Quella merda di "Dio, Famiglia, Patria"

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Particina veloce veloce sul rincoglionimento di alcuni trogloditi nostalgici.
Edit: alla fine ci ho messo due mesi a scriverlo. Vabbè. Sono scemo.

SU MOTTI FASCISTI, LA CIRINNÀ E MAZZINI

Che bello sclerare quando i nostalgici si fanno sentire. Dovrei fottermene, perché sono dei disadattati, ma sapete, mo mi sarei anche un po' rotto i coglioni.

Che una figura istituzionale faccia stronzate dovremmo esserne ormai consci, ma a quanto pare no.

Credo che sia noto a tutti il tweet della Cirinnà che, durante la manifestazione femminista dell'8 marzo a Roma (ok, è un evento successo tipo a long time ago), si è fatta una foto che la ritraeva con un cartello che portava la scritta "Dio, patria, famiglia - che vita de merda".

È successo il delirio. Critiche da qualsiasi parte da qualsiasi fazione. Il problema non sono le critiche: sei una senatrice, sei del PD (e già di base ti piove merda addosso), critiche arriveranno per forza. Il problema è da chi sono arrivate: posso capire quelli di destra. Posso capire ancora meglio i fascisti, è il loro pane quotidiano sparare frasi idiote e spalare merda contro "gli antagonisti". Non capisco le critiche da sinistra.

E non perché Cirinnà sia di sinistra o il PD sia di sinistra, ma per il cartello.

Si sono lamentati del cartello. Perché era offensivo.

Perché effettivamente offendere lo slogan di un'ideologia che offende la dignità umana è offensivo.

La ggente si è incazzata perché non ti puoi scagliare contro Dio, la famiglia e la patria. Non dobbiamo permettere che siano emblemi della destra.

E infatti il cartello non offendeva i concetti, ma lo slogan in sé.

Perché sticazzi a quanti e quali di questi ideali tu creda, lo slogan è fascista.

Puoi essere cristiano, nazionalista o preferire una famiglia a un'altra, o tutte e tre le cose. È giusto così. È un tuo diritto. Credere a uno di questi concetti è sacrosanto. Sbandierare lo slogan no. Se lo fai sei fascista. Punto. Non ci sono storie.

Non posso scambiare uno che urla "Dio, famiglia e patria" per un comunista e uno che urla "No pasaran" per fascista.

"Dio, patria, famiglia" è un concetto fascista, una retorica che concepisce un modello di società e accetta solo quello.

Ora, non so. Vi piacerebbe un paese sottomesso alla Chiesa nella quale la donna è vista come sfornatrice di spaghetti e pargoli, pargoli che verranno accolti tra le vesti dei preti a prendere l'ostia in bocca e poi diventeranno soldati che andranno a morire per la gloria della patria?

Io, sinceramente, no. Poi sono gusti.

E mi domando: che gusti ha uno che continua a rompere il cazzo ribadendo che "la frase è di Mazzini! Mussolini non c'entra niente"

Perché è risaputo che la frase non sia MAI usata dai fascisti! Ovviamente!

Ok, lo slogan è di Mazzini. E quindi? Ormai i fascisti se ne sono appropriati.

È come la croce celtica, il sole nero, la svastica.

Ok, sono simboli nati per tanti bei motivi, ma non c'è storia, nell'Occidente del III millennio sono simboli dell'estrema destra.

In definitiva, bell'autogol, sinistra!

E poi si chiedono perché sei a pezzi.

Bah.

Saluti da una "zecca rossa antagonista"

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