S1: E2 "Ciao, fratello"

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STEFAN


Vampire Diaries - Stefan's theme

Mystic Falls, 31 agosto 2010

Caro Diario,
Oggi l'ho rivista. Tutto ha di nuovo preso ad avere senso. Nonostante la mia promessa di starle lontano, non sono riuscito nel mio intento. Ho fallito. Sono un codardo. La voglia di toccarla, di respirare il suo profumo e di perdermi nei suoi occhi verdi è troppa. Eppure, non posso. Lei non sa chi sono veramente. Mi ripudierebbe a vita e io non voglio che mi odi per l'eternità. È molto arrabbiata, ora. Come biasimarla? L'ho lasciata io, ma ho avuto le mie ragioni. Lei non potrà mai capire. Non potrà mai accettare la mia vera natura. Perché è tutto così difficile?

Sospiro, appoggiando la penna sulla scrivania scura. Con le dita sfioro lentamente le pagine del diario. Il viso di Laurel è ancora impresso nella mia mente. Non riesco a liberarmene.
Zach entra nella stanza, lanciando il giornale sul tavolo. I titoli dell'edicola citano: "Attacco animale".
"C'è qualcosa che devi dirmi, Stefan?" domanda furioso Zach. Aggrotto la fronte confuso. Non capisco perché sia così arrabbiato.
"Dovrei?" domando chiudendo il diario.
"È il secondo attacco animale questa settimana." spiega mettendosi di fronte a me a braccia conserte. "Devi stare attento o la gente comincerà a insospettirsi." aggiunge.
"Aspetta un momento." dico alzandomi dalla sedia. "Tu credi che sia stato io ad aver ucciso quelle persone? Zach, sai di cosa mi nutro. Non sono stato io." mi difendo, ma lui non accetta repliche, anzi lascia la stanza inorridito. Prima di sparire definitivamente, però, si volta di nuovo a guardarmi.
"Ti ho permesso di stare qui, perché è casa tua, ma se non ti dai una controllata sarò costretto a cacciarti." detto così va via, lasciandomi l'amaro in bocca.
Non so se seguirlo e convincerlo a credere che non sono stato io, ma una presenza alle mie spalle mi costringe a girarmi verso la balconata della mia stanza. Come immaginavo.
"Damon." dico serrando la mascella.
"Ciao, fratello." sorride lui.
"Che cosa ci fai qui?" domando.
"Mi mancavi, fratellino. Sono venuto a trovarti. Non sei contento?" domanda sarcasticamente. Resto in silenzio, perché so che sta mentendo. Damon ha sempre un motivo per ogni cosa. Se è tornato a Mystic Falls c'è una ragione.
"Credevo che avessi imparato a nascondere le tue tracce." dico guardandolo spostarsi per la stanza. Damon afferra il giornale, leggendo con un ghigno stampato in faccia il titolo dell'articolo.
"Ho dovuto sistemare io il tuo casino." dico rivolgendomi alla ragazza a cui ho dovuto cancellare la memoria. Un'amica di Laurel, per quanto ne so.
"Il solito guastafeste." dice Damon alzando gli occhi al cielo.

Interrompi la colonna sonora

LAUREL

The Features - Off Track

Il parcheggio è affollato, quando Elena accosta e spegne il motore dell'automobile.
"Non so come ringraziarti." dico amareggiata guardando fuori dal finestrino.
"Non devi. Puoi chiedermi di accompagnarti a scuola quando vuoi." replica Elena, abbozzandomi un sorriso.
Sospiro e abbasso lo sguardo sulle mie gambe. La scorsa notte è stata strana. Tyler mi ha accusata di qualcosa che non ho fatto, Bonnie ha inaspettatamente incenerito il suo marshmallow, Amelia è stata aggredita da un'animale feroce e Stefan è intervenuto in mio soccorso...Avevo tutto sotto controllo, eppure quando è arrivato lui mi sono sentita al sicuro. Non dovrei sentirmi così nei confronti di Tyler?
"Grazie." rispondo alzando lo sguardo.
"Posso chiederti una cosa, Laurel? Non sei tenuta a rispondere se non vuoi..." ma prima che possa finire la frase la fermo, scuotendo la testa.
"Vuoi sapere se tra me e Stefan c'è ancora qualcosa, non è così?"
Lei annuisce in silenzio.
"C'è stato, ma ora è finita." dichiaro.
"Ho capito. Andiamo?"
"Andiamo!" esclamo spalancando la portiera dell'automobile.
Caroline e Bonnie ci aspettano all'entrata della scuola. Non ho visto Tyler nei paraggi. Buon segno.
"Ciao, ragazze!" esclama Caroline, non appena le raggiungiamo, "Oggi sono aperte le iscrizioni per le cheerleader e voi che cosa mi avevate promesso l'anno scorso?"
Elena, Bonnie ed io ci guardiamo.
"Allora?" esorta la figlia dell'agente Forbes.
"Che ci saremmo iscritte." dico piegando le labbra in un sorriso.
"Esatto!" esclama Car', saltellando come una bambina felice.
Facciamo per dirigerci all'entrata dell'edificio, ma una voce a me famigliare mi chiama. Mi volto. Tyler.
"Possiamo parlare?" domanda lui, gettando un'occhiata alle mie amiche.
Mi giro verso le ragazze.
"È tutto a posto." dice Elena prendendo per un braccio Caroline e Bonnie. "Ti aspettiamo in aula."
Annuisco e riporto lo sguardo su Tyler.
"Mi dispiace per ieri sera, Laurel. Sono stato uno stronzo." dichiara.
Annuisco. "È vero, ma eri ubriaco." ma che mi prende? Sto d'avvero giustificando io stessa il suo comportamento? Mi dico che va bene, che è successo e che tutto si sistemerà. Ma come? Ero così arrabbiata con Tyler, che durante la notte non ho fatto altro che pensare a Stefan e alla sua mano che mi afferrava per il polso, provocandomi una scarica elettrica lungo il braccio.
"Ricominciamo da capo. Stasera. Al Mystic Grill." propone lui, prendendomi le mani.
"Un appuntamento?" domando sorridendo.
Lui annuisce.
"Va bene, ci vediamo stasera al Mystic Grill."
Lui mi schiocca un rapido bacio sulle labbra e si allontana insieme ai suoi amici. Lo guardo allontanarsi, domandandomi se sto facendo la cosa giusta.
"Laurel?"
"Matt!" esclamo, voltandomi.
La scorsa notte le ragazze ed io abbiamo intuito che la chiacchierata tra Amelia e Matt non era andata proprio bene.
"Ho sentito di Amelia. Sta bene?" domanda il ragazzo dai capelli biondi.
"Perché non lo scopri di persona? Vai a trovarla. A lei farà piacere." rispondo strizzandogli un occhio.
"Lo farò, grazie."
Lo saluto con la mano e mi dirigo verso l'entrata della scuola.

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