Capitolo 10

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*Canzoni per il capitolo:*

Icarus-acoustic-Dan Oween

Everywhere I Go- Sleeping At Last

Someone you loved-Lewis Capaldi


   BOCCA DI ROSE

*Flashback*

Ore 11.00 a.m.

'' Allora polpette, ricapitoliamo un attimo. Stasera la festa di carnevale è spostata presso la villa dei signori Ross,nonché genitori del vostro compagno Ethan'' concluse la maestra Channy. Era una donna davvero bella, certo non perfetta,ma si contraddistingueva nelle sue imperfezioni. Era giovane, andava circa sulla quarantina o comunque l'avrebbe raggiunta di lì a poco. Aveva dei lunghi capelli castani, che ricadevano in dolci boccoli,talvolta arruffati. Tendeva sempre a raccoglierli in una coda alta e sontuosa che le incorniciava il viso rotondo e paffuto,dello stesso colore della cioccolata. Era di origine africana ma con la sua particolare bellezza sembrava uscita dal cartone animato ''pocahontas''. Lo suggeriva anche il suo fisico, curvilineo al punto giusto ed imponente al tempo stesso. Lo stacco di gambe che possedeva,la slanciava talmente da sembrare davvero una guerriera,tipica dei fumetti. Ma ciò che più la rendeva ammaliante era l'amore che provava per i suoi alunni.

''Ethan, ricorda ai tuoi compagni l'orario,gentilmente'', il bambino seduto accanto alla dolce Emily, rivolse un sorriso spavaldo alla donna posta di fronte il suo banco, e sistemandosi il grembiulino annunciò ''Sarà un evento stellare amici. La villa apre i suoi cancelli alle 9 di stasera. E non dimenticate di sfoggiare il vostro miglior vestito da eroe!'' terminò ammiccando. Magari, ad una persona esterna alla vita di Ethan e alla sua personalità, potrebbe pensare che il suo discorso sia stato fatto da qualcuno per poi essere stato imparato dal sottoscritto eppure Ethan era tutto tranne che qualcuno che seguiva gli schemi. Era sempre pronto sul pezzo, la sua testa elaborava frasi degne da nobel e non ti stancava mai. Era travolgente, spigliato, altruista. Era perfetto. Lo era eccome e Emily non l'avrebbe mai abbandonato. Lui era la sua acqua. Senza di lui,triste pianta quale era,sarebbe appassita.

La piccola bambina dai capelli color corvino, ne era fin troppo consapevole.

Ore 8.30 p.m.

''Emily,tesoro faremo tardi! Cosa dirà Ethan se sarai tu questa volta a fare tardi? Te lo rinfaccerà talmente tante volte che sarai costretta ad offrirgli un thè ed un gelato,per zittirlo."

La voce soave della signora Moore risuonò per l'intera rampa di scale,ma la piccola Emily era talmente assorta dai suoi pensieri da non udire neanche il minimo rumore possibile.

Era posta ai piedi del letto, accovacciata dinanzi al suo imponente armadio, al quale erano appese due grucce sulle quali erano ancorati due vestiti raffiguranti gli abiti di due supereroine della marvel. Emily amava la marvel,eppure quella sera non sembrava importarle. La sua totale attenzione era posta al vestito che teneva stretto tra le mani. Un semplice vestito rosso a balze, totalmente discordante con il tema della festa che si sarebbe tenuta quella sera. Emily, però, ne era totalmente rapita. Sembrava come se quel vestito fosse la soluzione a tutti i suoi turbamenti. La sua mente viaggiava ancora nei ricordi dei giorni precedenti, nei quali, era andata ogni giorno nella stanza di Marie e con sua madre aveva provato qualsiasi vestito potesse essere cucito. Si parlava di vestito quali l'astronauta,la nuvoletta,la strega,lo scheletro principessa, ma nessuno di essi aveva strappato un sorriso alla piccola Emily se non quel vestito rosso. D'un tratto un ticchettio ,che prima si infrangeva lontano,si fece più vicino sino a quando la porta della stanza non si aprì e ne fuoriuscì una morbida chioma corvino e due grandi occhi magnetici.<<Emily ,papà ci sta aspettando. Ma tesoro,perchè sei ancora in pigiama?>> quella voce calda scosse Emily dai suoi pensieri e le fece porgere lo sguardo sulla persona che aveva parlato. <<Io..s-ssono quasi pronta mammina >> annunciò Emily sforzandosi di sorridere. Ma in fondo era a sua madre che stava mentendo e mai sarebbe riuscita a farle trasparire qualcosa.La signora Moore fissava Emily silenziosamente e lentamente avanzava al suo fianco.Appena giunta in quello spazio di stanza, si accovacciò su se stessa e prese il mento di sua figlia tra le dita. Ah,quelle fragili mani quanto tranquillizzavano Emily. Erano sempre fredde,quasi severe ma appena ti sfioravano era come sentire dei petali carezzarti la pelle e non c'era niente di più bello. <<Emmy cosa succede? Neanche questi vestiti ti piacciono? Ieri eri così contenta che finalmente Marie ha riposato stanotte>> asserì la donna scherzosamente. <<Si mammina mi piacciono ma non sono quello che voglio indossare stasera>> constatò con flebile voce Emily,stringendo a se il vestito che fissava ormai da ore. A quel gesto qualcosa scivolò lento dal vestito sino a sfiorare il pavimento. Gli occhi della piccola si spalancarono ansiosi ma nessuno ebbe il coraggio di muoversi. Lentamente la mano della signora Moore avanzò verso l'oggetto appena caduto: la sua collana di perle. La raccolse e la carezzò, ma non disse nulla. Il suo sguardo era puntato su sua figlia,la sua più grande vittoria. La piccola timidamente provò a scusarsi assemblando parole scoordinate e farfugliando su qualche pensiero che le era passato di mente ma non servì molto. La signora Moore non la stava ascoltando, sorrideva emozionata a qualcosa che stringeva insieme alla collana. Un disegno. Quel disegno. E fu lì che Emily realizzò che nel brusco gesto compiuto non era caduta solo la collana ma anche il disegno che aveva provato a dare tante volte a sua madre ma che mai era riuscita a consegnarle. Sua madre si tirò su composta e sollevò anche lei.Le scostò i capelli e in un lento gesto aprì un cassetto da cui ne fuoriuscì una piccola collana di perle. Proprio come la sua. La portò lentamente in direzione del collo di Emily e l'agganciò. Dopodichè aprì completamente il foglio e lo attaccò sull'armadio leggendo ad alta voce cosa c'era scritto <<Cosa voglio essere da grande>> ,un sorriso le incorniciò lo sguardo alla vista del disegno allegatoci sopra. Un ritratto di lei da giovane con addosso un vestito rosso e una collana di perle emergeva al fianco della scritta storta e colorata di Emily. Le loro mani si allacciarono con sicurezza e fascino,i loro occhi sul ritratto ammaccato, il battito a mille.

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