogni giorno sempre di pi...