steve rogers

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Richiesta da: giada_MG

Pairing: Steve Rogers/Reader

Plot: T/N incontra Captain America in palestra (ambientata dopo Avengers: Infinity War)

Rating: verde

So che gli immagina si scrivono in seconda persona ma io proprio non riesco a farlo. È in terza, quindi non è esattamente un immagina. Non so bene che cos'è hahaha. Ok vi lascio al capitolo prima di dire altre cazzate.

 Ok vi lascio al capitolo prima di dire altre cazzate

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T/N stringe i pugni e li ritira verso l'addome, carica e tira un altro gancio al punch ball.
Non sa come mai, ma in qualche modo allenarsi e passare tempo in palestra la fa sentire meglio. Un senso di appagamento del quale non può fare a meno.
Non che fosse una grande sportiva, semplicemente le piaceva sfogarsi e, ogni tanto, incontrare gente nuova.
Tuttavia, ultimamente, era sempre più difficile cominciare una conversazione con qualcuno.
Non c'era da stupirsi: metà della popolazione del mondo era stata sterminata da un alieno pazzo e la maggior parte della gente aveva perso almeno una persona cara.
Lei era stata in qualche modo risparmiata, e anche la sua famiglia non era stata sfiorata con un dito. E quasi nessuno dei suoi amici.
La sua migliore amica si era salvata, ma suo fratello e sua mamma non erano stato così fortunati. Così come molti suoi compagni di università.
Una catastrofe mondiale, un genocidio. Non succedeva da circa ottant'anni una cosa del genere. O magari, succedeva nei paesi del Terzo Mondo, ma si sa che agli americani non importa minimamente ciò che non riguarda la loro nazione - almeno così la pensava T/N.
Comunque, i telegiornali e i giornali online erano andati in fumo, bombardati dalle tragiche notizie di scomparsa.
Assurdo: un alieno proveniente da chissà dove improvvisamente, senza che tu te ne accorga, ti manda a rotoli la vita.

Mentre continua a colpire l'attrezzo quasi compulsivamente, le cade l'occhio sull'altra unica persona presente nella palestra: un uomo sui 35 anni o poco più, un viso che le sembra familiare, capelli biondi e barba folta, non troppo curata, sguardo fermo e concentrato e corporatura decisamente muscolosa e possente. Si allenava su un sacco da boxe, e ogni volta che allungava e contraeva le braccia velocemente, le vene spiccavano sui bicipiti sviluppati. Sembrava pensare a qualcosa di preciso, qualcosa di fisso nella sua mente che gli provocava una rabbia incontrollata, rabbia che stava scaricando su quel sacco da boxe con una potenza al limite dall'immaginabile. Era instancabile, rapido come un ghepardo e forte come un orso.
Tuttavia, non era un individuo che incuteva timore. Era un arduo frequentatore di quel luogo e non c'era stata una volta che non le avesse rivolto un "buongiorno" nel momento dell'arrivo, e un "arrivederci" in quello dell'andata.

T/N rilassò i tendini e fermò l'allenamento. Si tolse i guantoni e li posizionò fra le coscie mentre si sistemava i capelli, poi li riprese e si diresse verso l'affascinante sconosciuto, con l'intenzione di fare due chiacchiere.
Lui probabilmente se ne accorse subito, perché le rivolse un sorriso. Era un sorriso tanto pulito e semplice quanto triste e privo di speranze. Lei ricambiò.
《Hey》si stanziò poco distante da lui.
Il biondo bloccò il sacco e si asciugò la fronte con un asciugamano.《Hey》
《Qui anche la domenica, eh?》
《Potrei farle la stessa domanda.》disse lui, con tono tranquillo e disponibile.《Sono Steve Rogers, comunque. Ti stringerei la mano se non fosse sudata》
《T/N T/C, piacere》
Ora che T/N era più vicina riusciva a osservare meglio i tratti del suo volto, e improvvisamente come colpita un lampo si ricordò dove lo avesse già visto.《Captain America?》
Steve annuì con aria colpevol:《Proprio lui》
《Non dovresti essere in giro a salvare il mondo?》
Il sorriso dell'uomo si tramutò in un espressione afflitta, colma di dolore.《Non c'è più niente da salvare ormai.》
T/N non si riteneva una persona invasiva, ma non era particolarmente piacevole vedere un uomo soffrire in quel modo, anche se era un supereroe. Dunque decise di aiutarlo estrapolandogli qualche confessione: avrebbe potuto farlo sentire meglio, parlare non è mai un male.
《Quindi è a questo che è dovuta tutta questa rabbia immagino》
《Immagini giusto》Steve non sembrava nemmeno avere la forza di controbattere.
T/N ebbe un idea per sollevare l'umore di Steve. Era un idea geniale, ma ciò non significa fosse esattamente una delle migliori. Diciamo piuttosto che era un pensiero da pazzi, ecco.
《Che ne dici di sfogarti con me allora?》T/N saltellò su due piedi e simulò un combattimento con i pugni chiusi.
Le labbra di Steve si incurvarono a malapena in un sorriso tirato.《Divertente. Bella battuta, veramente, mi è piaciuta》
《Avanti, non prendermi in giro》T/N gli diede un leggero colpetto sulla spalla《Hai paura di non riuscire a battermi, eh?》
Questa volta il sorriso di Steve si allargò un po' di più.《Come no》
《Dai, solo un round》T/N fece un cenno con il capo verso il ring.
Steve sospirò:《Ti farai male》
《Lo dici tu》T/N lo prese come un sì, dunque si mise i guantoni e si diresse verso la recinzione, si aggrappò ai pali che sostenevano la rete e con un balzo fu subito dentro.
Il biondo scosse la testa rassegnato e la seguì.《Sei pazza》
T/N sfoggiò un sorrisetto di sfida e mosse le mani verso di sè, invitandolo ad avanzare 《Avanti, fammi sentire a cosa servono tutti quei muscoli, Captain America》
Steve si fece avanti tranquillamente e cominciò con una serie di ganci in direzione della ragazza, senza metterci alcuna forza.
Non aveva calcolato però che T/N era svelta quanto era testarda. Schivò tutti i pugni e colpì Steve in pieno petto.
Steve non mosse un muscolo: la mano di T/N gli fece il solletico come una piuma. Ma la soddisfazione della ragazza fu captare l'espressione stupita di lui.《Sei bravina》

Il combattimento continuò per un po'. Ovviamente niente di troppo violento, Steve ci andò veramente piano - anche perché se avesse usato la sua vera forza fisica T/N sarebbe stata già a terra da un pezzo.
Lei viceversa impiegò tutta la potenza che il suo organismo riusciva a darle, comprensibilmente. Si sforzò al massimo di diferndersi dagli attacchi dell'avversario e al contempo di attaccare lei stessa, senza alcun risultato ma comunque riuscendo a contenere l'energia che prorompeva dal corpo di Steve, sebbene egli fosse al minimo delle sue capacità.

La lotta si concluse con il capitano che la atterrava sul materasso, bloccandole la spalla a terra.《Dovresti prendere in considerazione di entrare negli Avengers》
T/N rise, ma gli costò un dolore alle costole per lo sforzo《Tra qualche anno, quando sarò vecchia come voi, ci penserò. Tanto siete a corto di componenti》
La battuta, che T/N stessa giudicò crudele e del tutto evitabile, non fece arrabbiare Steve; tuttavia non lo fece neanche ridere. Le porse la mano per aiutarla ad alzarsi.
《Grazie》mormorò lei, inspirando profondamente per riprendere fiato.

Insieme si dicessero agli spogliatoi e poi si separarono. T/N si fece una doccia veloce, si asciugò in fretta e si cambiò i vestiti fradici di sudore.
Sperò che Steve non se ne fosse già andato. Corse fuori e invece lo trovò davanti alla porta ad aspettarla.
Il soldato le rivolse un sorriso, questa volta per nulla addolorato:《Ti va di cenare insieme?》
T/N alzò le spalle.《Okay. Ma domani voglio la rivincita.》
Steve scoppiò a ridere, e insieme si avviarono verso la moto di lui.

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PERDONATEMI non si quanto tempo fa mi avete mandato le richieste ma ora le sto facendo tutte. Arrivano promesso.
Ah, che ne dite dell'uso della terza persona? Scusate mi irrita un po' scrivere in seconda spero sia comunque venuto bene.
Ciao :3

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