5.

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Passò il resto della giornata chiusa letteralmente in stanza.
Un perforante mal di testa la tormentava, senza darle la possibilità nemmeno di ragionare su tutto ciò che le incasinava i pensieri.

Fino a quel momento aveva creduto che, oltre ad un incredibile sfiga e terrificante esperienza, la sua permanenza in quella casa avrebbe potuto farla crescere culturalmente.
E si, culturalmente stava crescendo, ma in ambiti ben diversi da quelli che si era immaginata.
Per un momento si era pure chiesta, come mai avessero questa fissazione per il piacere carnale.
Ma poi si era detta, chi non ce l'ha?
Che sia carnale o meno, ognuno di noi è alla ricerca del piacere nella propria vita e, probabilmente, il loro era semplicemente il modo più veloce e facile per ottenerlo, considerando anche le loro discrete forme fisiche.
Avevano tutti, nessuno escluso, un modo di porgersi nei confronti del prossimo alquanto contorto.

'Dio mi rinfaccerà all'infinito l'aver abbandonato il corso di psicologia, è una sua punizione tutto questo ne sono certa...'

Ma lei, da brava persona seria e razionale, decise che prima di agire o pensare a come agire, andava fatto un quadro della situazione.

•Bloccata in una magione dalle dimensioni di mezzo continente asiatico.

•Coinquilina di 6 vampiri, uno più arrapato dell'altro.
Sadici.

Per il momento, il contatto diretto l'aveva avuto con 4 di loro:

•Ayato, pallone gonfiato in cerca di sangue.

•Kanato, tenero all'apparenza ma yandere, estremamente yandere.

•Laito, maniaco pervertito, probabilmente il più arrapato fra tutti.

•Reiji, quello che le sembrava il più serio e distaccato ma con cui aveva iniziato a vedersi per avere informazioni gratuite.
Gratuite un paio di cazzi.
Si stava praticamente prostituendo per quel tipo.

'Beh, sempre meglio che morta...' pensò, per darsi un minimo di sostegno morale.
Poteva considerare i contro, ma se c'era una cosa che le avevano insegnato i suoi fratellini era di non fermarsi alla lista "delle cose brutte" ma di farne anche, e soprattutto, una di quelle "belle":

•È tutto gratis.

•I vampiri sono gnocchi, ma dei fighi da sturbo.

•Aveva una stanza figa, della serie Principessa Sissi levate.

•I morsi stavano diventando piacevoli.

•Erano tutti talmente in astinenza che avrebbe potuto passare per il letto di ognuno di loro più di una volta per mesi e mesi.

•Adesso nessuno poteva dirle che era una sfigata senza ragazzi.

Ottimo, quindi le uniche cose positive riguardavano relazioni strettamente fisiche.
Bene, una crescita culturale davvero notevole.
L'istinto le avrebbe suggerito di chiudersi in camera e non uscire mai più, ma aveva appurato che le porte per quei 6 non erano un ostacolo, nemmeno sprangate, non si spiegava ancora perché ma intanto era un dato da considerare.
Il quesito alla fin fine era sempre lo stesso:

'Ma che fare? Dare ascolto all'istinto di sopravvivenza o alle ovaie?'

Ancora immersa nei meandri dei suoi pensieri, venne riscossa da un bussare alla sua porta.
Alle prime fu tentata di ignorarlo, per paura che fosse Ayato o altri malintenzionati, anche se alla fine chiunque basasse alla sua porta in quella casa, aveva moleste intenzioni.
Ma sempre per paura di scatenare l'ira di uno di loro, si alzò e aprì di soppiatto l'uscio.

"Oh, sei tu Kanato-kun... Prego, entra."

"Visto Teddy, te l'avevo detto che non era arrabbiata con noi..." mormorò il ragazzo prima di entrare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 10, 2020 ⏰

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