Capitolo 3

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Le giornate con Jason passano sempre velocemente, ma oggi è abbastanza stressante vederlo sempre con gli occhi sullo schermo del suo cellulare.

Solitamente andiamo a mangiare una pizza e poi al campo a vedere le partite amichevoli tra i nostri amici, oggi invece vuole andare a prendere il gelato e nemmeno mi ascolta quando parlo, sembro quasi non esistere.

Appena arriviamo lo vedo avvicinarsi al bancone e noto una ragazza castana con gli occhi blu, quasi più alta di Jason, col grembiule della gelateria. Così ricordo che mi aveva detto che Clarissa lavora in una gelateria.

Mi avvicino anch'io e li sento ridere. Jason si gira, smette di ridere e ci presenta.

-Piacere Clarissa.

-Emy.- rispondo stringendole la mano.

-Jason non mi ha parlato di te, sei sua sorella?

-La sua migliore amica.

Ha una sguardo strano e sembra essere contraria a ciò che le ho appena detto, ma sorride e si rigira a parlare con Jason.

Intanto io ordino il mio gelato e comincio ad essere più pensierosa del solito, paranoie su paranoie, sono solo paranoie quelle che ho in testa.

Ho paura che qualcosa possa ferirlo e non voglio che soffra ancora, più di quanto abbia già fatto in passato, ma forse questa ragazza non è male come penso.

Appena finisco il gelato Jason mi vede e decide di andare via, lascia i soldi e mentre li mette sul bancone vedo che Clarissa gli stringe la mano.

-Ti piace così tanto?

-La conosco da due giorni Emy.

-Non sembrano stati due giorni tristi però.

-Mi interessa, ma non so cosa succederà, purtroppo ancora non prevedo le cose.

-Jason voglio solo che tu faccia la scelta giusta, non voglio che tu soffra.

Mi stringe col braccio attorno alle spalle e sorride, fa sempre così quando cerco di essere seria. Ascolta, ma non mi risponde.

Arriviamo a casa mia, lui si lancia sul divano e comincia a cambiare canale alla ricerca di cartoni animati che lo soddisfino. Mi siedo accanto a lui e mi addormento sulla sua spalla.

Mi sveglia con un bacio sulla guancia.

-Corro a casa, sono già le 17, ci vediamo domani a scuola.- mi sussurra nell'orecchio.

Io annuisco sorridendo e mi stendo sul divano, allungo la mano verso una coperta e mi copro. Ho i brividi, ma non fa molto freddo. Chiudo gli occhi e mi riaddormento.

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