Neo

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Neo, conduceva una vita normalissima, prima del 5 Gennaio, aveva una famiglia composta da sua moglie (Silvia), morta nel esplosione di una granata durante la fuga dalle armi intorno alle 8.25, una figlia di 6 anni (Sofì) morta a causa delle infezioni che si erano estese sulle gravi ferite che si era procurata durante la fuga, e un figlio di 34 anni (Lorenzo) che quel giorno si trovava in vacanza con la fidanzata e con il quale si era sentito appena 4 giorni prima del famigerato giorno, e a causa delle comunicazioni interrotte non era più riuscito a mettersi in contatto con lui.

La sua vita era normale, prima del 5 viveva a Trieste in un appartamento non tanto grande, si aggirava intorno ai 45 metri quadrati, erano sufficienti per lui e la sua famiglia. Stavano dormendo tutti e quattro quando accadde. Dopo la fuga Neo aveva perso la moglie, la casa, insomma, aveva perso una vita normale. Lui e sua figlia gravemente ferita, trovarono riparo in una casetta isolata e lontana dalla città insieme ad altre 14 persone, Sofì morì tra atroci sofferenze 4 giorni dopo. Neo aveva tentato anche il suicidio dopo la terribile morte della figlia, ma fu fermato da altri 2 sopravvissuti.

Qualche giorno dopo i sopravvissuti, riuscirono a prendere una radio funzionante ma essendo le comunicazioni cadute era impossibile riuscire a sentire qualcosa. Ma 10 giorni dopo il fatidico giorno, ormai denominato sai sopravvissuti "Black", in tutte le stazioni radio venne ripetuto il seguente messaggio < Qui sono le Forze Internazionali Di Difesa del settore di Trieste che vi parlano, tutti i sopravvissuti sono pregati di radunarsi nel centro di raccolta allestito all'interno del castello di San Giusto, disponiamo di cibo, acqua, medicine, rifornimenti di qualsiasi tipo e armi.>

I sopravvissuti appena sentirono quelle parole saltarono di gioia, avevano bisogno di cibo e medicine, e in più un enorme astronave si stava avvicinando considerevolmente al loro rifugio. L'unico che voleva rimanere la era Neo, lui voleva che glia anonimi lo portassero sulla loro nave, in modo tale da poter ucciderli uno per uno nella loro stessa "casa". Alla fine gli altri sopravvissuti lo presero con la forza e lo portarono al centro di raccolta, da dove la nostra storia effettivamente inizia...
Continua...

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