Capitolo 2.

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Mi mangio le unghie nervosamente.

Ho appena ricevuto un sms da Charlie.

Io non gli avevo dato il mio numero, come ha fatto ad averlo?

Sarà stata Martha.

Sicuramente è stata lei.

Il messaggio dice:

"Ciao vicina di banco,come stai? Ah,sono Charlie."

Prendo in mano il cellulare e digito:

"Ciao Charlie. Sto bene grazie."

Inviato.

"Che fai?" risponde.

"Che vuoi?"

"Sto solamente tentando di diventare tuo amico."

"Non ho bisogno do amici." invio.

"Sì invece."

"No!"

"Mettila come vuoi,ma non riuscirai a liberarti di me facilmente!:)"

Scuoto la testa sorridendo.

"Va bene signor so tutto io".

"Va bene signora so tutto io."

Il mattino dopo sono andata a scuola,mi sono seduta al mio banco,buona buona. Charlie è arrivato in ritardo come il giorno prima,ma non ci siamo detti una parola. Ero in parte sollevata e in parte imbarazzata.

Quando il prof di inglese è uscito per andare in bagno, gli ho parlato.

-Perché non parli?-chiedo.

Nulla.

-Charlie.-lo strattono. -Charlie.-

Niente ancora una volta.

-Ci rinuncio.-dico.

-Sono vivo se è quello che ti preoccupa.-sussurra al mio orecchio.

Alzo gli occhi al cielo.  -Grazie per l'avvertimento.-dico.

-Che c'è?-sorride.

Io lo guardo con gli occhi semi chiusi poi dico:-Piantala.-

-Di fare cosa?-

-Di guardarmi.-

-Che ci posso fare se sei bella?-

-Io non sono bella-borbotto.

-Oh Lia...come siamo pessimiste.-

Non ho il tempo di replicare perché in quel momento il prof entra in classe.

CharlieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora