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- Dai, dammi un altro bacio- Matteo si lamenta, come se fosse un bambino - non voglio andare in studio senza averti salutato per bene.-

Scoppio immediatamente a ridere davanti al suo tono fintamente disperato e gli lascio un bacio casto sulle labbra, ma lui, non contento, lo approfondisce facendolo diventare passionale in un solo attimo. Mi fa sedere sulle sue gambe e porta le sue mani sul mio viso, attirandomi ancora più a sé.

- Chiamo Joe e gli dico che arrivo tardi.- sposta le sue labbra sul mio collo e mi lascia vari baci - Capirà, capisce sempre- le sue mani mi sganciano la giacca, ma io lo fermo, nonostante non vorrei.

- Matteo, devi andare. Joe ti sta aspettando ed è importante, dovete registrare ancora qualche canzone e non devi distrarti- gli parlo dolcemente, cercando di farlo tornare con i piedi per terra.

È vero, sta diventando famoso, ma il successo che sta riscuotendo deve fargli capire che deve lottare sempre di più, non deve adagiarsi sugli allori.

- Hai ragione.- sbuffa - Ricorda che poi stasera abbiamo quella festa... dobbiamo andarci per forza, anche se sarebbe meglio restare a casa con te- fa il labbruccio e affoga la testa sul mio petto, facendomi ridere ancora una volta.

È così strano che nonostante stiamo insieme da quasi cinque anni la nostra passione e la nostra complicità siano ancora così forti ed intense.

Mi riaggancio la giacca e gli stampo un bacio a fior di labbra, prima di alzarmi dalla sue gambe. - Forza Privitera, devi andare. Ti prometto che stanotte sarò tutta tua-

Gli regalo un occhiolino e lui sospira con fare teatrale, per poi annuire quasi sconsolato.

*

Mi specchio un'ultima volta osservandomi per bene. Il vestito rosso fuoco che ho messo si adagia perfettamente sulla mia pelle e, per una volta, mi sento davvero bella e sexy.

- Oh... penso che stanotte dovrò ammazzare un bel po' di gente.- Matteo fischia leggermente e mi prende per mano, facendomi fare un giro su me stessa - Sei dannatamente bella e andrò fuori di testa ogni volta che qualcuno ti guarderà- sorrido, intenerita dalle sue parole e faccio per rispondergli, ma il suo telefono segna l'arrivo di un messaggio.

Si scusa e legge velocemente il testo. Il suo sguardo muta drasticamente, da felice a nervoso, così gli chiedo, preoccupata, cosa stia accadendo.

- Alla festa c'è anche Sfera Ebbasta, Joe è già lì e mi ha detto che c'è pure quel buffone...- sbuffo sentendo le sue parole e vedendo il suo viso contratto in una smorfia.

Sfera Ebbasta sarebbe, da anni, una delle persone che Matteo sopporta meno. Non sono mai andati d'accordo, per vari motivi. Sono rivali nella musica e, ormai, lo sono anche nella vita.
Non si lasciano sfuggire nessuna occasione per " dissarsi " a vicenda e, anche se non ho mai visto Sfera di persona, grazie a Matteo, di lui so vita e miracoli. Essendo cresciuti nella stessa città si conoscono alla perfezione, nonostante Matteo ripeta sempre che l'unico rapper di Cinisello è lui e che Sfera dovrebbe smetterla di appellarsi " King di Ciny " perché essendo nato a Sesto San Giovanni non è un cinisellese doc.

A momenti mi pare che questa inimicizia, che dura da anni, sia un po' qualcosa di immaturo, ma poi mi rendo che nel mondo del rap i dissing, forse, sono una cosa indispensabile. Inoltre sto sempre accanto a Matteo, da anni, non gli do certamente contro per questa storia.

- Amore, tu sei migliore di lui.- gli accarezzo il viso, alzandomi sulle punte, mentre lui accarezza i miei lunghi capelli neri come la pace - Tu sei fantastico anche senza mettere in mostra tutto ciò che hai, senza farti vedere in giro con mille donne e senza dimostrare e ribadire di essere il migliore.-

Le sue labbra si curvano in su, formando un sorriso, e mi stampa un bacio dolce sulla fronte, stringendomi a sé. - Sei tutta la mia forza, Demetra. Senza di te non so cosa farei. Sei la cosa più bella che ho. Non smetterò mai di dirti quanto ti amo.-

- Ti amo anche io, Matteo. Non dimenticarlo mai- ci scambiamo un altro bacio e poi usciamo di casa, pronti ad affrontare una serata colma di serpenti a sonagli.

