Cinismo. O stronzaggine. O coglionaggine. Fate voi.

Buoni propositi

Parte scritta di getto, mentre sto crollando per il sonno, prima che il mio cervello riattivi il sistema e cestini quel che voglio scrivere. Se fa cagare, ecco perché. Enjoy!

BUONI PROPOSITI

Buoni propositi per il 2019: studiare, fare il bravo, non dire le parolaccie (perché si sa, dalle parolacce alle bestemmie il passo è breve), giocare poco ai videogiochi (perché si sa, i videogiochi inducono alla violenza), fare palestra, risolvere il problema della fame del mondo, portare la pace nel mondo, mandare affanculo tutti quanti.

Ah, i buoni propositi. Cascasse il mondo, a ogni capodanno molta gente deve stilare una lista di buoni propositi per il nuovo anno; propositi che verranno sempre, irrimediabilmente e "inaspettatamente" disattesi uno dopo l'altro.

Come se me ne fregasse che voi volete smettere di fumare o di studiare di più. Lo sappiamo tutti che, nonostante sia passato un anno, siamo tutti quanti le stesse teste di cazzo del giorno prima, dell'anno prima.

Mi piace pensare che chi si propone dei buoni propositi creda agli oroscopi e che le stelle abbiano una qualche non ben specificata influenza su di noi. E sono sicuro che credono anche a un tizio vecchio e barbuto che sta nel cielo, che ha inseminato una vergine permettendole di partorire suo figlio/se stesso e che, nonostante sia onnisciente e onnipotente, ha permesso che le sue creature predilette mangiassero un cazzo di frutto.

Ma vabbè, che mi aspetto, in Italia quasi tutti sono (o almeno, dichiarano di essere) cattolici.

Ho sentito usare il termine "buonismo" soprattutto per "smerdare" (o almeno, ci provano) chi pensa che sia poco carino lasciare che centinaia di persone muoiano annegate su un barcone in mezzo al Mediterraneo solo perché hanno deciso di espatriare (clandestinamente, lo so, ma ci si può lavorare) nella vana speranza di un futuro migliore. Ma io credo che niente ci sia di più buonista di questo periodo, del periodo tra Natale e Capodanno: a Natale perché c'è la cagata del "siamo tutti più buoni"; a Capodanno perché ci sono i "buoni propositi per l'anno nuovo".

I buoni propositi sono per gli ipocriti, per gente "tutto fumo e niente arrosto", per chi ama riempirsi la bocca di belle parole ma che non ama tanto muovere il culo e concretizzare le cagate che dice.

I "buoni propositi" sanno di paraculata; chi li esprime somiglia tanto a quei sedicenti cristiani che amano ribadire che la loro religione sia pace e amore, che vanno a messa la domenica e a confessarsi per mettersi a posto la coscienza, ma che poi sono persone sostanzialmente di merda e ipocrite, persone che magari (magari, non sto dicendo tutte, non voglio fare di tutta l'erba un fascio) inneggiano a dittatori fotografati mentre facevano bungee-jumping o che pensano che un'efficace strategia di lotta al terrorismo sia bombardare a tappeto il Medio oriente, o che cagano il cazzo su Twitter per un presepe e dei cazzo di crocifissi nelle scuole (e per inciso, io sono una di quelle zecche rosse di merda che vorrebbe vedere sparire tutta questa roba dai luoghi pubblici e soprattutto dalle scuole).

E mentre questi ipocriti da combattimento stimolano le loro corde vocali o digitano freneticamente su schermi o tasti di diverse forme e dimensioni (come sto facendo io in questo momento, per intenderci) pronunciando o scrivendo frasi grondanti di fetido e zuccherino (e diabetico) cringe, la biosfera si avvicina sempre di più alla sua ultima ora, le temperature si alzano sempre di più e gli orsi polari diventano sempre più rari dei panda. Tanto fotte sega dell'ecosistema, del riscaldamento globale (tanto sappiamo tutti che è un'invenzione), abbiamo mielosi e irrealizzabili propositi da fare per il nuovo anno!

Il 2019 non sarà un anno migliore. Sarà un anno, uno dei tanti. Anzi, forse potrebbe essere un anno peggiore del precedente, del fu 2018. Staremo a vedere.

L'unico proposito per questo nuovo anno che mi sento di proporre (di gran lunga realizzabile, lo sto facendo ora), e le ultime parole con cui vi lascio, è questo: cagare il cazzo a tutti.