Cercai di distogliere lo sguardo dai suoi luminosi occhi scuri e riposai i miei occhi sulla ragazza che era ormai in piedi a ballare.
Mi voltai di nuovo, credendo di trovarlo di fianco a me, ma mi accorsi che era sparito. Non ero cosciente del perché, ma un po' ci ero rimasta male. Un po' avrei voluto continuare a parlarci. Un po' avevo la voglia di lasciare la terrazza ed andare a cercare quel misterioso ragazzo. Lo feci.
Mentre mi dirigevo verso le scale per scendere e raggiungere la sala principale mi fermai, alzai lo sguardo e lo vidi. Se ne stava appoggiato sulla parete con un libro in mano e l'espressione di chi aveva trovato il proprio mare in cui nuotare serenamente.
Rimasi titubante per qualche secondo sull'andare o il non andare da lui. Fu proprio quando mi decisi ad andare che una mano mi prese il polso, da dietro.
<<Esm, abbiamo un problema.>> mi girai e vidi Jasmine con un'espressione facciale alquanto preoccupata.
Senza darmi il tempo di rispondere e chiedere chiarimenti mi trascinò via. Mi girai un'ultima volta verso di lui, dopo di che seguii Jasmine.
Mi portò in una delle tante stanze e vidi Maya, stracolma di lacrime sul viso, seduta sul letto, che piangeva ininterrottamente. Mi avvicinai a lei.
<<Ehi, Maya, che succede?>> le chiesi asciugandole le lacrime.
<<Non-non lo so. Ho bevuto un po' e lo-lo sai come sono vulnerabile quando sono sbronza. Ho vis-to Jas ed Eric assieme, si baciavano ed io...mi sentivo così sola. Dov'eri? Oh scusami Esm se ti ho lasciata sola, sono uno schifo. In tutto.>> mi rispose lei, singhiozzando rumorosamente.
<<Maya, io sto bene, tranquilla. Senti, siamo ad una festa, no? Sono venuta solo per te, per vederti divertire come non mai. Quindi ora tu ti alzi, ti asciughi le lacrime, sorridi e vai a ballare! Guarda che Leo è di sotto. Va' da lui, coraggio.>> le risposi io, spostandole una ciocca di capelli dal viso.
<<Hai ragione! Vado!>> si alzò in piedi. <<Io valgo! Io posso scalare montagne elevatissime e posso andare da Leo!>>. Mi diede un bacio sulla guancia ed uscì dalla stanza, fiera di sé.
Mi girai verso Eric e Jasmine con un'espressione compiaciuta.
<<E con voi parlerò dopo. Devo andare.>>
<<E dove vai tu? Veniamo con te.>> mi disse Eric.
<<Oh, non ti preoccupare, mi sto divertendo>> gli risposi io, per poi uscire dalla stanza e lasciarli soli.
Arrivata nella cucina bevvi altri shottini in compagnia di altre ragazze a me sconosciute, ma simpatiche.
Ora la stanza girava un po'. Ora un po' troppo.
Mi ristabilii e mi diressi nella sala 'da ballo'. Partì 'My life is going on', la mia canzone preferita in assoluto. Iniziai a muovermi lentamente ed in modo sensuale, proprio come mi aveva insegnato Jasmine. Solo che ora era tutto più naturale, più magico. Un ragazzo si avvicinò a me e mi prese i fianchi.
Poco dopo mi accompagnò con lui nel corridoio, per poi raggiungere una stanza. Mentre stavo per entrare in quella stanza sentii una voce da dietro.
<<Ti credevo più valorosa.>> mi girai. Era lui. Continuava a non guardarmi e a fissare il suo drink, che teneva fra le mani. Io, con tutto il mio alcol in corpo, mi staccai dal ragazzo e andai verso di lui.
<<Valorosa? E tu che ne sai di me? Ora una ragazza che fa sesso non è valorosa? Torna a leggere i tuoi libri!>> gli urlai in faccia. Un secondo dopo mi pentii amaramente di quelle parole, da me appena pronunciate, ma non lo feci vedere. Quando bevevo, assumevo più sicurezza in me stessa e questo mi portava ad affrontare le persone in modo sfacciato.
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Desire on fire
RomanceEsmeralda ha 17 anni, ama il teatro, la musica e tutte le loro sfumature. No, non è la solita e monotona ragazza indifesa e sensibile senza amici, anzi, al contrario, non si sottrae al divertimento, soprattutto se questo si svolge con le sue due mig...