Hunt - Part One
Dean's pov
Un giornale mi occupa la visuale mentre bevo la mia birra prima di tornare in camera e passare la notte a pensare ad un piano per salvare Evelyn, alzo lo sguardo su mio fratello confuso, Sam si passa una mano tra i lunghi, troppo lunghi, capelli e mi indica un articolo. Abbasso lo sguardo per poter leggere di cosa si tratta
-non è la prima volta che una coppia muore in quel manicomio Dean, non è mai stato trovato il colpevole. Forse è un caso dei nostri- propone, io leggo attentamente ogni parola dell'articolo per poi tornare a guardare gli occhi di mio fratello
-o magari lo sceriffo del luogo è troppo stupido e non riesce a trovare il serial killer Sam, magari è un maniaco che ha visto troppi film horror e crede di essere come Jack lo squartatore- ironizzo, non ho nessuna intenzione di distrarmi dal mio piano per salvare Eve, soprattutto non per un caso che potrebbe non essere un caso.
Sam sospira per poi sedersi a tavola accanto a me e spostare la birra su cui mi concentro. Sbuffo irritato tornando a guardarlo-so che sei preoccupato per Evelyn, Dean. Lo siamo tutti e vogliamo portarla via da lì. Ma non dormire la notte e passare tutto il tuo tempo a pensare ad un piano e fare ricerche non ti servirà a nulla. Vieni a caccia con noi, distraiti. Appena finiremo questa caccia torneremo a pensare ad un modo per salvarla- parla col solito tono di voce che usa quando vuole convincermi a fare qualcosa, i suoi occhi si ingrandiscono e si fissano nei miei. I suoi occhi da cucciolo.
Mi ritrovo a sospirare ed annuire, mi alzo dalla sedia e vado a prendere il borsone da caccia per poi raggiungere l'auto dove mi aspettano Sophia e Sam. Non vedo Castiel da qualche giorno, credo stia cercando informazioni tra i pochi angeli che non vogliono ancora eliminarlo.-Dove andiamo?- domando appena prendo l'autostrada, Sam alza lo sguardo dal telefono su cui credo stia facendo ricerche
-Boston, Massachusetts- risponde brevemente ed io annuisco per poi ingranare la quinta.
***
Il viaggio più lungo della mia vita! Chiudo la porta alle mie spalle e mi lascio cadere sul letto sospirando, Sam e Sophia sbattono la porta della stanza accanto mentre io troppo esausto anche solo per pensare crollo vestito sul mio letto sperando che si divertano.
Quando apro gli occhi è ora di pranzo, Sam entra nella mia stanza con in mano un panino ed una birra-io e Sophia abbiamo parlato con i parenti e gli amici delle vittime ma non abbiamo scoperto un granché. Tutte le persone morte in quel manicomio erano fidanzate, i corpi vengono sempre ritrovati il giorno dopo perché un amico o un parente riceve un messaggio dal loro telefono e quando li trovano è troppo tardi per fare qualsiasi cosa. Nessuna vittima ha segni di lotta, sembra quasi che vadano lì per ammazzarsi- spiega brevemente mentre addento il panino. Annuisco in silenzio per poi alzarmi e andare a lavarmi. Si lavora.
Raggiungiamo l'ex manicomio, un enorme palazzo grigio che perde pezzi di muro, l'erbaccia raggiunge le mie caviglie e c'è un silenzio tombale. Non ci sono case qui intorno per miglia. Chiunque abbia ucciso queste persone lo avrà fatto in totale tranquillità.
Mi avvicino allo sceriffo insieme a mio fratello e mostriamo i finti distintivi, lascio che sia Sam a porre le domande mentre io mi guardo intorno alla ricerca di qualche possibile indizio su cosa succede in questo posto. Dopo qualche minuto Sam mi raggiunge e si schiarisce la voce, mi giro a guardarlo socchiudendo gli occhi per via del sole-sembra opera di un fantasma. Le persone che sono state qui in seguito alle scoperte affermano di aver sentito molto freddo, quasi di più rispetto all'esterno e rumori strani provenire da altre stanze- dice velocemente, io annuisco guardandomi intorno
-bene, allora immagino che dovremo aspettare questa notte per agire. Ora non possiamo fare nulla se non tornare al motel e organizzare un piano con Sophia- rispondo poi e vedo Sam annuire scuotendo i suoi lunghi capelli scuri. Davvero non capisco come faccia a non provare fastidio! Ricordo ancora quella volta che ci scambiammo i corpi, spostavo quei ciuffi fastidiosi dal viso in continuazione!
Torniamo in auto e guido velocemente fino al primo posto dove poter comprare da mangiare. Quando torniamo al motel Sophia è seduta sul letto che lei e Sam condividono, mio fratello le si avvicina e li vedo baciarsi velocemente. Lei mi lancia un'occhiata appena si allontanano. È imbarazzata. Io mi limito ad ignorarli e poggiare le buste col cibo sul tavolino poco avanti alla porta.
Ci sediamo tutti e mangiamo, Sam spiega alla fidanzata quello che abbiamo scoperto e lei rimane in silenzio attenta.-Allora ci serve un piano per questa notte- intervengo quando mio fratello finisce di parlare, i due si girano verso di me che ingoio l'ultimo pezzo di panino per poi riprendere -il fantasma attacca le coppie, quindi voi due sarete l'esca e io vi raggiungerò se le cose si faranno pericolose. Nel frattempo farò delle ricerche e troverò a cosa è legato per distruggerlo e tornare finalmente a casa- spiego velocemente, Sam prova ad obiettare ma Sophia gli afferra la mano e lo fa girare verso di lei
-è l'unico modo Sam. Va bene. Ci aiuteremo a vicenda e Dean distruggerà l'oggetto a cui il fantasma è legato e finirà tutto velocemente. Va bene- dice sicura, annuisce alla fine del discorso per convincere mio fratello che però scuote la testa facendo ondeggiare i suoi capelli da principessa
-no Sophia, è pericoloso e- prova a ribattere ma la biondina lo zittisce baciandolo sulle labbra. Mi schiarisco la voce guardando il pezzo di crostata che ho comprato per poi prenderlo e mangiarlo velocemente
-va bene, ma stai vicino a me tutto il tempo, okay?- domanda mio fratello dopo un po' e la bionda annuisce sorridendo
-bene, allora ci vediamo alle 11 davanti all'impala- dico velocemente, mi alzo per buttare le mie buste e poi me ne vado in camera per starmene un po' da solo.
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Halfblood 3
FanfictionIl pensiero della morte dei suoi cari è una tortura, il trono all'inferno le è stato tolto e tutto ciò che ha ora sono i suoi amici e la caccia. Tuttavia c'è ancora qualcosa del suo passato che non si decide a lasciarla in pace. -perché non mi ammaz...