*

Il mio ragazzo parcheggia la sua Mercedes nel primo posto libero e poi scendiamo dalla macchina. Mi sistemo meglio la giacca nera di pizzo e Matteo, poi, mi prende per mano e mi conduce all'interno dell'immensa ed elegante villa.

Mi guardo immediatamente intorno, rapita dalla bellezza del posto. Non sono mai stata in un posto così.

Un ragazzo, credo il proprietario di casa, viene ad accoglierci e a salutarci, ma io sono troppo impegnata a guardarmi intorno per prestargli la mia attenzione.

Un'enorme scala di marmo bianco è la prima cosa che si nota entrando, poi un enorme arco sulla parete destra che collega l'ingresso a una sala immensa. Qui dentro tutto è eccezionale. Ok, sembro una bambina entusiasta, ma in questo momento sono davvero senza parole.

Matteo mi stringe per mano e, dopo essersi congedato dal tipo con i capelli rosa, mi porta nella stanza adiacente. La prima cosa che salta all'occhio è sicuramente il tavolo di legno gigante in fondo alla sala, e poi il caminetto  scoppiettante grande quasi metà parete.

- Bello questo posto...- commento, con un tono un po' sostenuto per farmi sentire dal mio ragazzo, visto che c'è leggermente la musica alta che viene messa direttamente da una giovane dj dai capelli color arcobaleno alla consolle.

- Sì, Josh ha un bel patrimonio, il padre è un noto notaio, quindi tutto questo è suo nonostante sia così giovane- mi spiega sorridendo e io faccio per rispondere, ma mi interrompo quando vedo Joe avvicinarsi a noi.

- Ciao piccola- mi lascia un bacio sulla guancia e io ricambio immediatamente. Joe, nome d'arte di Nicolò Cauli, è il produttore di Matteo, collaborano insieme da anni e sono, tra l'altro, migliori amici, quasi fratelli, perciò è una di quelle persone di cui mi fido ciecamente, in fin dei conti lo conosco da anni, è la prima persona che Matteo mi ha presentato quando abbiamo iniziato ad uscire insieme.

- Comunque Veggie- Joe chiama il mio ragazzo con uno dei nomignoli che usa nella musica, attirando la sua attenzione - guarda a destra. Sulla poltrona, con una ragazza in braccio e un bicchiere pieno di sciroppo in mano, c'è il tuo migliore amico- sorrido sentendo il suo tono derisorio, mentre Matteo inizia a imprecare a voce bassa nei confronti di Sfera Ebbasta.

Curiosa di vedere il ragazzo che il mio fidanzato odia tanto mi giro verso destra, lentamente, cercando di non dare nell'occhio.

Il mio sguardo si posa su un ragazzo con il ciuffo rosso e una bandana legata tra i capelli che sta facendo alzare la ragazza che era comodamente seduta su di lui fino a qualche secondo fa, le dice qualcosa e lei annuisce per poi allontanarsi ondegiando i fianchi.

Guardo questa scena con assoluto disgusto finché, improvvisamente, il ragazzo dal ciuffo rosso alza la testa e incrocia lo sguardo con il mio. I suoi occhi si spalancano leggermente e poi mi esamina dalla testa ai piedi, mettendomi immediatamente in soggezione, mentre sul suo viso compare un sorriso compiaciuto.
Incrocia nuovamente i miei occhi e mi schiaccia un occhiolino.

Mi rigiro di scatto, infastidita dalla scena appena avvenuta, e dalla sua mancanza di rispetto.

Il suo sguardo mi ha fatto sentire come se fossi scoperta. Non mi era mai capitato di essere guardata così. Inoltre, non si è fatto certamente scrupoli vedendo che sono accompagnata e non sola.

Ora capisco perfettamente perché Matteo lo chiama pagliaccio o buffone, l'ego di Sfera Ebbasta è immenso più di questa villa.

Spero che stia al suo posto per il resto della serata.

Cartine Cartier|| Sfera Ebbasta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora