Introduzione

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Lara Jean, una ragazzina di 17 anni, si trasferì da Milano con i suoi genitori a Calabasas, in California, ove il padre trovò lavoro come sviluppatore di applicazioni e software e la madre come insegnate di pilates. Lean, nomignolo datogli dai genitori per la faccia buffa che aveva quando era neonata, ha sempre provato una grande stima verso i suoi genitori, ha sempre avuto un buon rapporto con loro basato sull'onestà, il rispetto ed una solida amicizia ma vari furono i traslochi e pian piano cominciò a sentirsi bloccata in una vita da nomade senza metà, senza avere la possibilità di mantenersi un gruppo di amici, senza avere il piacere di uscire con i ragazzi, senza avere il privilegio di vivere il miglior periodo di vita dell'essere umano cioè "l'adolescenza". Lean caratterialmente è sempre stata la tipica ragazza simpatica con i bff ed antipatica col resto del mondo, che non ama parlare troppo ma trova interessante nell'osservare ed ascoltare tutto e tutti coloro che la circondano come fossero un opera teatrale, in fondo, ha sempre considerato la vita tale, "tutti sono così entusiasti di vivere come se fossero i protagonisti della loro vita" citava sempre Lara, ma in fondo in fondo anche lei sognava un avventura in cui imbattersi e dare un senso alla propria vita; il vero disagio si veniva a creare nel momento in cui Lean provava interesse per un ragazzo. Essendo timida anche se non lo dava mai a vedere e sapendo dell'impossibile stabilità abitativa della famiglia per via del lavoro del padre, non ha mai avuto il coraggio di invitare ad uscire un ragazzo, tranne Axel, colui che lei ha sempre considerato il suo primo grande amore, il fighissimo Axel Severus Hemberroy Everton. Un ragazzo alto un metro e novanta, dalla carnagione perfetta, dai capelli neri proprio come i suoi occhi opachi, sul volto gli si spiccava un naso poco dir perfetto, dalle labbra piccole ma carnose, due bellissimi zigomi che faceva impazzire tutte le ragazze della sua scuola. Tra Lara ed Axel non ci fu stato mai niente, nè un rapporto nè un bacio nè un abbraccio, si scambiarono solo un "hey" che servì abbastanza per farle perdere la testa; nei vari viaggi con la famiglia in giro per il mondo Lara rammentava spesso quell'episodio, a quel inobliabile hey che segno l'inizio di un cuore sigillato, che non avrebbe potuto appartenere a nessun'altro se non all'apollineo Axel Everton.

Lara Jean non è mai stata la tipica adolescente, in lotta contro tutto e tutti, depressa o che si fa mile problemi per il proprio aspetto fisico anche perché era bellissima: "un metro e sessanta tre, dalla carnagione pallida con dei capelli lunghi, lisci, di color argento opaco, nasino a punta e le labbra rosa naturale, dagli occhi azzurri chiarissimi " e per quanto egocentrica fosse non era una ragazza egoista o calcolatrice anzi, ma la sua profonda timidezza ed il suo provar gusto nell'osservare le persone la portarono ad essere semplicemente apatica, questo suo modo di essere col tempo la permise di diventare una persone forte ed abbastanza sicura di sè.

I due italiani di origini norvegesi Harold Fergus Jean e Linda Harold Jean, omonimi per pura casualità o destino,amavano molto loro figlia Lara, perché la diciassettenne era la perfetta combinazione dei due, sia caratterialmente e fisicamente, era raro che accadessero incomprensioni in famiglia e quando tale rarità si presentava era facilmente risolvibile grazie al rapporto forte che c'era tra i tre. Harold indaffarato col suo lavoro che lo rese benestante, era molto devoto alla sua famiglia, il suo dono risiedeva proprio nel far andare perfettamente a braccetto famiglia e lavoro senza trascurare né l'una né l'altra, un uomo che ogni donna vorrebbe avere al proprio fianco; Linda invece non ha mai trovato stabilità in un lavoro, le è sempre piaciuto sperimentare nuove cose e incimentarsi in lavori che non le richiedevano una qualifica chissà quanto importante, e che non la inducevano a pensare di essere schiava della società, fu insegnante di ballo a San Sebastian e poi ad Amburgo ma senza riscuotere successo in quest'ultima, fu poi assaggiatrice in ben 3 prestigiosi ristoranti milanesi prima di essere infine insegnate di Pilates a Calabasas. I due si conobbero all'università d'ingegneria a Glasgow e vissero inizialmente una relazione aperta prima di capire di amarsi e di completarsi, otto mesi dopo che il rapporto divenne ufficiale Harold le fece la proposta e i due si sposarono poche settimane dopo, pochi giorni prima del matrimonio vennero a sapere che aspettavano una bambina.

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