P.O.V NATSU
" Una storia, una salita,
una strada, una matita,
un'animo bastardo, una cieca convinzione,
un rifugio, uno sguardo, una ricerca di attenzione.
Lo sai che ho perso tempo,
chissà se tu l'hai ritrovato.
Per noi non c'è cura, non c'è medicina,
se poi mi sento solo quando mi sei vicina.
Si potesse cancellare tutto il male,
lo berrei come assenzio,
e quante volte avrei voluto gridare ma sono rimasto in silenzio.
A pensare alle cose che ho perso,
ad immaginare fosse diverso.
Non mi guardo da mesi allo specchio,
è da un po' che sospetto che dentro al riflesso,
ci sia quella maschera che mi hanno messo".<< Ora puoi andartene.>> le dico, quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, non capisco cosa stia aspettando per sloggiare, ho sonno e domani devo essere riposato, Makarov vuole parlarci, a tutti.
Lisanna si gira e mi guarda, conosco quell'espressione, roteo gli occhi e mi lascio andare in un sonoro sbuffo.
<< Non capisco proprio perché non possiamo dormire insieme, abbiamo una relazione Natsu, tu ogni volta mi scopi e poi mi cacci via.>> mentre blaterava raccoglieva i suoi vestiti sparsi per tutta la stanza, ora mi toccava ripetergli la stessa cosa che continuo a dirle da anni ormai, ma sembra non centrarle in testa.
<< Sono io a non capire te, Lisanna. Ho ben chiarito il tipo di relazione che c'è fra te e me, provo a ripetertelo per l'ennesima volta il più delicatamente possibile: siamo leggeri come la cenere, se il vento soffia forte crolliamo giù, intesi?>>
<< Intendi dire che non valiamo un cazzo?!>> si gira verso di me sbattendo i piedi, ogni volta mi dico come io faccia a sopportarla, il motivo per cui me la scopo e basta è che almeno lì non apre bocca.
Non per parlare, almeno.<< A livello di coppia? Proprio così, noi non siamo una coppia Liz, ogni volta che entri dentro quella porta sai perché ci stai entrando, e io non ti obbligo di certo.>> finisco il solito discorsetto, facendole l'occhiolino.
Non vedo l'ora che se ne vada, voglio dormire.<< Dici sempre la stessa cosa.>> sbuffa, voltandosi per andarsene, finalmente posso buttarmi sul letto, penso mentre mi accendo una sigaretta, l'ultima prima di dormire.
<< Infatti, non so perché continui a tirare fuori il discorso, a domani.>> la chiudo qui, ricordandomi un secondo dopo di una cosa che ci tenevo a dirle.
<< Liz, aspetta.>> appena parlo si gira, con la mano sulla maniglia e la porta mezza aperta.
<< La prossima volta metti l'intimo rosso, sai che è quello che preferisco.>> le dico ghignando, quello che aveva messo stasera non mi aveva fatto impazzire.
La guardo roteare gli occhi esasperata, mentre si chiude la porta alle spalle.
Quando finisco la sigaretta controllo che la pistola sia sotto il cuscino, con la sicura messa, apro il cassetto del comodino e vedo che anche il piccolo coltellino è al suo posto.
Questioni di sicurezza.
Mi addormento, ma non passo una notte tranquilla, il pensiero dell'annuncio di Makarov dell'indomani continua a tormentarmi, e sembra non avere intenzione di smettere.
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NALU•DEVIL IN DISGUISE•
FanficTutto ebbe inizio dalla coalizione di due famiglie estremamente potenti, entrambe rispettivamente a capo di due magnifici regni, quello di Fiore e quello di Alvarez. La pace, la serenità, una rigogliosa economia in crescita ogni giorno sempre di pi...